Laura Ceccacci, docente di Italiano e Latino e membro dell’Équipe formativa territoriale per il PNSD delle Marche, ci racconta come è possibile rendere le lezioni più partecipative, coinvolgenti ed efficaci utilizzando le indicazioni fornite dalla ricerca evidence based.
Metodologie  Gestione della classe  Verifiche e valutazioni La conclusione dell’anno scolastico ha visto il rientro di tutti gli studenti in classe, dopo mesi di incertezze e difficoltà. Per farvi fronte molto si è progettato, sperimentato e documentato. Tutti i docenti che hanno avuto esperienza di didattica a distanza sanno quanto sia complesso mantenere alto il livello di coinvolgimento e di attenzione degli allievi in un’interazione mediata dalla tecnologia. Le piattaforme didattiche, ormai utilizzate su ampia scala dalle istituzioni scolastiche in tutto il territorio italiano, offrono un’ampia gamma di opportunità di lavoro e numerose iniziative formative sono state attivate a supporto dei docenti in questo periodo, in particolare per la promozione delle loro competenze “pedagogico digitali”, nella cornice di riferimento del DigCompEdu (Bocconi et al., 2018).
Che cosa dell’esperienza a distanza può tornare utile anche in presenza? Come possiamo rendere le nostre lezioni più partecipative, coinvolgenti e soprattutto efficaci per l’apprendimento? Come possiamo integrare nel modo più opportuno i supporti digitali?
Utili suggerimenti e indicazioni vengono dal mondo della ricerca evidence based (Calvani & Trinchero, 2019; Bonaiuti et al., 2017) e dagli studi sulle neuroscienze (Gui, 2019; Sousa, 2011), spendibili sia per l’attività in presenza che a distanza.
Sappiamo che passaggi ineludibili sono la pianificazione, la progettazione e la documentazione delle attività, ma è assai utile adottare modelli che permettano il rispetto dei tempi attentivi degli allievi, che attivino curiosità, aspettativa e motivazione, che agevolino i processi di memorizzazione, che coinvolgano in pratiche laboratoriali e collaborative, che favoriscano la metacognizione.
Tenere conto di questi aspetti significa costruire Lesson Plan efficaci, su modello del Learning Design (Dirksen, 2017), basati sul principio della segmentazione, in cui l’adozione del feedback (personalizzato, mirato, non generico) sia costante.
La segmentazione prevede la scansione dell’intervento didattico in tre momenti principali. In ciascuno di essi è possibile integrare risorse digitali.
1. Il primo momento è quello in cui l’attenzione degli alunni è maggiore, in cui è suggeribile procedere tenendo conto di alcune indicazioni.
2. Il secondo momento dell’attività, quello in cui l’attenzione degli studenti comincia a decrescere e necessita di essere stimolata, dovrebbe essere dedicato alle pratiche laboratoriali, meglio se in forma collaborativa, in cui l’insegnante ha modo di supportare i ragazzi nel lavoro e di osservare e descrivere le loro competenze in azione. Le piattaforme scolastiche offrono molti strumenti di facile utilizzo. Nella modalità più immediata, partire da un testo, un video, un’esposizione orale si può:
Incrementando la complessità, coerentemente alla definizione degli obiettivi di apprendimento attesi della piramide di Bloom nella versione rivista da Anderson & Krathwohl (2001), a partire da un video, un’immagine, un testo, un esercizio già svolto si può proporre di:
3. Il terzo momento, quello conclusivo dell’attività, in cui l’attenzione torna a salire (Sousa, 2011) dovrebbe essere dedicato al feedback sull’attività svolta, alla restituzione e al riepilogo (con documenti in piattaforma, o presentazioni interattive con Genial.ly, Canva, ThingLink) degli argomenti trattati, per agevolare il processo di memorizzazione.
Molto importante è avviare una riflessione sul modo personale di apprendere (fase metacognitiva) per promuovere l’autoefficacia (è possibile ricorrere a questionari online, oppure alla raccolta di parole chiave in un Word Cloud come AnswerGarden, o – perché no? – creare un meme con Meme Generator).
Questa tabella - che potete scaricare alla fine dell’articolo - sintetizza tutti i passaggi elencati sotto forma di domande aperte, in modo che nella compilazione dello strumento ogni insegnante possa personalizzare la propria attività.