Il professore Luigi Novi dà agli insegnanti alcuni suggerimenti su attività didattiche volte a rendere la lettura in classe coinvolgente.
Metodologie  Gestione della classe La lettura in classe non deve essere solo un momento didattico, ma un'opportunità per far appassionare gli studenti e le studentesse ai libri. L’obiettivo è trasformare la lettura in un’esperienza piacevole e coinvolgente, che possa stimolare il loro interesse e aiutarli a sviluppare capacità di comprensione, riflessione e discussione. Ecco come organizzo queste attività nelle mie classi, dall’idea alla valutazione.
Queste attività di lettura sono pensate principalmente per le classi di scuola secondaria di primo grado (11-14 anni), ma possono essere adattate anche ad altre fasce d’età. Gli obiettivi sono chiari:
Il primo passo è scegliere libri che possano piacere alle studentesse e agli studenti. Spesso, prima di selezionare un testo, si può chiedere loro quali sono i generi che preferiscono: avventura, fantasy, mistero, storie realistiche. Questo permette di identificare libri che rispecchiano i loro gusti e che, al tempo stesso, contengano contenuti adeguati e stimolanti.
Ad esempio, con una classe terza (13-14 anni) si può proporre un romanzo di formazione, che affronta tematiche come l’amicizia, la crescita personale e le difficoltà dell’adolescenza. Con le classi prime (11-12 anni), invece, sono da preferire storie più avventurose, che mantengono un ritmo più dinamico e catturano l’attenzione.
Per mantenere alta l'attenzione durante la lettura, si possono organizzare attività interattive che coinvolgono tutti gli studenti, come la lettura a staffetta: ogni studente legge un breve brano del libro a voce alta, e alla fine di ogni parte, l’insegnante fa una domanda aperta per stimolare la riflessione. Questa attività è particolarmente efficace con le classi prime e seconde, dove i ragazzi sono ancora un po' timidi nel leggere ad alta voce. La domanda aperta, invece, li aiuta a concentrarsi sulla comprensione del testo e a esprimere i loro pensieri, diventando sempre più sicuri e coinvolti.
Obiettivo: Migliorare la comprensione del testo e la capacità di espressione orale, facendo in modo che ogni studente si senta parte del racconto.
Per rendere la lettura ancora più vivace, una volta finita una parte del libro, si possono organizzare delle piccole drammatizzazioni, dividendo gli studenti in gruppi e assegnando loro una scena del libro da reinterpretare in classe. I ragazzi possono aggiungere dettagli, inventare dialoghi o personalizzare i personaggi, utilizzando la loro creatività. Questa attività funziona molto bene con le classi seconde e terze, che si divertono a interpretare ruoli diversi. È un’occasione per loro di comprendere meglio i personaggi e le situazioni del testo, mettendosi nei panni degli altri.
Obiettivo: sviluppare la comprensione dei personaggi e delle dinamiche narrative, e migliorare la capacità di lavorare in gruppo.
Valutazione: dopo ogni drammatizzazione, è bene valutare la partecipazione, la capacità di collaborazione e la comprensione della scena. Non è necessario quindi assegnare voti stretti, bensì piuttosto fare un feedback orale per sottolineare i punti di forza e le aree di miglioramento.
Dopo aver letto un capitolo particolarmente interessante o aver terminato un libro, si possono organizzare momenti di discussione in classe. Si può iniziare con una domanda provocatoria: “Secondo voi, il protagonista ha preso la decisione giusta?” oppure “Come avreste reagito voi al suo posto?”, lasciando che gli studenti esprimano le loro opinioni e si confrontino con quelle dei compagni. Questa attività è perfetta per le classi terze, che sono pronte a esprimere opinioni personali e a confrontarsi con il pensiero degli altri. Inoltre, favorisce l'ascolto attivo e il rispetto delle idee altrui.
Obiettivo: stimolare il pensiero critico e la capacità di argomentare le proprie opinioni.
Valutazione: è bene valutare l’intervento di ciascuno, considerando la pertinenza delle risposte, la capacità di ascolto e la partecipazione al dibattito. Anche in questo caso, è preferibile un feedback orale per incoraggiare gli studenti a esprimersi senza paura di sbagliare.
Ogni tanto, si possono dedicare delle lezioni alla lettura silenziosa. Gli studenti leggono un capitolo o un brano del libro da soli, e poi scrivono le loro impressioni su un “diario di bordo” che tengono in classe, su cui annotano i personaggi che più li hanno colpiti, le emozioni che hanno provato durante la lettura, e le parti del testo che hanno trovato più interessanti. Questa attività è molto utile con le classi più giovani, perché aiuta a sviluppare la riflessività e l’introspezione. Inoltre, permette a chi è più timido di esprimersi attraverso la scrittura.
Obiettivo: migliorare la comprensione del testo e la capacità di analisi personale.
Valutazione: in questo caso bisogna valutare i diari non tanto per la forma, ma per la profondità delle riflessioni. Ogni mese, li si rivede insieme agli studenti e alle studentesse, sottolineando i progressi e dando suggerimenti per migliorare.
Alla fine di ogni ciclo di attività, è utile fare una riflessione insieme agli studenti sulla lettura e su quanto siano stati coinvolti nel processo, chiedendo loro quale attività hanno trovato più interessante e cosa vorrebbero migliorare. Per l’insegnante, questo momento di feedback è fondamentale per adattare le attività future e per comprendere meglio le esigenze degli studenti.
In questo percorso, ho imparato che la lettura in classe non deve essere un momento passivo, ma un viaggio ricco di scoperte, riflessioni e divertimento. E vedere i miei studenti appassionarsi ai libri è, senza dubbio, la mia più grande soddisfazione come insegnante.