Dire, fare, insegnare
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Verso una genitorialità competente

Eleonora Piazza e David Chiti ci raccontano il progetto "Sportello Pedagogico per una genitorialità competente", una collaborazione portata avanti da ANPE (Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani) e Noi Siena.

Problematiche scolastiche 
09 marzo 2020 di: Eleonora Piazza, David Chiti
copertina

La nostra società è in continuo cambiamento e, come afferma Zygmunt Bauman, è presente un individualismo sregolato che mette in secondo piano la relazione di condivisione comunitaria. In questa società liquida, in cui le persone devono sempre più adeguarsi al continuo cambiamento a livello locale, nazionale e internazionale si è dissipata la percezione olistica del soggetto in quanto tale. Nell’ottica di poter recuperare una dimensione più collettiva e pedagogicamente comunitaria è necessario, soprattutto per i nostri bambini e ragazzi, cercare di dissolvere questa liquidità baumaniana ed individuare una modalità più democratica, «popolare» come sostiene Paulo Freire

Le competenze pedagogiche dell’adulto, che siano individuabili nelle figure genitoriali o negli educatori, hanno un valore che secondo il pedagogista brasiliano esigono «un alto livello di responsabilità etica» in quanto si ha a che «fare con persone […] e non con cose». Risulta quindi importante riappropriarci della dimensione comunitaria, “popolare” e del prendersi cura che prevede da parte dell’adulto l’allenamento a “uscire dal Se’” come un primo vero movimento per una relazione che sia autenticamente educativa.

I nostri bambini e ragazzi hanno bisogno di guide adulte accoglienti, affidabili, comprensibili, che siano capaci di condurre un rapporto dialogico e di figure genitoriali consapevoli e competenti, che sappiano entrare in una relazione empatica, intesa pedagogicamente come accettazione e responsabilità verso l’altro. Tutto ciò è possibile, come afferma Freire, attivando un approccio improntato sul dialogo educativo, che si esplica nella dimensione relazionale della condivisione, nella parola come strumento pedagogico. 

Partendo da questi presupposti, è nato il progetto Sportello Pedagogico per una genitorialità competente, come attivatore di un processo di associazionismo e di relazioni orizzontalicon l’obiettivo di andare oltre l’individualismo: osservare, analizzare e rispondere concretamente ai bisogni educativi della comunità.

La collaborazione portata avanti dalle due associazioni ANPE (Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani) e Noi Siena, competenti in ambito pedagogico e sociale, ha permesso di agire nella comunità locale, per far emergere i bisogni e sperimentare risposte protese a costruire dal basso un modello di dialogo ed alfabetizzazione educativa adatta alle famiglie e ai minori.

Partendo da un’attenta lettura critica e dallo studio della realtà toscana si è arrivati a creare un sistema pedagogico integrato a livello territoriale che faccia da ponte tra la dimensione familiare, scolastica ed associazionistica, con la specificità di mettere in atto un processo di cooperazione sinergica.Il modello pedagogico proposto mette al centro la persona, in particolare le figure genitoriali ed i figli con l’obiettivo di suscitare riflessioni e possibilità di mettersi in gioco, oltre a rispondere ai bisogni dei nostri ragazzi essendo loro al centro del processo formativo.Per sostenere i bambini e i ragazzi nel loro percorso di crescita, in contesti educativi formali, informali e non formali, è importante che l’esperienza pedagogica della famiglia entri in relazione con quella che si svolge fuori dal contesto domestico, creando un percorso di continuità tra famiglia, scuola e territorio.

Pertanto sono nati lo Sportello Pedagogico di sostegno alla genitorialità competente e l’organizzazione di seminari pedagogici - coordinati e diretti dalla figura del pedagogista - all’interno di due Istituti Comprensivi Mattioli di Siena e Poggibonsi 2, della provincia di Siena.

Per l’intero anno scolastico sono previste le partecipazioni attive dei dirigenti, prof. Federico Frati (IC Mattioli) e Prof.ssa Natalia Vitale (IC Poggibonsi 2), degli insegnanti, dei genitori e degli alunni, attingendo alle risorse e alle responsabilità educative di ciascuno.L’obiettivo dello Sportello Pedagogico, che attualmente è presente nelle scuole materne, primarie e secondarie di primo grado, è quello di attivare un processo partecipato con l’istituzione scolastica per sostenere, accrescere e rafforzare le competenze genitoriali, fornire a quest’ultimi gli strumenti di aiuto per l’accompagnamento dei figli nella loro crescita.

Lo Sportello Pedagogico in particolare prevede le seguenti azioni:

la consulenza per l’infanzia come supporto per attivare

  • una efficace relazione comunicativa adulto-bambino;
  • il sostegno alla genitorialità al fine di promuovere un armonico sviluppo dei figli;
  • il miglioramento della qualità delle relazioni;
  • la gestione delle eventuali difficoltà nelle varie aree evolutive.

la consulenza per la pre-adolescenza e adolescenza:

  • messa a disposizione per i genitori e gli insegnanti di strumenti per riconoscere e prevenire segnali comportamentali e situazioni di disagio relazionale;
  • superare possibili situazioni di rischio di abbandono scolastico;
  • metodologie e strumenti pedagogico-educativi per l’organizzazione dello studio e la didattica al fine di superare le difficoltà di apprendimento;
  • percorsi di orientamento per i ragazzi, mirati all’individuazione e valorizzazione delle motivazioni, delle attitudini e degli interessi dei minori utili a favorire la capacità di scelte autonome.

la consulenza e supporto per attivare un’alleanza educativa tra gli insegnanti e i genitori al fine di favorire una buona relazione per il benessere dei figli-alunni.

Sulla base dei bisogni e delle necessità che emergono dallo Sportello Pedagogico vengono organizzati specifici seminari a tema per approfondire e analizzare i bisogni e i problemi educativi al fine di socializzare il proprio essere genitori, insegnanti e figli, confrontandosi e condividendo ansie, paure, aspettative oltre alle metodologie e agli strumenti pedagogico-educativi utili ad attivare e rafforzare una genitorialità competente.

I seminari pedagogici, condotti da specialisti ANPE, utilizzano la metodologia partecipativa e come strumenti focus group con il coinvolgimento degli insegnati e dei genitori, attivando una discussione sull’argomento trattato per la realizzazione di un efficace progetto educativo per i figli/alunni.

Ad oggi, possiamo affermare, che il progetto ha attivato quella condivisione educativa tra la scuola e la famiglia indissolubile e imprescindibile per accrescere la consapevolezza dell’“essere genitori”.Lo scopo della collaborazione tra Noi Siena e ANPE sta ottenendo ottimi risultati sia in ambito educativo, formale e non formale. La metodologia di rete che vede impegnati i soggetti istituzionali e non si sta concretizzando e sta dando i suoi frutti.

Bibliografia

  • Freire P., La pedagogia degli oppressi , EGA Editore, Torino, 2002 
  • Bauman, Z., Modernità liquida, Roma-Bari, GLF editori Laterza, 2010
  • Boffo A., La cura in pedagogia, Ed. Clueb, Bologna, 2006
  • Buber M., Novecento filosofico e scientifico, Marzorati, Milano, 1991 
  • Catarsi E. (a cura di), Essere genitori oggi, Edizioni Del Cerro, Pisa, 2003
  • Piazza E., Implementacion de un sistema de acciones socio-culturales integradoras, in Metodologias y buenas practicas para el desarollo local material e inmaterial - compiladores: Orefice P., Del Gobbo G., Presmanes R.G., Benelli C., Ed. Via Laura, Firenze, 2011