La fiaba è un genere antico che ha una struttura specifica ed elementi ricorrenti. Le docenti Manjula Rinaldi e Luana Vizzini hanno ideato un percorso didattico che, attraverso l'analisi di diverse versioni della fiaba di Cenerentola, accompagna gli studenti a scoprirne le caratteristiche e l'evoluzione.
Secondaria Dopo l’approfondimento dedicato alle caratteristiche della favola, le docenti Manjula Rinaldi e Luana Vizzini hanno realizzato con Dire, fare, insegnare una scheda didattica sulla fiaba, per analizzare insieme agli studenti della secondaria di I grado la struttura e gli elementi costitutivi del genere. Tutti noi siamo cresciuti ascoltando e raccontando fiabe: storie ambientate in castelli, foreste incantate e città inventate, popolate da eroine ed eroi che, anche grazie all’intervento di alcuni aiutanti e a un pizzico di magia, riescono a superare gli ostacoli posti dagli antagonisti e a conquistare il loro lieto fine.
Come le favole, anche le fiabe hanno il ruolo di accompagnare la crescita dei bambini: una connessione, come diceva Tolkien, dovuta al fatto che “le fiabe, nel moderno mondo alfabetizzato, sono state relegate alla stanza dei bambini, così come mobili sciupati o fuori moda vengono relegati nella stanza dei giochi, soprattutto perché gli adulti non vogliono più vederseli d’attorno e non si preoccupano se vengono maltrattati” (J.R.R. Tolkien, Albero e foglia, Bompiani). In realtà queste storie portano insegnamenti preziosi e aiutano a riconoscere situazioni e problemi reali, trasfigurati all'interno delle fiabe nelle avventure dei personaggi e in una sequenza di azioni ricorrenti conosciute come funzioni di Propp.
Le fiabe e le favole sono inoltre generi narrativi che affondano le proprie radici nella tradizione orale, e che contribuiscono alla costruzione dell’identità di un popolo. La stessa storia può apparire diversa a seconda del luogo e del tempo in cui viene raccontata: nel testo è possibile riconoscere elementi che parlano della società e della cultura del popolo a cui appartiene. È il caso delle versioni di Cenerentola proposte nella scheda allegata che integra il percorso didattico sulla fiaba: in questi testi è possibile riconoscere le stesse vicende e la morale trasmessa dalla fiaba classica di Perrault, ma sono ambientate in contesti molto diversi, come un villaggio africano o la moderna Kabul.
A questo proposito Nelson Mandela, introducendo i lettori alla scoperta della sua “scatola magica”, il libro in cui ha voluto raccogliere le sue fiabe preferite del continente africano (N. Mandela, Le mie fiabe Africane, Donzelli), ha detto: “Una storia è una storia e ognuno di noi la può raccontare secondo la sua immaginazione, il suo modo di essere e il suo ambiente; e se alla nostra storia succede di mettere le ali e di diventare proprietà di altri, noi non possiamo trattenerla. Un giorno tornerà da noi, arricchita di nuovi dettagli e con una voce nuova”.
Qui sotto è possibile scaricare la scheda didattica con il percorso sul genere della fiaba da proporre alla classe, e la scheda con i testi da leggere per svolgere gli esercizi proposti.