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Sei parole e una moodboard: un metodo per facilitare l’acquisizione del pensiero creativo

Sandra Volorio ci presenta un’attività pensata per favorire la formazione del pensiero creativo negli studenti: la realizzazione di racconti visivi usando una moodboard e la tecnica Six-Word Memoirs.

Esperienze di insegnamento 
30 settembre 2020 di: Sandra Volorio
copertina

La creatività è sempre stata oggetto di importanti studi e riflessioni in ambito psicologico e pedagogico. Sviluppare il potenziale creativo dei bambini e dei ragazzi è, infatti, considerato un aspetto fondamentale per l’apprendimento, per un pieno e sano sviluppo della personalità e per lo sviluppo dell’autonomia di pensiero. Per questo motivo una moodboard può essere usata come metodo per aiutare gli studenti a formare ed esercitare il pensiero creativo.

Cos’è una moodboard?

Moodboard è una parola inglese composta da mood, che vuol dire umore, e board, che vuol dire tavola. È dunque una tavola usata dai designer per rappresentare un concept e mostrare ai clienti l’identità di un progetto. Immagini - e talvolta anche oggetti - sono uniti in un collage che crea suggestioni finalizzate a comunicare l’atmosfera e lo stile di un progetto. Grazie alle relazioni che si creano tra le immagini si costruisce quindi una narrazione, che offre stimoli visivi - e talvolta tattili - in grado di trasmettere immediatamente le idee e le sensazioni di chi l’ha realizzato.

Qui di seguito viene presentata un’attività didattica da proporre agli studenti della scuola secondaria di primo grado, che utilizza la moodboard e la tecnica Six-Word Memoirs per creare un racconto visivo.

In cosa consiste la tecnica Six-Word Memoirs?

Six-Word Memoirs è un progetto fondato nel 2006 dalla rivista americana di storytelling online Smith Magazine. I redattori Larry Smith e Rachel Fershleiser hanno chiesto ai lettori di raccontare la loro storia di vita usando solo sei parole, prendendo spunto dal romanziere Ernest Hemingway che, per scommessa, riuscì a scrivere un toccante romanzo in sole sei parole. Questa tecnica narrativa è diventata famosa e viene oggi utilizzata anche dai docenti come esercizio di scrittura. Anche il sito Six word story every day ripropone la stessa sfida, aggiungendo delle immagini e invitando scrittori e designer di tutto il mondo a partecipare.

Come utilizzare insieme la moodboard e la tecnica Six-Word Memoirs in un’attività didattica?

Unendo le due tecniche citate, si può creare un racconto di grande forza visiva e creativa. Agli studenti si chiede, per esempio, di descrivere la propria stagione preferita utilizzando solo sei parole. Queste sei parole andranno poi corredate da delle immagini, che evochino le sensazioni che questa stagione suscita in chi la descrive.

Il prodotto finale sarà una moodboard di parole e immagini, la cui finalità consiste nello stimolare l’apprendimento di tipo creativo. Scrivere storie, seppur brevi, che riguardano da vicino ogni studente favorisce il suo coinvolgimento nell'attività, anche grazie all’aspetto giocoso di questo tipo di attività.

Organizzazione del lavoro.

La prima fase del lavoro è introduttiva: l’insegnante presenta alla classe l’attività e gli obiettivi da raggiungere. Viene quindi spiegato agli studenti che cos'è una moodboard, facendone vedere alcune già realizzate, e si definisce la tecnica delle sei parole.

Nella fase successiva, di pre-scrittura, viene chiesto agli studenti di trovare sei parole per descrivere la stagione preferita. Sarà utile in questa fase concentrarsi, per ascoltare le proprie emozioni, e fare brainstorming, per raccogliere le idee e organizzarle in un testo di sole sei parole. Il ruolo del docente è di porsi in ascolto, favorendo il dialogo e la condivisione di opinioni in un clima positivo. Potrebbe essere utile per gli studenti potersi confrontare anche tra di loro, in uno scambio reciproco.

Questa attività richiede un lavoro di sintesi non semplice, che necessita di un periodo preparatorio di lavoro sui testi, in cui sarà importante l’aiuto del docente. Quest’ultimo si pone come guida e offre suggerimenti e consigli su strategie e tecniche di scrittura, pur nel rispetto della libertà di espressione individuale.

Per raccogliere le idee, possono essere utili alcune domande stimolo, da modificare a seconda del tipo di racconto che si vuole realizzare e del tema scelto. Ecco alcuni esempi di domande:

  • Se chiudo gli occhi e penso a questa stagione, cosa vedo?
  • Quali colori prevalgono nella mia immagine mentale?
  • Quali sensazioni provo?
  • Quali parole posso associare all’idea che ho di questa stagione?

E via di seguito.

Le fasi successive sono quelle utilizzate nei processi di scrittura, ossia la stesura della bozza, la revisione e l’editing.

Dopo aver completato la prima stesura, il docente aiuta lo studente nella revisione, facendo capire come i termini scelti siano di fondamentale importanza, perché devono condensare, nella brevità, l’essenza della stagione descritta. Non possono essere utilizzati a caso, infatti, oltre a essere coerenti con ciò che descrivono, devono poter trasmettere le suggestioni provate da chi le descrive.

Solo dopo che il breve racconto è stato composto, si passa a realizzare la moodboard. Si chiede agli studenti di corredare il testo di immagini. Si incollano ritagli di riviste, fotografie, disegni e tutto ciò che si ritiene utile e coerente con le parole e che trasmetta a chi guarda un’idea precisa della stagione descritta.

Per realizzare la moodboard, si seguono le stesse fasi della scrittura: 

  • brainstorming, per chiarire quali immagini siano adatte a descrivere la stagione prescelta e siano coerenti con il testo scritto; 
  • raccolta delle idee e poi del materiale necessario; 
  • organizzazione del lavoro.

Anche le immagini vanno selezionate con cura e devono creare una forte connessione con le parole e con l’ispirazione che vogliono trasmettere. Tutto deve essere coerente. Ammucchiare a caso parole e immagini non è lo scopo della moodboard, infatti, per quanto creativa essa possa essere, i riferimenti e le suggestioni devono essere facilmente comprensibili, non creare confusione, ma immedesimazione. La moodboard deve ispirare il destinatario e trasmettere un’idea chiara della stagione descritta.

Gli studenti possono realizzare la loro opera in versione cartacea, utilizzando la tecnica del collage su carta, oppure possono realizzare una versione digitale, utilizzando un software, come Canva o GoMoodboard, e un social network, come Pinterest, o Google Immagini, da cui trarre immagini e ispirazioni.

Il prodotto finale sarà un racconto visivo personale e suggestivo, in cui avrà grande importanza tutto il processo ideativo. Per la valutazione da parte del docente possono, infatti, essere utili le parole di Jenny Poletti Riz, secondo cui «si premia non tanto chi esegue quanto chi pensa e chi scrive con la testa e con il cuore, sperimentando e avventurandosi in nuovi territori».

Bibliografia di riferimento