Dire, fare, insegnare
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Progettare e valutare con la didattica digitale

Il nuovo appuntamento del ciclo di webinar di Gruppo Editoriale La Scuola SEI in co-branding con Dire, fare, insegnare sul tema della progettazione e valutazione con la didattica digitale.

Metodologie 
16 dicembre 2020 di: Redazione
copertina

Si è tenuta online la videolezione di Emanuela Bandini sul tema della pianificazione e della valutazione della didattica digitale.

Il webinar della professoressa Bandini si è aperto con una premessa: la didattica digitale non può essere una diretta trasposizione della didattica in presenza, non può valutare le stesse conoscenze e competenze. Di fronte a queste due didattiche è necessario operare una scelta, usarle come alternative o integrarle una con l’altra.

Per sfruttare al meglio la didattica digitale si evidenziano, infatti, tre modelli principali. Il primo è quello di semplice supporto della didattica in presenza, che richiederà poca pianificazione da parte del docente ma si tradurrà anche in un basso coinvolgimento dello studente e in un utilizzo elementare o passivo degli strumenti.

Il secondo modello è quello della didattica blended, ossia dell’integrazione della didattica digitale come complemento a quella in presenza. Per fare ciò è necessaria una precisa pianificazione riguardante l’uso degli applicativi e degli strumenti digitali, ma tale approccio presenta il vantaggio di stimolare lo studente a fare un uso attivo e consapevole di quegli strumenti.

Infine il terzo modello è quello della sostituzione della didattica in presenza con quella digitale: è il caso della DaD. Anche in questo caso è richiesta una pianificazione specifica da parte dell’insegnante, seppure meno complessa di quella del metodo blended visto che non si pone il problema dell’integrazione dei due metodi. Si utilizzeranno più applicativi, poiché si dovrà sopperire alla completa mancanza della presenza, e sarà necessario che gli studenti siano capaci di usare questi strumenti in maniera non solo consapevole ma autonoma.

Tra queste la proposta ideale è la seconda per vari motivi: l’importanza di abituare gli studenti a un uso consapevole degli strumenti digitali, la possibilità di migliorare la gestione del tempo in presenza e lo sviluppo di competenze specifiche. A queste motivazioni bisogna anche affiancare gli obbiettivi nell’utilizzo della didattica digitale, ovvero la verifica delle conoscenze di base degli studenti, il suo utilizzo come possibile ausilio al metodo di studio, o come strumento per sviluppare competenze specifiche.

Passando all’ambito più operativo è importante che nell’assegnazione di compiti tramite la didattica digitale si tengano a mente tre fattori. La chiarezza degli obbiettivi richiesti, che si può incrementare anche oralmente, la presenza di una rubrica valutativa di facile lettura, e il fornire sempre un feedback discorsivo al momento della correzione.

Tenendo a mente questi tre elementi possiamo sviluppare tre obbiettivi fondamentali:1) La verifica rapida delle conoscenzedi base: che può avvenire attraverso test o quiz da realizzare con applicativi specifici (GoogleModuli, Kahoot, Webquest…); questo adattando la valutazione alla difficoltà delle attività del compito.

2) Il supporto al metodo di studio: anche grazie alla predisposizione di attività (Foglio di lavoro) che aiuti gli studenti in diversi campi. Fra questi:

  • Individuare le informazioni più importanti (per esempio domande aperte/chiuse);
  • Sintetizzare e gerarchizzare le informazioni (schemi, tabelle, mappe concettuali);
  • Rielaborare le informazioni con la stesura di testi a partire da un elenco di concetti-chiave o una mappa, con la scelta di immagini e la relativa stesura didascalia e motivazione della scelta;
  • Acquisire e usare il lessico specifico della disciplina grazie alla scrittura di definizioni e di brevi testi;
  • Approfondire e ricercare in modo autonomo attraverso brevi ricerche individualizzate, stesura di bibliografie e sitografie.

3)  Sviluppo di competenze complesse: grazie all’assegnazione di lavori complessi e differenti da quelli assegnati durante la didattica in presenza (compiti di realtà), che possono dare risultati brillanti, per esempio una relazione orale tramite file audio. Tali competenze sono utili per approfondire:

  • Approfondire contenuti già affrontati;
  • Consultare materiale in formato digitale;
  • Confrontare materiali e fonti diverse;
  • Organizzare un‘esposizione orale fluida e coerente;
  • Usare il lessico specifico della disciplina e il lessico astratto;
  • Predisporre eventuali allegati (immagini, bibliografia…);
  • Registrare un file audio da inviare secondo modalità concordate.

Nel perseguire questi tre obbiettivi non vanno mai dimenticate le tre chiavi delle progettazione: la chiarezza riguardo agli obbiettivi (che comprende non solo la consegna del compito ma eventuali specifiche necessarie per il suo svolgimento corretto, come la durata in minuti di una relazione orale), la presenza di una rubrica valutativa (il più semplice possibile e divisa in modo da aiutarci poi nella valutazione) e il feedback orale (che non si limiti alla correzione ma illustri allo studente i punti di forza e i punti deboli del suo lavoro).

Inoltre è necessario capire come valutare la competenza d’uso degli strumenti digitali, questa valutazione va sempre preceduta da una istruzione esplicita, in cui allo studente viene spiegato come utilizzare un certo strumento. La valutazione a questo punto può essere di due tipi:

  • Implicita: ovvero il docente registra il possesso delle competenze d’uso da parte dello studente e glielo segnala, ma NON lo valuta.
  • Esplicita: ovvero il docente registra il possesso delle competenze d’uso da parte dello studente, glielo segnala e lo valuta.

La valutazione può realizzarsi:

  • Congiuntamente alla valutazione del compito: rubrica valutativa integrata con un indicatore specifico;
  • Separatamente dalla valutazione del compito: rubrica indipendente, con più indicatori specifici relativi allo strumento.

Infine bisogna anche capire che uso fare delle valutazioni ottenute con la didattica digitale, si può pensare a una

  • Valutazione formativa: indicate a registro con modalità differenti aiutano a leggere con chiarezza il progresso dello studente; ​
  • Equiparazione alle valutazioni in presenza: sono aggiuntive o sostitutive, indicate a registro con le stesse modalità delle valutazioni ottenute in presenza;
  • Completamento e integrazione delle valutazioni in presenza: la valutazione di U.D./argomento/percorso può essere costituita da una prova “tradizionale” in presenza (interrogazione o compito scritto) e un compito svolto in digitale e in asincrono come la registrazione di entrambe le valutazioni o la registrazione di una valutazione complessiva.

Tutto questo lavoro va poi validato e legittimato: è fondamentale che l‘uso degli strumenti digitali e la valutazione di prove digitali effettuate in sincrono o asincrono sia inserita nella documentazione di classe come la programmazione individuale del docente e quella di classe.