Dire, fare, insegnare
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La memoria e il suo ruolo nell’apprendimento

La memoria è un’abilità trasversale ai diversi ambiti di apprendimento e può influenzare il percorso scolastico degli studenti. Gli insegnanti possono utilizzare strategie per favorire la memorizzazione e compensare in parte le difficoltà che alcuni studenti presentano.

Problematiche scolastiche 
03 agosto 2020 di: Giulia Guardavilla
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Gli insegnanti spesso lamentano il fatto che i loro studenti non riescano a memorizzare i contenuti, i procedimenti e, in generale, tutto ciò che si prova a trasmettere loro. La memoria è un’abilità trasversale a tutte le materie di insegnamento e, se deficitaria, può provocare difficoltà nell’apprendimento.

La memoria si divide in varie parti, una di queste, nominata frequentemente nelle relazioni che attestano difficoltà di apprendimento, è la memoria di lavoro che è la capacità che permette di mantenere nella mente informazioni per un breve periodo di tempo necessario a lavorare con queste informazioni. L’esempio di un’attività in cui la memoria di lavoro è richiesta è il calcolo a mente; quando si chiede di svolgere un’operazione a mente lo studente deve ricordare i numeri sui quali deve operare, il segno dell’operazione e svolgere il procedimento. Se uno studente ha difficoltà nella memoria di lavoro, difficilmente sarà efficiente nello svolgimento dei calcoli a mente; in questo caso un accorgimento per facilitare la sua prestazione potrebbe essere permettergli di scrivere i numeri su un foglio e poi svolgere il calcolo a mente. In questo modo si alleggerisce la memoria di lavoro che si può concentrare sullo svolgimento del procedimento di calcolo.

Le difficoltà nella memoria di lavoro possono influenzare anche altri ambiti dell’apprendimento, come per esempio la comprensione del testo; in questo caso la difficoltà a tenere in memoria le informazioni che vengono via via fornite può compromettere la comprensione del contenuto generale del testo. Questa difficoltà può in parte essere compensata lasciando a disposizione dello studente il testo sul quale si sta lavorando, così che possa recuperare le informazioni necessarie quando non riesce a ricordarle.

Gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento hanno spesso difficoltà nella memoria di lavoro che li possono rendere meno efficienti dal punto di vista cognitivo; alcuni strumenti compensativi servono proprio per compensare in parte questi problemi, per esempio la possibilità di utilizzare la calcolatrice nello svolgimento di prove che presentano calcoli complessi. L’utilizzo della calcolatrice è utile soprattutto quando gli studenti con difficoltà nella memoria di lavoro devono affrontare prove in cui l’obiettivo sia l’apprendimento di procedimenti per la risoluzione di problemi e, in generale, quando l’abilità che si vuole verificare non è quella di calcolo.

Le difficoltà nella memoria di lavoro possono penalizzare gli studenti anche nel caso si comunichino le consegne oralmente; a volte capita che l’insegnante spieghi alla classe cosa deve fare senza accompagnare la spiegazione con una consegna scritta. In questo caso alcuni studenti potrebbero non riuscire a memorizzare in modo corretto ciò che viene loro richiesto o potrebbero ricordarne solo una parte, soprattutto quando le consegne sono complesse e contengono più di una richiesta. Se l’insegnante è a conoscenza della presenza di alunni con problemi nella memoria di lavoro potrebbe facilitarli scrivendo la consegna alla lavagna o chiedendo di ripetere la consegna in modo da rafforzare il processo di memorizzazione. Questo problema si presenta, soprattutto alla scuola primaria, anche nel momento in cui vengono dettati i compiti da scrivere sul diario, ancora di più se avviene velocemente e sono presenti numeri che indicano le pagine e gli esercizi da svolgere; in questo caso il problema si può in parte risolvere ripetendo i numeri più di una volta e cercando di enfatizzarli. 

I processi di memorizzazione si basano anche sulla memoria a lungo termine che consiste nella capacità di immagazzinare informazioni per un tempo più lungo e recuperarle nel momento in cui ciò viene richiesto o è necessario per affrontare una situazione. La memoria a lungo termine è coinvolta in tutte le materie di studio ogni volta che lo studente deve ricordare un contenuto, una formula o un procedimento; anche il ricordo di ciò che succede nella vita quotidiana è immagazzinato nella memoria a lungo termine. 

Gli studenti con difficoltà di apprendimento hanno spesso difficoltà nella memorizzazione dei contenuti e nel recupero della informazioni necessarie a rispondere alle richieste dell’insegnante o svolgere procedimenti.

Per facilitare le memorizzazione di nuovi contenuti una strategia che l’insegnante può utilizzare è quella di legarli il più possibile a informazioni che gli studenti possiedono già; se per esempio si affronta un nuovo argomento di storia è bene richiamare prima alla memoria il capitolo che è stato studiato prima di quello e far emergere le preconoscenze. Anche in caso si insegni un nuovo procedimento è bene richiamare alla memoria le informazioni apprese fino a quel momento e che possono essere utili per affrontare il nuovo argomento.

Un’altra strategia per facilitare la memorizzazione consiste nell’anticipare i nuovi contenuti che si affronteranno nella lezione; i contenuti possono essere anticipati in modo sintetico in modo da creare per gli studenti l’idea del percorso che si affronterà durante la lezione. Il fatto di rendere più prevedibile il contenuto aiuta la memorizzazione e consente di seguire con minore fatica lo svolgimento della lezione.

Spesso gli studenti con difficoltà di apprendimento utilizzano strumenti compensativi che servono per colmare, almeno in parte, le difficoltà di memorizzazione; lo strumento più utilizzato sono le mappe concettuali che dovrebbero contenere le parole chiave alle quali agganciare il ricordo del contenuto più ampio. Le modalità di memorizzazione sono differenti e alcuni studenti potrebbero preferire un riferimento visivo; in questo caso possono creare mappe che contengano immagini, meglio se le stesse presenti sul libro, che facilitino il recupero delle informazioni.

Un altro strumento compensativo che può essere utile nel caso di difficoltà di memorizzazione sono i formulari in cui sono presenti le formule necessarie, per esempio, allo svolgimento di problemi di geometria; in questo caso, come accade per l’utilizzo della calcolatrice, il fatto di avere le formule scritte permette allo studente di concentrarsi sul procedimento e non essere penalizzato in modo eccessivo dalle difficoltà di memorizzazione.

La memoria è fondamentale nei processi di apprendimento e, quando è presente una difficoltà di memorizzazione, lo studente può essere fortemente ostacolato nel suo percorso scolastico. È importante ricordare che gli strumenti compensativi previsti per gli studenti in difficoltà servono per compensare in parte un deficit e cercare di metterli il più possibile alla pari dei compagni e non costituiscono una scorciatoia per fare meno fatica, ma un supporto fondamentale al processo di apprendimento.