Dire, fare, insegnare
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Insegnare la chimica alle medie inferiori: un sogno possibile

Affrontare correttamente lo studio della chimica fin dalle scuole medie inferiori aiuterebbe gli studenti a comprenderla e apprezzarla maggiormente alle superiori, con prospettive (anche lavorative) di tutto rispetto.

Editoria  Secondaria 
02 settembre 2019 di: Redazione
copertina

Alla fine di luglio 2019, Il Sole 24Ore ha pubblicato un articolo riguardo la richiesta di cinquemila chimici da parte delle aziende italiane. La chimica è uno dei settori in cui c’è più richiesta eppure è forse la materia meno amata dopo la matematica. Direi di più, è una materia che terrorizza e dalla quale ci si allontana al solo sentirla nominare. Si rifiuta, quasi sempre senza conoscerla. Credo valga la pena di chiedersi il perché e di analizzare come questa materia venga insegnata a scuola, in ogni ordine e grado. Perché, come per la matematica, dalla chimica a scuola non si sfugge, si studia in tutte le scuole, anche se a livelli molto diversificati.

Partirei dall’inizio, ovvero dalle scuole medie inferiori, tenendo però d’occhio le medie superiori. Infatti, con i nuovi ordinamenti l’insegnamento della chimica parte dal biennio, in quasi tutti gli indirizzi delle superiori. Poiché i programmi di scienze delle scuole medie inferiori prevedono l’onniscienza delle materie scientifiche, anche chimica fa parte dello zibaldone e porgere dei cenni agli studenti sarebbe propedeutico alle superiori, dove si troverebbero meno spaesati, come succede per esempio per argomenti come vulcani e terremoti, proprio perché già studiati. Eppure, nonostante questa evidenza, si crea un impasse che o esclude completamente questa materia dallo svolgimento dei programmi, oppure viene utilizzata a spot, quindi con concetti slegati, per poterne introdurre altri, cioè senza una logica che permetta allo studente di capire che la chimica è comprensibile e affascinante. L’impasse si compie con i libri di testo che, per la mia esperienza, non riescono a supportare adeguatamente l’insegnante che, con ogni probabilità, ha studiato chimica al primo anno di università e non avendo avuto  per molti anni l’urgenza delle superiori incombenti, l’ha proprio saltata dovendo scegliere in un programma che comprende una miriade di settori delle scienze. 

Su questo ho un’esperienza diretta. Sollecitando un’amica insegnante di scienze di una scuola media inferiore di Bologna a riprendere anche l’insegnamento della chimica abbandonato da anni, mi sento rispondere che, avendo preso in esame molti libri di testo proprio alla ricerca di un buon supporto per poter insegnare adeguatamente un po’ di chimica, alcuni la escludono e gli altri la maltrattano con concetti sparpagliati e spalmati sui tre anni, senza un minimo di sistematicità, ma solo qualche nozione propedeutica ad altri argomenti.

Le propongo di prepararle una scaletta di argomenti e un po’ di materiale che poi, piano piano, è diventato una piccola dispensa di chimica, una sintesi ragionata della materia, corredata da un centinaio di esercizi e da una tavola periodica costruita da me in excell con i soli dati utili agli esercizi. L’amica insegnante ha testato questa dispensa con gli studenti della classe terza di quell’anno: è stato un successo che si è ripetuto negli anni per l’approccio positivo e divertito degli alunni che hanno poi trovato meno difficoltà a riaffrontare la chimica una volta giunti alle superiori.

Fatto sta che lo stallo si crea perché se si parla con gli insegnanti ci si sente dire che non insegnano la chimica (per bene) perché i libri sono scarsi su questa parte (e, aggiungo io, non pensano a prepararsi del materiale), se si parla con gli editori proponendo una sezione di chimica nel corso di scienze hanno pronto il diniego, perché “gli insegnanti non fanno la chimica in classe e non la richiedono”.

Allora sono a fare un appello: insegnanti di scienze delle scuole medie inferiori, appellatevi agli editori affinché inseriscano la chimica ben spiegata nei libri di testo, aiutiamo a far capire ai ragazzi fin da piccoli che è una materia su cui si basa tutta la vita biologica e sociale, che non è difficile da capire e che ci sono tanti posti di lavoro che domani li aspettano.