Dire, fare, insegnare
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Un esercizio per applicare il modello valenziale

In questo articolo Daniela Moscato ci guida, passo dopo passo, mentre applichiamo il modello valenziale all'analisi di una frase.

Metodologie 
28 settembre 2023 di: Daniela Moscato
copertina

Il modello valenziale è collegato ai progressi delle scienze linguistiche, ai meccanismi che la nostra mente usa per elaborare la frase (comprovati dalla ricerca neuroscientifica) e ai naturali processi di apprendimento.

Applicare il modello valenziale all'analisi di una frase rende il processo meno astratto e più intuitivo. Per confrontare la prassi usuale e il modello valenziale, analizziamo la frase "Mercoledì Daniela ha regalato un libro di poesie a Silvia per il compleanno".

Applicare l'analisi usuale

  • Dividiamo la frase in sintagmi:

Mercoledì/ Daniela/ ha regalato/ un libro/ di poesie/ a Silvia/ per il compleanno.

  • cerchiamo il soggetto, cioè chi fa qualcosa o la subisce:

Mercoledì/ Daniela/ ha regalato/ un libro/ di poesie/ a Silvia/ per il compleanno.

  • cerchiamo il verbo, cioè la parola che dice che cosa fa, o subisce, il soggetto:

Mercoledì/ Daniela/ ha regalato/ un libro/ di poesie/ a Silvia/ per il compleanno.

  • ci chiediamo: che cosa ha regalato Daniela? Lo chiamiamo complemento oggetto:

Mercoledì/ Daniela/ ha regalato/ un libro/ di poesie/ a Silvia/ per il compleanno.

  • ci chiediamo: a chi ha regalato il libro? Lo chiamiamo complemento di termine

Mercoledì/ Daniela/ ha regalato/ un libro/ di poesie/ a Silvia/ per il compleanno.

  • vediamo che ci sono altri sintagmi. Per ognuno ci chiediamo: che informazione ci dà? A quale domanda risponde? E diamo a ognuno una denominazione:

  1. Mercoledì risponde alla domanda "quando?" = complemento di tempo
  2. di poesie risponde alla domanda "di che cosa?" = complemento di specificazione, ma anche alla domanda "di quale argomento?" = complemento di argomento
  3. per il compleanno risponde alle domande "per quale motivo? Per quale scopo?" = complemento di scopo.

Quindi abbiamo lavorato esclusivamente sulla frase lineare; abbiamo denominato i vari sintagmi che, a parte soggetto e verbo, sono considerati tutti equivalenti; abbiamo avuto incertezza nel definire un complemento perché interpretabile in più modi.

Non abbiamo poi considerato l'eventualità molto frequente che il soggetto sia erroneamente individuato nel sintagma "mercoledì", perché collocato a inizio frase.

Se richiesto, indichiamo "Daniela ha regalato" come frase minima, denominandola anche coppia minima formata da soggetto e predicato, dove il predicato è coincidente esclusivamente con il verbo, come da analisi tradizionale.

Ma come in

La mamma ha comprato.

Il bambino rincorre.

Il professore ha consegnato.

…non si tratta di frasi minime, non sono neppure frasi, sono sequenze agrammaticali, non hanno significato compiuto.

Applicare il modello valenziale

Vediamo, passo dopo passo, come analizzare la stessa frase adottando il modello valenziale:

  • leggo la frase lineare
  • la divido in sintagmi
  • individuo il verbo: "ha regalato"
  • disegno un cerchio rosso e dentro al cerchio scrivo il verbo
  • penso al significato del verbo (nella forma infinito: regalare)
  • mi chiedo: "Di quanti argomenti ha bisogno questo verbo per esprimere il suo significato?”
  • rispondo: "il verbo regalare ha bisogno di chi regala, che cosa viene regalato, a chi viene regalato"
  • disegno, per ogni argomento necessario al verbo, una linea rossa che parte dal cerchio rosso e alla sua estremità traccio un cerchio azzurro
  • cerco uno alla volta nella frase lineare i sintagmi che corrispondono agli argomenti richiesti dal verbo. Sono: "Daniela", "un libro", "a Silvia"
  • uno alla volta li scrivo in ogni cerchio azzurro
  • se il sintagma è preposizionale, colloco la preposizione sulla linea di valenza con un pallino nero per evidenziare che l’argomento è indiretto
  • disegno un ovale rosso (tratteggiato perché ci sono altri sintagmi da collocare) intorno al verbo e ai suoi argomenti, per chiudere la frase nucleare

  • osservo che ci sono ancora sintagmi da prendere in considerazione
  • ne osservo uno alla volta: "di poesie". Mi chiedo: dà un'informazione su un elemento del nucleo? Sì sull’argomento: "un libro"
  • allora lo colloco nella zona dei circostanti. Lo scrivo all'interno di un cerchio dello stesso colore dell'elemento al quale si riferisce e lo collego a esso con una linea
  • poi traccio un ovale nero per chiudere l'area

  • osservo gli altri sintagmi da prendere in considerazione
  • passo al sintagma "mercoledì". Mi chiedo: dà un'informazione su un elemento del nucleo? No
  • mi chiedo: dà un'informazione su tutta la frase? Sì, dice quando accade ciò che il nucleo racconta
  • allora lo colloco nella zona delle espansioni. Lo scrivo all'interno di un cerchio giallo (l'esattezza della mia scelta è provata da questo: se si tratta di un'espansione la posso spostare nella frase lineare dove preferisco senza alterare la frase. Se non posso farlo, vuol dire che è un circostante)
  • chiudo quest'ultima area tracciando un ovale arancione
  • passo all'ultimo sintagma da considerare: "per il compleanno"
  • mi chiedo: dà informazioni su un elemento del nucleo? No
  • mi chiedo: dà informazioni su tutta la frase? Sì, dice per quale circostanza accade ciò che il nucleo racconta
  • allora lo scrivo in un cerchio giallo che colloco nella zona delle espansioni

  • controllo il mio lavoro: verifico che tutti i sintagmi abbiano avuto una collocazione nella zona adeguata.

Naturalmente, si arriva all'analisi di una frase di questo tipo solo dopo un percorso di conquista dei concetti fondamentali del modello.Ecco, in sintesi, le novità apportate dal modello valenziale, in coerenza con i princìpi attuali delle scienze linguistiche:

  • il verbo è il motore della frase;
  • in base alle sue valenze, forma il nucleo della frase con gli argomenti che le saturano per poter esprimere il suo significato;
  • la frase minima nucleare è costituita dal verbo e dai suoi argomenti (da 0 a 4), cioè dal nucleo;
  • il predicato è formato dal verbo e dai suoi argomenti, escluso il soggetto, perché insieme "predicano" qualcosa che riguarda il soggetto. Ecco perché nel grafico radiale gli argomenti diversi dal soggetto, se presenti, sono collocati a destra del verbo: per evidenziare con facilità la funzione di predicato svolta con il verbo (questo gruppo di elementi verrà compreso in un anello grigio se si vorrà evidenziare la funzione di predicato);
  • circostanti ed espansioni sono collocati all'esterno del nucleo in due zone diverse. Vengono così ben distinti gli elementi "obbligatori" richiesti dal verbo, cioè gli argomenti (elementi che gli sono necessari, indispensabili e sufficienti per esprimere il suo significato), da quelli "facoltativi", cioè circostanti ed espansioni, che non sono indispensabili, ma che arricchiscono di informazioni gli elementi del nucleo (i circostanti) o tutta la frase (le espansioni);
  • la frase singola, cioè formata attorno a un solo verbo, è costituita da tre aree concentriche: nucleo, circostanti, espansioni.
  • I GRS consentono di rappresentare la struttura della frase, la rendono concreta, osservabile, manipolabile.

Ecco che con il modello valenziale si evidenziano con facilità la struttura della frase, i ruoli dei vari elementi e le relazioni che intercorrono tra loro.

Tutto questo faciliterà successivamente la comprensione di come funzionano i testi e il sistema-lingua in generale, con ricadute positive sulle capacità di produzione e fruizione di testi di vario tipo per la vita scolastica, familiare, sociale e lavorativa.

Immagini: © Freepik, Unsplash