Isabella Elena Avanzini, docente e giornalista, presenta il Programma Erasmus+ discutendo delle opportunità didattiche e formative che offre a studenti e insegnanti.
Esperienze di insegnamento Viaggiare, cooperare e imparare; andare a scuola in Spagna, Danimarca, Irlanda, Repubblica Ceca per collaborare a un progetto con docenti e alunni di svariate nazionalità, in linea con le Competenze Chiave dell’Unione Europea.
È questa la visione che sottende al Programma Erasmus+, progetto gestito dalla Commissione Europea in cooperazione con gli Stati membri, che finanzia opportunità di mobilità transnazionale per docenti, alunni e personale della scuola (dall’infanzia alla secondaria di secondo grado) con l’obiettivo di apprendere e scambiare esperienze didattico-formative.
"Occorre innanzitutto che il proprio istituto scolastico presenti domanda di accreditamento tramite il sito ufficiale: https://www.erasmusplus.it/scuola/mobilita/accreditamento/", spiega Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia Erasmus+ Indire, che gestisce per l’Italia l’istruzione scolastica e l’educazione degli adulti del programma.
La prossima scadenza è il 19 ottobre 2023. In alternativa, gli istituti non accreditati possono presentare progetti di mobilità di breve termine (massimo diciotto mesi), che però prevedono un numero massimo di trenta partecipanti.
"Quando si è accreditata, la scuola può poi presentare annualmente una richiesta di budget per dare vita a uno o più progetti di mobilità dell’Azione Chiave 1"(https://www.erasmusplus.it/formazione/mobilita/).
"Tra i progetti di mobilità dell’Azione Chiave 1 per gli insegnanti ci sono corsi di formazione, la possibilità di recarsi nelle scuole con cui hanno attivato partenariati per attivare alcune fasi di coprogettazione e il job shadowing", che consiste nel trascorrere un periodo all’estero con insegnanti locali per osservare scuole, materiali, strumenti e metodologie.
"L’Azione Chiave 1 prevede che anche gli studenti possano visitare (individualmente o in gruppo) una scuola ospitante europea per un periodo di studio che si può estendere anche fino a un intero anno scolastico".
La candidatura ai progetti avviene tramite moduli da compilare interamente online dopo essersi registrati al sito. In autunno la Commissione europea pubblica l’invito ufficiale a presentare candidature con le relative scadenze alla pagina: https://www.erasmusplus.it/programma/scadenze/. Per iniziare, è possibile consultare la Guida Erasmus+ nella sezione Documenti ufficiali del sito italiano (https://www.erasmusplus.it/programma/documenti-ufficiali/).
"Per compilare una proposta di successo, suggerisco di riflettere su come sviluppare attività di qualità, rilevanti e sostenibili, avendo cura di evidenziare obiettivi coerenti e concreti", suggerisce Pagliai. "Ecco alcuni strumenti utili. La sezione Progetti e Risultati della piattaforma europea alla pagina: https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/projects/ permette di consultare un archivio di progetti conclusi particolarmente coerenti con le priorità della Commissione europea, mentre la sezione Storie e buone pratiche del sito italiano contiene diversi racconti e reportage di esperienze di progettazione. Inoltre, l’Agenzia italiana Erasmus+ Indire organizza periodicamente webinar e infoday, che è possibile monitorare a questo link: https://www.erasmusplus.it/settore_eventi/istruzione-scolastica/".
Per impratichirsi è consigliabile anche usare la piattaforma eTwinning, la community europea e italiana che permette ai docenti di fare rete e realizzare progetti collaborativi a distanza senza dover richiedere un sostegno economico europeo.
"Nel modulo di candidatura per l’Azione Chiave 1, eTwinning è parte degli elementi di valutazione del Piano di Sviluppo Europeo della scuola ed è possibile indicare le connessioni previste con il progetto di mobilità. Non a caso, è uno strumento di supporto sia nella fase preparatoria che nella fase successiva, per dare continuità agli esiti del progetto", conclude la portavoce Erasmus+.
La collaborazione e l’interazione tra le classi partner avviene tramite TwinSpace, uno spazio di lavoro online multifunzionale, pensato per incentivare la partecipazione diretta degli alunni e consentire la personalizzazione del progetto didattico, fornendo strumenti e tecnologie ottimizzati per la comunicazione e la condivisione di materiale multimediale in modo semplice e sicuro.
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