Marco Neviani propone, in vista dell’esame, un'attività di ripasso di scienze per le classi quinte delle Scuole superiori di secondo grado.
Metodologie L’obiettivo di questa attività è ripassare alcuni argomenti in vista dell’esame. Vedremo come le conoscenze di chimica organica permettono di comprendere più a fondo alcuni materiali utilizzati nelle arti: lavorando su connessioni multidisciplinari si fornirà quindi un’opportunità di allenamento in vista del colloquio di maturità.
L’attività può essere svolta in quattro ore (divisi in moduli da 2+2 ore) e si basa sulla metodologia dell’apprendimento cooperativo. Per sfruttare al massimo le potenzialità dell’apprendimento cooperativo e per facilitare la valutazione del lavoro in classe, è opportuno comporre gruppi poco numerosi e affidare a ogni studente un ruolo. Ruoli tipici nelle tecniche di apprendimento cooperativo sono, ad esempio, custode del tempo, custode del materiale, rappresentante del gruppo. Oltre alla collaborazione per raggiungere gli obiettivi del gruppo, ogni ruolo ha responsabilità specifiche, che sono il rispetto dei tempi di consegna, la cura del materiale concreto e digitale, la comunicazione con gli altri gruppi e col docente. L’assegnazione di responsabilità specifiche facilita la cooperazione e permette di valutare in modo più oggettivo e formativo le azioni e i risultati dei singoli.
L’attività inizia con una prima fase ideativa, che deve essere molto breve per permettere alla classe di rapportarsi sin da subito con la difficoltà del colloquio.
A ogni gruppo viene consegnato un oggetto che funge da stimolo e una classe di biomolecole. Il gruppo individua, anche facendo ricerche in rete, possibili connessioni, senza addentrarsi nei dettagli. Ogni gruppo produce una piccola mappa concettuale con cui presentare sinteticamente alla classe la propria idea. Il tempo è 15 minuti per ideazione e produzione della mappa, 10 minuti totali per l’esposizione di tutti i gruppi.
Un esempio:
Il docente propone le connessioni per cui si è già predisposto il materiale. Se le proposte dei gruppi sono valide, si può lasciare che sviluppino le proprie idee.
Per il resto della lezione, ed eventualmente nel lavoro a casa, il gruppo approfondisce la connessione, coprendo i seguenti temi:
Si richiede ad ogni gruppo di realizzare un prodotto per comunicare le conoscenze che hanno raccolto. Viste le connessioni con l’arte, e anche per coinvolgere la classe e alleggerire questo faticoso periodo di scuola, si può lasciar spazio alla creatività, suggerendo modalità varie di raccontare il proprio approfondimento (presentazione, video, vignetta, animazione, oggetto di art attack, fotografia...). Per le classi meno creative, si può suggerire una presentazione multimediale o una mappa concettuale. In vista del colloquio infatti non è tanto importante la produzione di documenti corposi e formali, quanto la capacità di comunicare efficacemente e prontamente.
A seconda del tempo a disposizione, si può richiedere una esposizione di gruppo o singola del lavoro di ricerca, oppure si può semplicemente condividere il materiale prodotto. È importante sfruttare le piattaforme di condivisione (classi virtuali, cartelle condivise) per far sì che i materiali prodotti siano patrimonio per tutta la classe e possano essere consultati nei prossimi due mesi.
È importante fornire una valutazione formativa su questa attività, volendo anche non numerica ma descrittiva. Gli studenti potrebbero essere in difficoltà nel tessere connessioni o non comprenderne il significato, è importante quindi commentare lati di forza e di debolezza di ogni lavoro. Se si prevede una restituzione finale del lavoro (di gruppo o singola), si avrà l’opportunità di valutare anche l’esposizione orale. Una possibile griglia di osservazione può comprendere questi indicatori: