Nell'articolo, pensato e scritto dall'insegnante e formatrice Letizia Mazzanti, è possibile trovare una selezione di racconti e albi illustrati da portare in classe per la lettura ad alta voce, con consigli pratici.
Esperienze di insegnamento  “Nella notte ero andato per tutti i posti di vedetta del caposaldo e ogni volta che trovavo fatto il cambio dicevo: Buon Natale! Anche ai camminamenti dicevo buon Natale, anche alla neve, alla sabbia, al ghiaccio del fiume, anche al fumo che usciva dalle tane...” (M. Rigoni Stern, Il sergente nella neve)
L’entusiasmo del Sergente Rigoni la mattina di Natale non si spegne nemmeno sul fronte, nella neve, tra le distese uniformi di ghiaccio sul Don. È l'inverno del 1942 e le armate italiane si preparano all’imminente ritirata, raccontata in maniera lucida da chi l’ha vissuta in prima persona.
Negli ultimi giorni di lezione di dicembre, prima della pausa natalizia, mi piace portare in classe delle letture e dei testi che parlano di neve, di freddo e che fanno riflettere sui temi della condivisione, degli affetti, che parlano di vicinanza e di umanità. Questo racconto di Rigoni Stern potrebbe essere un esempio, magari per una lettura condivisa in una classe terminale della secondaria di I grado o in un biennio superiore, o perché no, per un ultimo anno del II grado.
Se crediamo nell’importanza della lettura ad alta voce, che Batini definisce come attività “che motiva al dialogo, interroga, fa emergere punti di vista, accende cognitivamente, migliora il clima relazionale, fa accadere un evento sociale”, vale la pena scegliere dei testi che veicolano significati e temi su cui vogliamo far riflettere il nostro gruppo di giovani ascoltatori. Questo sempre in un’ottica di condivisione di un’esperienza formativa, arricchente, profonda, che diventa “possibilità di apprendimento, possibilità di immaginazione e di (auto)costruzione” per la nostra piccola comunità.
Rigoni Stern torna sui momenti vicini al Natale anche nel racconto I giorni del nord-est:
“L’alba del 25 dicembre 1943, dopo una notte quasi insonne e molto fredda, fu molto strana perché in quell’aria lattiginosa e gelata si udì d’un tratto un chiaro suono di campane”. (M. Rigoni Stern, I giorni del Nord-est).
Un’atmosfera sospesa e rarefatta, sempre freddissima, ma in cui si coglie la sofferenza della prigionia, quella che l’autore vive dopo la terribile ritirata dal territorio sovietico dei mesi precedenti.
Se restiamo sugli autori del ‘900 italiano possiamo portare in classe anche Natalia Ginzburg, che nel racconto Inverno in Abruzzo, ci descrive un luogo quasi immobile, in cui giunge durante la guerra, vivendo quasi un esilio. I temi della solitudine, della nostalgia della propria casa, degli affetti lontani, raccontano una tristezza che cresce assieme alla neve che ricopre le strade, le case, le finestre del paese.
Se questi autori sono validi per costruire lezioni alla secondaria di II grado, o per un ultimo anno di I grado, altri sono i racconti e i passi che si potrebbero proporre ai ragazzi più giovani. Penso a Gianni Rodari e al suo racconto Un giocattolo per Natale in cui il protagonista trova un telecomando che permette di viaggiare in tutto il mondo e in tutte le epoche solo con un telecomando. E’ un racconto che permette di riflettere sulla tecnologia e sugli usi che possiamo farne, tema attualissimo che facilmente apre ad un dialogo con gli alunni sulla cittadinanza digitale e sulle competenze necessarie per un uso ottimale degli strumenti tecnologici.
Anche L. M. Alcott ci offre un racconto per una lettura ad alta voce in classe: Il racconto di Rosa, che ha al centro un dialogo magico tra Belinda, la giovane protagonista, e una cavalla. In questi ultimi casi la lettura potrebbe essere suddivisa in più momenti, visto che i racconti non sono brevissimi.
Diversi sono poi gli albi illustrati che in classe permettono di lavorare sull’ascolto, sulla creazione di una comunità di lettura, sulla condivisione di riflessioni e sulle competenze di literacy. Il racconto Il dono dei Magi di O. Henry narra una storia di affetti e sacrifici, in una New York di inizio ‘900 in cui i protagonisti, due giovani sposi, rinunciano a ciò che hanno di più prezioso per il bene che provano nei confronti l’uno dell’altra.
Un’altra storia di Natale è Swinging Christmas di O. Ruiz, illustrata da B. Lacombe. Questo è un racconto illustrato che parla di musica, di libri, di solitudine e di nuovi incontri. Anche in questo caso sono numerose le tematiche su cui si può riflettere in classe e, se vogliamo coinvolgere maggiormente gli alunni basterà trovare qualche domanda stimolo che apra al dialogo.
Per leggere un albo in classe è importante dare importanza alle illustrazioni, mostrandole a tutti i presenti; se i banchi sono lontani dalla cattedra passeggiamo tra i ragazzi e le ragazze per permettere ad ognuno di fruirne in maniera completa, oppure spostiamo i banchi e creiamo un nuovo ambiente in cui lo spazio è flessibile e ci permette di lavorare maggiormente in maniera condivisa.
Dopo la lettura ad alta voce del docente si possono proporre domande orali o in forma scritta, si può sollecitare il confronto tra le diverse voci che hanno ascoltato la lettura, si possono strutturare lavori di comprensione scritta o orale, esercizi di scrittura brevi e vincolati o assegni che richiedono svolgimenti ampi e più liberi. In questo caso sarà necessario prevedere tempi più distesi per permettere ai ragazzi di dedicarsi con cura alla scrittura, già in classe.
AA.VV.Poesie e storie classiche di Natale, Einaudi ragazzi.
M. Rigoni Stern, Il sergente nella neve,Einaudi
M. Rigoni Stern, Uomini, boschi e api,Einaudi
N. Ginzburg, Le piccole virtù,Einaudi
O. Ruiz e B. Lacombe, Swinging Christmas, Rizzoli
O. Henry, Il dono dei Magi, Ed. Orecchioacerbo
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Dire Fare Insegnare programmerà una diretta sulla sua pagina Instagram in cui, insieme all'autrice Letizia Mazzanti, risponderà alle curiosità e agli eventuali dubbi sul tema "lettura ad alta voce nelle classi". I docenti e tutti gli interessati potranno inviare le domande prima della diretta in un box della pagina Instagram di Dire Fare Insegnare, creato apposta per la live.