Dire, fare, insegnare
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Le regole a scuola

Molti problemi comportamentali che si incontrano in ambito scolastico dipendono dal mancato rispetto delle regole da parte degli studenti. Il primo passo per aumentare l’efficacia delle regole è formularle in modo adeguato e coerente.

Problematiche scolastiche  Gestione della classe 
07 gennaio 2019 di: Giulia Guardavilla
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Il rispetto delle regole è alla base dello stare bene in gruppo e la maggior parte dei problemi che si incontrano nella gestione della classe dipendono dal loro mancato rispetto. 

Ogni contesto in cui una persona vive ha delle regole che permettono di convivere e raggiungere degli obiettivi specifici per ogni contesto. All’interno della scuola sono presenti regole per un buon rapporto tra insegnanti e studenti, per il funzionamento del gruppo classe e per la creazione di un contesto adatto all’apprendimento.

È importante che le regole della classe siano esplicitate agli studenti, in ogni ordine di scuola, in modo adatto alle diverse età. Rendere le regole esplicite e chiare a tutti permette di creare la base per il loro rispetto. È importante non dare per scontata nessuna norma, soprattutto nel contesto della scuola attuale all’interno della quale sono presenti alunni provenienti da diversi culture e nazionalità differenti: alcune modalità di comportamento che sono comuni nel nostro paese possono non esserlo in paesi diversi; per questo motivo è utile all’inizio dell’anno scolastico condividere con gli alunni le regole della classe.

Il modo più efficace per indicare le regole è quello di creare un cartellone che rimanga sempre appeso in classe e visibile agli alunni così da essere utilizzato come punto di riferimento dagli insegnanti.

Le regole sono differenti a seconda dell’età degli studenti e sono formulate in modo adeguato all’ordine di scuola.

Alla scuola dell’infanzia il cartellone delle regole può essere composto da disegni che richiamano la regola, spiegata dalla maestra a parole. Quando i bambini sono piccoli è bene che le maestre ricordino spesso le regole ai bambini e che limitino il numero di queste a un massimo di 5, in modo che possano essere ricordate.

Alla scuola primaria il cartellone può essere composto da immagini e, quando i bambini hanno imparato a leggere, brevi frasi che esprimano il concetto in modo semplice e chiaro.

Alla scuola secondaria non è strettamente necessario che esista un cartellone delle regole, ma è comunque bene parlare con i ragazzi di quali siano la norme di comportamento da tenere, sottolineando soprattutto le differenze rispetto alla scuola primaria. Si può anche discutere insieme sul concetto di regola e far loro ipotizzare l’esistenza di un contesto privo di regole; se ci si trova davanti a una classe che fatica a rispettare le regole si può anche far sperimentare in modo pratico cosa accadrebbe se anche l’insegnante smettesse di seguire le regole di comportamento previste dal suo ruolo.

Quando si decide di creare un cartellone è efficace coinvolgere in modo attivo gli alunni nella sua creazione, in modi differenti in base alla loro età: dal chiedere loro di colorare i disegni del cartellone al formulare insieme le norme di comportamento adeguate al contesto scuola.

La regole dovrebbero essere stabilite all’inizio dell’anno scolastico e condivise da tutti gli insegnanti; la coerenza è fondamentale se si chiede agli alunni di rispettare alcune norme. Il cartellone dovrebbe essere quello della classe, qualunque insegnante sia presente; questo aiuta anche in caso sia presente un supplente che si potrà in questo modo uniformare alle regole già seguite in classe.

Nella scuola esistono poi alcuni spazi che possono avere bisogno di regole specifiche, come la mensa, la palestra, l’aula informatica, etc.. In questi casi si possono creare dei tabelloni specifici per questi ambienti, formulati dagli insegnanti che li utilizzano e in cui siano descritte le regole che li caratterizzano.

La condivisione delle regole non garantisce che queste siano rispettate, ma permette di avere sempre un chiaro riferimento per gli studenti e di lavorare con la classe o il singolo alunno problematico attraverso tecniche come la token economy o il contratto comportamentale, di cui parleremo prossimamente.