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Un laboratorio di geografia per esplorare il pianeta con Google Earth

L'insegnante Marcello Meinero propone un'alternativa interessante alla classica lezione di geografia: un laboratorio di esplorazione creato con gli strumenti di Google Earth.

Secondaria  Esperienze di insegnamento 
25 maggio 2023 di: Marcello Meinero
copertina

Google da tempo è un ottimo alleato dell’insegnante di geografia. La casa di Mountain View ha elaborato negli anni diversi strumenti per costruire mappe interattive: dal prototipico Tour Builder (poi diventato Tour Creator) per arrivare ad Expeditions (Esplorazioni).

Poco tempo fa, Google ha deciso di disattivare gran parte delle sue app per farle confluire in Google Earth, che oggi è il più potente e creativo strumento che si possa utilizzare nella didattica della geografia.

In questo articolo mostrerò come sia possibile costruire un laboratorio a partire dal Creation Tool di Google Earth. Prima di tutto occorre raggiungere il sito dedicato: https://earth.google.com/web/

Sulla colonna di sinistra sono riportate le funzioni principali:

  • il menù (rappresentato dalle 3 lineette);
  • la ricerca manuale di un luogo (indicato con una lente);
  • il vojager (rappresentato da un timone: permette di accedere a un fantastico repository con giochi e lezioni già pronte molto curiose e interessanti);
  • il dado (sceglie un luogo a caso sul pianeta: è utile per cominciare una lezione a sorpresa);
  • i progetti (rappresentati da un segnalino);
  • l’icona dei livelli (per selezionare la visualizzazione del pianeta che torna più utile).

Una proposta operativa

Clicchiamo sull’icona dei progetti, quindi su “nuovo progetto”.

Ci si presentano diverse opzioni. L’ideale è “Crea progetto su Google Drive”, che ci permetterà di caricare in un luogo facilmente reperibile il nostro lavoro, il quale a sua volta si salverà automaticamente dopo ogni modifica, salvaguardandolo dalla distrazione tipica dei nostri studenti.

Occorre quindi dare un nome al progetto e condividerlo con gli studenti. Per farlo basta cliccare sull’icona raffigurante un omino. Si aprirà dunque una finestra (estremamente familiare per le scuole che hanno sottoscritto il Google Workspace for Education) che ci consentirà di invitare i nostri alunni e le nostre alunne come “editor”.

Siccome molti fanno pasticci con il proprio account scolastico (accedendo spesso da tablet o smartphone senza possedere la relativa app che permetterebbe di modificare i progetti), trovo che sia ideale settare l’Accesso Generale in modalità editor per “chiunque abbia il link”. Seguendo il link i nostri alunni potranno lavorare liberamente sul progetto.

Uso spesso Google Earth per creare approfondimenti sui luoghi che stiamo studiando: ultimamente con questo strumento stiamo ripassando le regioni in prima media, esplorando le nazioni europee in seconda e alcuni stati extraeuropei in terza.

Assegno regole precise per la compilazione delle singole schede, di modo che gli alunni sappiano sempre che cosa devono fare. Ecco quali caratteristiche doveva avere la scheda per il lavoro assegnato in terza sui “Luoghi simbolo degli Stati Uniti”:

  • contenere nella descrizione i seguenti elementi: una presentazione generale del luogo (che cos'è, come è nato o si è formato e perché è così importante), seguita da tre approfondimenti brevi (di circa cinque righe ciascuno) su tre elementi (se è una città, tre luoghi da visitare, altrimenti tre curiosità/particolari/elementi interessanti). Proprio perché gli approfondimenti devono essere brevi, vanno selezionati con attenzione e sintetizzati con cura, evitando di copiare e incollare da Wikipedia.

  • contenere quattro foto: una generale che mostri l'elemento nella sua interezza; le altre tre che esemplifichino ciascuna uno dei tre approfondimenti individuati.

A prima vista potrebbe sembrare un compito banale, ma va ricordato come i nostri studenti stiano perdendo familiarità con il pensiero procedurale. Questo tipo di attività li invita a concentrarsi su passaggi precisi, a selezionare con attenzione le informazioni e a sintetizzarle in un’immagine.

Ecco il risultato finale dell’esercitazione sugli Stati Uniti: https://earth.google.com/earth/d/1RwRIrJI5aI-jkfbqf8elJRI3q41ErK-g?usp=sharing