Dire, fare, insegnare
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Un grande giorno di niente

Beatrice Alemagna

Non sembra esserci nulla da fare in questo giorno di vacanza e pioggia. Ma è davvero tutto così monotono e noioso il mondo fuori dalla finestra? Una storia di scoperte e meraviglie lontano da schermi e stanze chiuse.

12 aprile di: Redazione
Recensione

La solita casa di vacanze, la solita pioggia, la solita onnipresente noia. Per il giovane protagonista di Un grande giorno di niente scritto e illustrato da Beatrice Alemagna l’unica cosa importante sembra sconfiggere i piccoli nemici marziani che invadono il suo videogioco. La mamma resta seduta alla scrivania a scrivere in silenzio, la pioggia non smette di rendere piatto e respingente un mondo che, in compagnia del papà, sarebbe stato pieno di scoperte e curiosità.

È una giornata vuota e monotona.

Quando viene meno anche il videogioco, cosa resta da fare?

Il protagonista di questo breve “romanzo di formazione” in forma illustrata scoprirà come la pioggia possa diventare non solo motivo di tedio ma anche un incentivo a cambiare sguardo. Una storia commovente che invita a uscire di casa (e dagli schermi) e avvicinarsi con curiosità e stupore anche a ciò che sembra più trascurabile e banale e che può, al contrario, diventare fonte di meraviglia e felicità.

Un grande giorno di niente non è solo una storia di riscoperta della natura e della ricchezza della semplicità, ma una narrazione che affronta con delicatezza il senso di mancanza e il rapporto con i genitori.

Una lettura adatta dai cinque anni in su, che si presta a spunto per una riflessione su come bambine e bambine impiegano il loro tempo ludico e può essere il punto di partenza per proporre un modo diverso di divertirsi e giocare.

Autore: Beatrice Alemagna

Voto:

5