La maestra Elena Uboldi riflette sull’importanza di una riflessione condivisa e propone una scheda di valutazione per il pieno sviluppo delle capacità degli alunni/e
Metodologie  Primaria Con l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico, i docenti della scuola primaria si ritrovano alle prese con le valutazioni finali, la stesura dei giudizi descrittivi e la compilazione dei documenti di valutazione. Si tratta di un processo che li ha coinvolti a partire dall’inizio dell’anno, che ha previsto azioni ben distinte ma coerenti tra loro e che, prima di essere messo in atto, è stato pensato e pianificato.
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo recitano che "la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari"; occorre quindi decidere che cosa valutare e quali sono gli obiettivi che erano stati posti in fase di programmazione, se e come sono stati raggiunti.
La nuova ordinanza in merito alla valutazione formativa pone una particolare attenzione a una delle competenze base dell’alunno: la capacità di autovalutazione. Sviluppare un approccio riflessivo al proprio modo di apprendere è fondamentale perché lo studente possa avere una maggiore consapevolezza delle sue risorse, delle sue difficoltà e delle sue reali potenzialità.
La valutazione deve sempre avere uno sguardo proattivo al miglioramento e al sostegno del successo formativo. Per questo motivo è importante fornire feedback continui agli alunni e alle alunne che permettano loro di autoregolarsi e mettere in campo strategie di miglioramento.
Ciascun bambino e ciascuna bambina sarà quindi messo/a nella condizione di lavorare sul potenziamento dei propri punti di forza e sul miglioramento di quelli più deboli.
Come offrire un feedback efficace agli alunni e alle alunne in questa fase finale del percorso scolastico? La scheda di valutazione che sarà consegnata alle famiglie non può e non deve essere l’unico momento in cui fornire elementi utili in tal senso, anche perché, spesso, anche se accompagnata da colloqui di spiegazione e approfondimento, si rivela un momento di “conclusione” di un percorso, in una fase legata alla prospettiva di una pausa temporale. Le ultime prove di verifica invece possono rappresentare una buona occasione per riflettere con alunni e alunne sul percorso svolto.
Per prima cosa la riflessione necessita di uno spazio a essa dedicato, un momento esclusivo che deve essere proposto alla classe come un’importante occasione di crescita funzionale all’apprendimento. Riflettere sull’esito di una prova dà valore alla prova stessa e al lavoro svolto.
Lo spazio temporale più opportuno può essere il momento della restituzione della prova corretta da parte del docente che, evitando di sottolineare i risultati individuali, può coinvolgere la classe fornendole alcuni elementi utili sull’esito generale della prova: quali aspetti sono stati meglio gestiti, quali invece necessitano di una riflessione condivisa.
Per esempio: le risposte ad alcune domande appaiono frettolose e superficiali da parte della maggior parte degli alunni. Come mai? Non c’era abbastanza tempo per la risposta? Gli argomenti sono stati affrontati in modo superficiale senza lasciare spazio all’approfondimento? I bambini e le bambine si sono limitati a studiare gli argomenti presenti sul libro di testo senza considerare gli approfondimenti svolti in classe?
Coinvolgere la classe nel cercare le risposte a queste domande permetterà agli alunni e alle alunne di:
· autovalutare il proprio operato alla luce delle scelte fatte nella fase precedente alla prova di verifica e alle conseguenze di tali scelte
· mettere in campo strategie correttive utili in futuro
Anche il docente avrà la possibilità di riflettere su:
· i processi che sono stati alla base di quegli specifici apprendimenti
· la tipologia delle proposte e delle strategie messe in campo in relazione agli obiettivi
Per facilitare la riflessione collettiva sarebbe utile proporre a ciascun bambino e a ciascuna bambina un’attività di indagine personale sul proprio lavoro, che può riassumersi in qualche domanda a cui rispondere dopo aver visto l’esito della prova di verifica.
Si tratta di semplici quesiti che aiuteranno a focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti da riprendere al momento della discussione collettiva. In allegato un esempio che può essere modificato e adeguato in base all’età dei bambini e al tipo di prova.