Giovanni Cozzolongo e Alessia Bruno esplorano l’apprendimento interdisciplinare con il progetto “La scienza tra le righe di Italo Calvino”.
Metodologie Nel 2023, anno del centenario della nascita di Italo Calvino, abbiamo dato vita, con il progetto “La scienza tra le righe di Italo Calvino”, ad una sfida: esplorare la connessione tra immaginazione letteraria e scienza attraverso le Cosmicomiche. La sfida che ci siamo posti è stata trasformare l’opera di Calvino in uno strumento di apprendimento interdisciplinare; non una semplice lettura di testi, ma un vero e proprio laboratorio dove letteratura e scienza si incontrano.
Italo Calvino (1923-1985), uno dei più innovativi scrittori italiani del Novecento, con le Cosmicomiche, pubblicate per la prima volta nel 1965, avvia un esperimento letterario unico nel suo genere. Si tratta di una raccolta di racconti che parte da enunciati scientifici per trasformarli in narrazioni fantastiche. In questi racconti, un narratore dalle origini antiche quanto l’universo stesso, Qfwfq, narra in prima persona la sua esperienza di fenomeni scientifici: dal Big Bang alla comparsa degli anfibi, dall’espansione dell’universo alla scomparsa dei dinosauri.
La chiave del nostro approccio sta nella complementarità delle competenze: quando leggiamo una cosmicomica, non ci limitiamo a una narrazione lineare, bensì ci soffermiamo sia sugli snodi narrativi, sulle scelte stilistiche e sulla poetica calviniana, invitando a riflettere sui temi, sia sulle ipotesi e le teorie scientifiche da cui Calvino si è lasciato ispirare. Èun dialogo continuo, un’alternanza di voci che mostra ai ragazzi come uno stesso testo possa essere letto su più livelli. La scelta di concentrarci sui racconti di argomento astronomico non è casuale: sono quelli in cui il confine tra immaginazione letteraria e dato scientifico è più intrigante e stimolante per i ragazzi, che mossi dalla curiosità per entrambi gli ambiti del sapere si stupiscono di fronte alla fantasia spiazzante e sprezzante dell’autore. Al termine della lettura commentata, il pubblico ha avuto anche l’opportunità di porre delle domande e soddisfare tutte le loro curiosità sull’argomento.
Gli incontri, completamente gratuiti e autofinanziati, si sono svolti presso la biblioteca comunale e il Liceo Scientifico di Laterza (TA), in Puglia, e si sono rivolti principalmente ad un pubblico appartenente alle classi della scuola secondarie di secondo grado. Tra questi, un ciclo estivo e un appuntamento natalizio, entrambi in biblioteca, oltre a diverse sessioni nelle classi durante l’anno scolastico. Questi momenti sono diventati spazi di scoperta condivisa per studenti, docenti e famiglie. Ciò che è maggiormente emerso in questo percorso è che l’interdisciplinarità non è un obiettivo da raggiungere, ma un metodo da praticare. Proponendo le Cosmicomiche in classe, non stiamo semplicemente affiancando due discipline, bensì stiamo mostrando come queste possano arricchirsi a vicenda. Gli studenti, da parte loro, durante gli incontri, hanno dimostrato una grande capacità di cogliere questa dimensione dialogica, appassionandosi tanto agli aspetti letterari quanto a quelli scientifici e dimostrando come le barriere tra le “due culture” siano spesso più nostre convinzioni che loro.
Questa esperienza ha messo in luce nuove possibilità di sviluppo dal punto di vista didattico. In particolare, stiamo progettando un laboratorio di scrittura creativa dove gli studenti, divisi in gruppi, dovranno cimentarsi nella creazione di una loro “cosmicomica”. L’idea è quella di fornire loro una scoperta scientifica casuale, come punto di partenza, e lasciarli liberi di costruirci intorno una narrazione breve. Un’altra proposta è quella di trasformare la lettura delle Cosmicomiche in un gioco di verifica: gli studenti dovranno individuare gli elementi di verità scientifica e quelli di pura invenzione e rispondere a delle domande riguardanti il testo trattato. Non si tratta solo di un esercizio di comprensione, ma di un vero e proprio allenamento al pensiero critico. Le attività, finora svoltesi solo in Puglia, sono state tuttavia pensate per essere replicate ovunque in futuro, anche da remoto. La lezione più importante che abbiamo tratto da questa iniziativa è che la letteratura può essere un potente veicolo di conoscenza scientifica, così come la scienza può offrire spunti letterari. È una lezione che Calvino aveva ben chiaro quando scriveva le sue Cosmicomiche, e che noi cerchiamo di portare avanti nel nostro piccolo.