Dire, fare, insegnare
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Sustainable Finance per un mondo più green e inclusivo

Rosaria Trisolino, docente di Matematica e Fisica, autrice e formatrice, spiega in questo contributo che cosa si intende per finanza sostenibile e perché può essere utile e interessante parlarne in classe.

Metodologie 
23 gennaio di: Redazione
copertina

Sensibilizzare le giovani generazioni su un tema di cittadinanza economica attiva è il focus dell’approccio alla Sustainable Finance, che coniuga profitti economici con impatti ambientali, sociali e di governance positivi. La crescente attenzione ai temi socio-ambientali, per i danni di vasta portata causati dagli effetti dei cambiamenti climatici, sempre più frequenti (Fig. 1), ha indotto anche il mondo finanziario a non limitarsi a valutare il rendimento atteso e il profilo di rischio di un investimento, ma a tener conto dei tre aspetti interconnessi della sostenibilità: environmental, social, governance.



(Fig. 1)

Impatto ambientale e sociale come rischio e rendimento sono, quindi, facce della stessa medaglia In questo contesto si è diffusa la Sustainable Finance, un catalizzatore per lo sviluppo sostenibile, perché orienta le scelte di investimento in attività che generano profitti e salvaguardano l’ambiente, lasciando un’impronta virtuosa sul Pianeta e migliorando il benessere collettivo.

I fattori ESG rappresentano indicatori chiave utilizzati per misurare le performance ambientali, sociali e di buon governo di un’impresa e di un investimento:

  • il termine environmental prende in considerazione rischi come cambiamenti climatici, emissioni di CO2, inquinamento dell’aria e dell’acqua.
  • La parola social include le politiche di genere, il rispetto dei diritti umani, le relazioni dell’impresa con i dipendenti, i fornitori e i clienti.
  • Il termine governance considera le pratiche di governo societarie, come per esempio le retribuzioni dei manager e l’adeguatezza dei sistemi di controllo interno (Fig.2).



(Fig.2)

Le strategie di investimento sostenibile più diffuse sono quelle che seguono.

  • Investimenti tematici: investire i capitali in determinati settori, quali efficienza energetica, salute ed energie rinnovabili.
  • Investimenti best in class: investire su aziende che ottengono performance ESG migliori.
  • Esclusione: escludere dal proprio portafoglio aziende che esercitano impatti negativi su salute e benessere, quali armi, alcool, tabacco.
  • Integrazione dei parametri ESG nell’analisi finanziaria: includere nelle decisioni di investimento i fattori ESG.
  • Impact investing: investire in aziende che operano secondo principi di massimizzazione dei profitti e danno vita a un impatto ambientale e sociale positivo, concreto e misurabile.
  • Convenzioni internazionali: investire in imprese che aderiscono a norme internazionali, come le convenzioni dell’Onu.
  • Engagement: investire in attività in cui è possibile svolgere un ruolo attivo nelle scelte ambientali, sociali e di governance dell’azienda (Fig.3).



(Fig.3)

La finanza sostenibile, inoltre, si sta rivelando uno strumento utile per contrastare gli impatti socio-economici negativi della crisi, facendo crescere la propria quota di mercato in quasi in tutti i Paesi, anche in Italia, in coerenza con il trend europeo (Fig.4).



(Fig.4)

La crisi innescata dalla pandemia da Covid-19, poi, ha contribuito a focalizzare l’attenzione degli investitori su aspetti della sfera sociale, come la salute e i diritti dei lavoratori, facendo acquisire ai flussi di investimenti sostenibili ulteriore centralità nei mercati finanziari. La pandemia ha, quindi, evidenziato l’interconnessione tra ambiente, salute e responsabilità sociale.

Nell’ottica della finanza sostenibile i mercati finanziari rappresentano il mezzo per indirizzare i capitali verso problemi reali. Dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina lo scenario dei mercati della finanza sostenibile sta cambiando: gli investimenti nella difesa, ritenuti fino a qualche anno fa insostenibili, oggi vengono considerati da alcuni investitori come un modo per sostenere i propri valori.

L’input proposto, in definitiva, è orientato a far riflettere i giovani, attori economici del futuro, sulle potenzialità della finanza sostenibile, quale strumento in grado di contrastare i rischi sociali e di promuovere nuovi modelli di crescita più inclusivi.

Investire capitali in attività capaci di generare profitti economici, ma senza compromettere l’ambiente e le sue risorse naturali, favorisce comportamenti virtuosi e richiede una cultura altruista che abbia a cuore l’interesse del singolo in sintonia con il bene di una società sempre più globalizzata.

Aspetto chiave del cambiamento che la finanza sostenibile può imprimere è la maggiore integrazione della sostenibilità ambientale, sociale e di governance tra i criteri che guidano le scelte strategiche degli investimenti, per contribuire a una ripresa economica più rapida.