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Giacomo Carli: la didattica asincrona nella scuola secondaria - Parte 3

Didattica asincrona nella scuola secondaria: è possibile? Giacomo Carli, in questo video, ci presenta i possibili vantaggi per studenti e insegnanti.

Metodologie 
22 luglio 2020 di: Giacomo Carli

Giacomo Carli è Senior Lecturer di Strategia presso la Open University, nel Regno Unito. Insieme a Dire, fare, insegnare sta portando avanti una serie di video (visibili sul nostro canale YouTube) sulla didattica asincrona. Nel video di oggi ci spiega perché, secondo lui, la didattica asincrona nelle scuole va vista come un’opportunità.

Secondo Carli deve lavorare a contenuti ben fatti, che possano alleviare il docente nella fatica iniziale della preparazione della lezione e, dopo la registrazione del corso, il docente deve avere un ruolo di coach, di figura di riferimento che aiuti ad avvicinarsi alla disciplina.

Il docente della scuola secondaria che mette in atto modalità di didattica asincrona può avere quindi due ruoli: 

  1. quello di creatore di contenuti;
  2. quello di coach e “allenatore”.



Il vantaggio della didattica asincrona è che i contenuti vengono creati una volta per tutte, e non ripetuti, lezione dopo lezione e classe dopo classe, offrendo quindi la possibilità di risparmiare tempo, e al tempo stesso di creare contenuti di maggior qualità.

Inoltre la collaborazione fra docenti, non solo a livello di istituto ma anche a livello provinciale e regionale, potrebbe permettere di creare contenuti più alti, approfonditi, ricercati grazie a una condivisione di buone pratiche, strumenti e competenze.