Il 10 ottobre alle 11 parlerò di come organizzare il lavoro con studenti, famiglie specialisti dopo la diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento.
Inclusione Nel mio intervento a Didacta parlerò di un tema che considero molto importante sia per gli insegnanti, sia per le famiglie e i bambini a cui viene diagnosticato un DSA. Nella mia esperienza quotidiana i risultati migliori a livello di apprendimento, motivazione e benessere a scuola si ottengono quando tutte le figure educative che si occupano a vario titolo del bambino si muovono in modo coerente e in accordo tra loro.
Nella maggior parte dei casi sono gli insegnanti a rilevare la presenza di difficoltà di apprendimento all’inizio del percorso scolastico. In molti casi, se la famiglia si rivolge a specialisti, si può avviare un percorso di riabilitazione e, se le difficoltà permangono, si arriva a una diagnosi.
Dopo la consegna della diagnosi alla scuola, un primo passo importante per gli insegnanti è mettersi in contatto con gli specialisti che hanno svolto i test e diagnosticato il problema, in modo da avere informazioni precise sulle caratteristiche del bambino e da sapere quali informazioni siano state date ai genitori e in quale modo abbiano eventualmente comunicato la diagnosi al bambino. Questi sono elementi fondamentali per capire come affrontare con il bambino la probabile introduzione di strumenti compensativi e come presentarlo alla classe.
I genitori non sempre sono informati in modo adeguato su cosa succederà e cosa cambierà a scuola. E’ importante accertarsi che il genitore abbia tutte le informazioni necessarie, in modo che non abbia aspettative errate e che si riescano a impostare in modo positivo fin dall'inizio la comunicazione e la condivisione degli obiettivi di apprendimento.
Gli insegnanti dovranno poi compilare un PDP, strumento operativo molto importante per la programmazione didattica, e si potranno basare sul confronto con gli specialisti e sulle informazioni contenute nella diagnosi. La diagnosi contiene elementi molto importanti per la formulazione degli obiettivi, la scelta di strategie di apprendimento e di strumenti adatti all'alunno. È importante che gli insegnanti siano a conoscenza di eventuali percorsi di riabilitazione svolti dal bambino oltre l’orario scolastico, anche per poter ridurre, quando necessario, il carico dei compiti a casa.
L’organizzazione di un lavoro in rete non è sempre facile perché alcune delle persone coinvolte possono essere poco collaborative,ma impostare la comunicazione in modo chiaro ed efficace, rendere partecipe la famiglia dell'organizzazione delle attività a scuola e tenere contatti regolari con i professionisti che si occupano del bambino sono buoni presupposti per la realizzazione di un percorso di apprendimento positivo ed efficace.