Per la docente e autrice Tiziana Tosi gli albi illustrati sono veicolo di contenuti ed emozioni e strumenti da usare nella pratica didattica quotidiana alla Primaria.
Primaria  Esperienze di insegnamento Come insegnante di Italiano e Arte nella Scuola Primaria, da quando ho imparato a conoscere gli albi illustrati ne ho sempre più apprezzato il valore e la forza comunicativa. Nella Primaria l’introduzione degli albi illustrati nella pratica quotidiana è una risorsa educativae didattica che sta guadagnando sempre più attenzione.
Questi libri, che combinano testi semplici ma poetici con immagini ricche di significato, offrono infatti un'esperienza di lettura che coinvolge il bambino su più livelli. Non solo sono strumenti per stimolare la fantasia e l'immaginazione, ma si rivelano anche fondamentali per il supporto alle emozioni e per l'Educazione civica.
Gli albi illustrati non sono solo libri, ma veri e propri veicoli di emozioni e messaggi. Per questo motivo mi piace definirli come una galleria d’arte per i bambini e le bambine. La potenza delle immagini e la loro capacità di sintetizzare concetti complessi con pochi tratti grafici permettono ai più piccoli di comprendere, riflettere e interiorizzare temi importanti.
Quando il testo scritto si integra con l'illustrazione, il bambino non si limita a leggere; vive e percepisce la storia, entra in connessione con i personaggi e i loro vissuti, sviluppando l’empatia. Un discorso a parte meritano i Silent book, libri in cui la narrazione si svolge solo attraverso le immagini. Per questo motivo sono molto inclusivi: permettono a tutti di fruire e di costruire proprie storie e contenuti senza limiti linguistici o di età.
Gli albi illustrati sono uno strumento efficace per affrontare temi legati alle emozioni come la paura per la guerra, per l’arrivo di un fratellino, la rabbia, la gioia, la tristezza per una perdita, ma anche emozioni più complesse come il senso di solitudine o la speranza. Storie che raccontano situazioni quotidiane, o che esplorano mondi fantastici, consentono ai piccoli lettori di confrontarsi con emozioni universali, imparando a riconoscerle e a gestirle.
Prendiamo come esempio I cinque malfatti di Beatrice Alemagna, che attraverso buffi e improbabili personaggi accompagna i bambini e le bambine nell’accettare le diversità e a comprendere il suo valore. Oppure, il tema delle paure si può affrontare attraverso la lettura di Un mostro piccolo piccolo di Valeria Angela Pisi, chiedendo poi di costruire una mappa delle proprie paure e un piccolo mostro di lana come interlocutore.
Dopo la lettura di un albo segue sempre in classe un dibattito sul libro a partire dalle immagini, commentando il testo per condividere pensieri e riflessioni personali. Una didattica realizzata attraverso questo tipo di attività non solo arricchisce il bagaglio emotivo del bambino, ma chiede anche di mettere in campo competenze di lettura, scrittura, analisi di un testo, comprensione e produzione personale. Osservando e lasciandosi ispirare dalle illustrazioni dei libri è inoltre possibile realizzare insieme alla classe elaborati grafici attraverso diverse tecniche pittoriche.
Gli albi illustrati offrono anche un’occasione per affrontare temi legati all'Educazione civica. Attraverso storie che trattano il rispetto, la solidarietà, la diversità e l'importanza delle regole, i bambini sono educati fin dalla tenera età ai principi fondamentali della vita in comunità. Libri come La guerra non racconta favole di Daniela De Marco dà voce in forma di poesia alle paure di un bambino immerso, purtroppo, in un mondo pieno di conflitti e guerre.
Le favole dove sono finite? Le illustrazioni del libro attenuano questa tematica e offrono ai bambini uno spunto visivo per sviluppare un senso di inclusività e rispetto verso l'altro. Leggere un albo illustrato può diventare un momento di riflessione collettiva in classe, in cui i bambini sono invitati a esprimere i propri pensieri e a confrontarsi su argomenti che spaziano dal rispetto reciproco alla cura dell'ambiente, dalla gestione dei conflitti alla valorizzazione delle diversità.
Gli albi illustrati, come abbiamo visto, sono una risorsa didattica potentissima che va ben oltre la lettura di una semplice storia. Sono un ponte tra il mondo dei bambini e quello degli adulti, tra il loro mondo interiore e il mondo sociale che li circonda. Per i docenti rappresentano uno strumento per insegnare non solo a leggere e scrivere, ma anche a vivere, a comprendere, a relazionarsi. In un’epoca in cui l'inclusività e la consapevolezza emotiva sono cruciali, è fondamentale che gli albi illustrati trovino sempre più spazio nelle aule, per preparare bambini e bambine a diventare cittadini consapevoli, empatici e pronti ad affrontare le sfide del futuro.
Ne è un esempio il laboratorio di scrittura e disegno che ho proposto sui personaggi del mio albo Sono così (Il Gatto Verde), che porta a riflettere sulla convivenza e l’empatia. Tutta la storia si sviluppa attorno a una domanda: posso fare ciò che voglio senza preoccuparmi di come stanno le persone attorno a me? La risposta è ovvia ma i bambini vengono accompagnati a scoprirlo attraverso le storie di tanti strani e ironici personaggi.
Prima di leggere ho preparato in anticipo tanti biglietti colorati con nomi di persona o mestieri sulla falsariga dei personaggi presentati nel libro (ballerina, panettiere, postino…) e una serie di aggettivi sia positivi che negativi (allegro, profumato, puzzolente…). Li ho ritagliare e messi in tre cestini o contenitori differenti.
Dopo la lettura del libro, ho chiesto agli alunni di scambiarsi di opinioni e di impressioni sui personaggi della storia e sul loro comportamento e di seguire la suggestione del libro, in cui i personaggi sono creati combinando di un nome e di un aggettivo. Ogni bambino ha quindi pescato un nome e un aggettivo. Dalla combinazione casuale di questi biglietti nascono interessanti stimoli per creare personaggi buffi, divertente ma anche riflessivi. Il pescatore profumato, il calciatore molle, il pizzaiolo matto…
Come approfondimento della lingua italiana, bambini hanno poi realizzato un testo descrittivo del personaggio inventato; in alternativa, si può chiedere loro di creare una storia che lo vede protagonista. In Arte e Tecnologia, infine, ho proposto di disegnare il personaggio e poi di costruirlo con materiale di recupero, in un’ottica di riciclo creativo. Al termine dell’attività si possono condividere tutti i personaggi creati dal gruppo e continuare la conversazione legata all’identità, al rispetto e all’empatia, tematiche trattate dal libro.