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Come rendere la lettura coinvolgente: obiettivi, attività e valutazione

Il professore Luigi Novi dà agli insegnanti alcuni suggerimenti su attività didattiche volte a rendere la lettura in classe coinvolgente.

Metodologie  Gestione della classe 
11 novembre di: Luigi Novi
copertina

La lettura in classe non deve essere solo un momento didattico, ma un'opportunità per far appassionare gli studenti e le studentesse ai libri. L’obiettivo è trasformare la lettura in un’esperienza piacevole e coinvolgente, che possa stimolare il loro interesse e aiutarli a sviluppare capacità di comprensione, riflessione e discussione. Ecco come organizzo queste attività nelle mie classi, dall’idea alla valutazione.

Obiettivi e classi coinvolte

Queste attività di lettura sono pensate principalmente per le classi di scuola secondaria di primo grado (11-14 anni), ma possono essere adattate anche ad altre fasce d’età. Gli obiettivi sono chiari:

  • Stimolare la curiosità e il piacere di leggere: far scoprire agli studenti che la lettura non è solo un obbligo scolastico, ma anche un modo per esplorare nuove idee, mondi e storie.
  • Sviluppare capacità di comprensione del testo: le attività mirano a migliorare la loro capacità di comprendere e interpretare ciò che leggono, con particolare attenzione alla trama, ai personaggi e ai messaggi del testo.
  • Favorire l’espressione e il confronto: insegnare ai ragazzi a esprimere le proprie opinioni sui libri e a confrontarsi con i loro compagni, sviluppando il pensiero critico e la capacità di argomentazione.

1. Scegliere libri che rispecchiano i loro interessi

Il primo passo è scegliere libri che possano piacere alle studentesse e agli studenti. Spesso, prima di selezionare un testo, si può chiedere loro quali sono i generi che preferiscono: avventura, fantasy, mistero, storie realistiche. Questo permette di identificare libri che rispecchiano i loro gusti e che, al tempo stesso, contengano contenuti adeguati e stimolanti.

Ad esempio, con una classe terza (13-14 anni) si può proporre un romanzo di formazione, che affronta tematiche come l’amicizia, la crescita personale e le difficoltà dell’adolescenza. Con le classi prime (11-12 anni), invece, sono da preferire storie più avventurose, che mantengono un ritmo più dinamico e catturano l’attenzione.

2. Attività di lettura interattiva: il gioco come strumento di apprendimento

Per mantenere alta l'attenzione durante la lettura, si possono organizzare attività interattive che coinvolgono tutti gli studenti, come la lettura a staffetta: ogni studente legge un breve brano del libro a voce alta, e alla fine di ogni parte, l’insegnante fa una domanda aperta per stimolare la riflessione. Questa attività è particolarmente efficace con le classi prime e seconde, dove i ragazzi sono ancora un po' timidi nel leggere ad alta voce. La domanda aperta, invece, li aiuta a concentrarsi sulla comprensione del testo e a esprimere i loro pensieri, diventando sempre più sicuri e coinvolti.

Obiettivo: Migliorare la comprensione del testo e la capacità di espressione orale, facendo in modo che ogni studente si senta parte del racconto.

3. Drammatizzazione: quando la lettura diventa teatro/cinema.

Per rendere la lettura ancora più vivace, una volta finita una parte del libro, si possono organizzare delle piccole drammatizzazioni, dividendo gli studenti in gruppi e assegnando loro una scena del libro da reinterpretare in classe. I ragazzi possono aggiungere dettagli, inventare dialoghi o personalizzare i personaggi, utilizzando la loro creatività. Questa attività funziona molto bene con le classi seconde e terze, che si divertono a interpretare ruoli diversi. È un’occasione per loro di comprendere meglio i personaggi e le situazioni del testo, mettendosi nei panni degli altri.

Obiettivo: sviluppare la comprensione dei personaggi e delle dinamiche narrative, e migliorare la capacità di lavorare in gruppo.

Valutazione: dopo ogni drammatizzazione, è bene valutare la partecipazione, la capacità di collaborazione e la comprensione della scena. Non è necessario quindi assegnare voti stretti, bensì piuttosto fare un feedback orale per sottolineare i punti di forza e le aree di miglioramento.

4. Creare discussioni e dibattiti: confrontarsi per crescere

Dopo aver letto un capitolo particolarmente interessante o aver terminato un libro, si possono organizzare momenti di discussione in classe. Si può iniziare con una domanda provocatoria: “Secondo voi, il protagonista ha preso la decisione giusta?” oppure “Come avreste reagito voi al suo posto?”, lasciando che gli studenti esprimano le loro opinioni e si confrontino con quelle dei compagni. Questa attività è perfetta per le classi terze, che sono pronte a esprimere opinioni personali e a confrontarsi con il pensiero degli altri. Inoltre, favorisce l'ascolto attivo e il rispetto delle idee altrui.

Obiettivo: stimolare il pensiero critico e la capacità di argomentare le proprie opinioni.

Valutazione: è bene valutare l’intervento di ciascuno, considerando la pertinenza delle risposte, la capacità di ascolto e la partecipazione al dibattito. Anche in questo caso, è preferibile un feedback orale per incoraggiare gli studenti a esprimersi senza paura di sbagliare.

5. Lettura silenziosa con diario di bordo: un momento di riflessione

Ogni tanto, si possono dedicare delle lezioni alla lettura silenziosa. Gli studenti leggono un capitolo o un brano del libro da soli, e poi scrivono le loro impressioni su un “diario di bordo” che tengono in classe, su cui annotano i personaggi che più li hanno colpiti, le emozioni che hanno provato durante la lettura, e le parti del testo che hanno trovato più interessanti. Questa attività è molto utile con le classi più giovani, perché aiuta a sviluppare la riflessività e l’introspezione. Inoltre, permette a chi è più timido di esprimersi attraverso la scrittura.

Obiettivo: migliorare la comprensione del testo e la capacità di analisi personale.

Valutazione: in questo caso bisogna valutare i diari non tanto per la forma, ma per la profondità delle riflessioni. Ogni mese, li si rivede insieme agli studenti e alle studentesse, sottolineando i progressi e dando suggerimenti per migliorare.

Conclusioni: la valutazione del processo di apprendimento

Alla fine di ogni ciclo di attività, è utile fare una riflessione insieme agli studenti sulla lettura e su quanto siano stati coinvolti nel processo, chiedendo loro quale attività hanno trovato più interessante e cosa vorrebbero migliorare. Per l’insegnante, questo momento di feedback è fondamentale per adattare le attività future e per comprendere meglio le esigenze degli studenti.

In questo percorso, ho imparato che la lettura in classe non deve essere un momento passivo, ma un viaggio ricco di scoperte, riflessioni e divertimento. E vedere i miei studenti appassionarsi ai libri è, senza dubbio, la mia più grande soddisfazione come insegnante.