Maria Giovanna Ulivi, insegnante di scuola primaria e pedagogista, spiega in questo articolo come riconoscere i DSA e come intervenire tempestivamente.
Inclusione  Problematiche scolastiche I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neuro-sviluppo che riguardano quei processi di apprendimento legati alle abilità di lettura, scrittura e calcolo.
Caratteristica principale dei DSA è la “difficoltà circoscritta del disturbo”, ovvero la compromissione di uno specifico e circoscritto dominio di abilità. Ciò significa che, per avere una diagnosi del disturbo, il bambino non deve presentare deficit di intelligenza, problemi ambientali o psicologici, deficit sensoriali o neurologici.
Fanno parte del disturbo:
La scuola, ma ancora di più i docenti, rivestono un ruolo decisivo nell’individuazione di un probabile disturbo. Il “saper riconoscere” precocemente il disturbo da parte dell’insegnante permette all’alunno di apprendere, imparare e studiare serenamente e correttamente.
Perciò, la giusta metodologia didattica di supporto porterebbe inestimabili benefici allo studente, sia in termini di apprendimento sia di autostima.
Ma quali elementi deve controllare un insegnante per identificare precocemente i sintomi del DSA? Come affrontare un sospetto DSA?
Le difficoltà sono osservabili già a partire dai quattro o cinque anni di età e riguardano spesso:
Con la crescita e l’arrivo alla scuola primaria si evidenziano poi:
Una volta “confermato il sospetto” sarebbe opportuno :
Benessere, conoscenza e formazione sono componenti sempre più essenziali per il benessere didattico, personale e psicologico degli studenti.