Nel terzo approfondimento a cura di Educare Insieme, l’educazione alla cura si integra a esperienze di scoperta della natura e di se stessi.
Metodologie  Infanzia Educare alla cura significa riconoscere la centralità delle relazioninella crescita dei bambini: con sé stessi, con gli altri, con l’ambiente che li circonda. In un tempo che tende alla velocità e alla standardizzazione, l’educazione alla sostenibilità e all’inclusione invita a rallentare, ad ascoltare, a riscoprire la meraviglia del quotidiano, mettendo al centro il benessere dei bambini.
Sostenibilità è una parola che sentiamo pronunciare sempre più spesso ed è entrata ormai nel quotidiano della nostra vita di cittadini. L’UNESCO, nell’Education Strategy 2014-2021, ci ricorda che, affinché l’educazione alla sostenibilità sia per i bambini e i ragazzi una possibilità di sviluppo di contenuti, competenze personali e sociali, ed esprima il suo potere trasformativo e evolutivo, deve avere alcune fondamentali caratteristiche. Dovrebbe far comprendere e vivere i valori che accompagnano le azioni; far acquisire maggior consapevolezza di sé stessi in relazione al mondo, sviluppando il pensiero critico; prevedere attività interattive all’aria aperta e stimolare un’attenzione particolare alle problematiche locali affinché siano utili anche alla comprensione di questioni globali.
Possiamo allora chiederci come accompagnare le bambine e i bambini piccoli in questa possibilità? È molto importante mantenere nei bambini il sentimento di affinità che li lega al mondo naturale, per un’educazione al rispetto dell’ambiente e alla sua sostenibilità, in modo che i futuri uomini possano vedere la natura non come una risorsa da sfruttare, ma come la propria casa. L’ambiente esterno va visto, allora, come parte della quotidianità e deve essere vissuto dal bambino come un ambito educativo in cui sviluppare competenze sociali, cognitive, senso-motorie ed emotive.
Considerare lo spazio esterno e i suoi materiali come dispositivi pedagogici significa, infatti, prima di tutto riconoscere che lo sviluppo del bambino è fortemente influenzato dagli ambienti con i quali interagisce maggiormente. L’educazione all’aperto è in stretta relazione con l’orizzonte dell’educazione alla sostenibilità, perché porta con sé un nuovo modo di guardare la natura e il nostro rapporto con essa. Introduce la dimensione della complessità, del rischio e dell’avventura, promuove i linguaggi espressivi, sostiene il pensiero scientifico, permette di ritrovare un equilibrio tra esperienze digitali e analogiche, proteggendo i bambini dal rischio di sovraffollamento tecnologico.
La sensorialità, infine, permette a tutti di incontrarsi: apprendere attraverso il corpo permette di scoprire se stessi e gli altri in tutte le loro sfaccettature, di trovare un terreno comune anche con chi ha limitazioni sensoriali perché si possono usare più canali. Si tratta cioè di una esperienza di inclusione, che nei contesti educativi 0-6 è fondamentale per porre le basi delle rappresentazioni mentali che il bambino porterà con sé per tutta la vita e che fatta in gruppo costituisce un ponte più efficace per la valorizzazione delle differenze.
Per proporre esperienze educative all’aperto, chiediamoci prima di tutto: quali sono i luoghi facilmente raggiungibili a piedi, ognuno con i propri tempi. Per risvegliare e assecondare l’interesse e la curiosità verso il mondo naturale non sono necessari luoghi selvaggi, anche piccoli lembi di natura rappresentano una straordinaria opportunità. I bambini hanno la capacità di immedesimarsi nelle cose, soprattutto in quelle naturali, il far finta di (“Io sono la volpe”) è alla base del processo di astrazione. Il gioco per loro è proprio il mondo del far finta, quindi dell’immaginazione fantastica, dove si potenzia la creativitàe si affinano le caratteristiche del pensiero, dello spirito di ricerca, di comprensione e di adattamento alle situazioni più diverse. I Silent books (libri senza o con poche parole) possono essere una grande risorsa, soprattutto se letti all’aperto. Anche leggere poesie che suggeriscono piccole azioni all’aperto può aiutare: “Esci di casa e guardati intorno La meraviglia ti aspetta ogni giorno” (Carminati e Tappari, 2022) ci invita esplicitamente a un esercizio di ricerca e di osservazione dello spazio antropico e naturale, alla ricerca di suggestioni, storie e impressioni visive.
Educare i bambini a giocare all’aperto senza giochi strutturati o non organizzati dagli adulti, consente loro di sperimentare un modo di giocare diverso: toccare, annusare, manipolare, fare, osservare ciò che in natura trovano, permette loro di potenziare la creatività, personale di ciascuno, attraverso materiali fruibili, destrutturati, che possono essere costruiti e manipolati attraverso un’attività autogestita. Se li osserviamo intenti e concentrati senza giochi preconfezionati, ci accorgiamo che a partire dalle loro intuizioni, spesso originali, stanno costruendo da soli i propri materiali di gioco, e già questo è di per sé un gioco.
Una competenza fondamentale per gli insegnanti nell’educazione all’aperto (e non solo) è l’osservazione, di sé stessi, nel proprio ruolo educativo e dei bambini nelle azioni che compiono fuori. Osservarsi sperimentando una didattica differente da quella abituale, consolidata nel tempo come risposta a un sistema di regole implicite e in un certo modo sicura, ha il vantaggio di riflettere sulle proprie pratiche per chiedersi se cambiare la propria postura possa “essere nelle nostre corde”.
Non è necessario dedicare all’osservazione tutto il nostro tempo di uscita in giardino, bastano anche pochi minuti e un taccuino o un diario a portata di mano. Non dimentichiamo che le nostre osservazioni rendono possibile anche la pratica della valutazione formativa, per monitorare e innovare la qualità della didattica all’aperto.
La nostra proposta è di partire da dieci elementi chiave da considerare come indirizzi progettuali per sostenere un’innovativa progettazione educativa.
Educare Insieme è un progetto di Intesa Sanpaolo curato da Fondazione Euducation e con la collaborazione scientifica di Bambini srl.