Con Stefania Cenci scopriremo le tante possibilità di apprendimento realizzabili attraverso l’approccio dell’outdoor education alla Scuola dell’Infanzia.
Metodologie  Infanzia L’outdoor education è un approccio didattico che consente di sviluppare molteplici capacità e abilità nei bambini e nelle bambine, tra le quali la curiosità verso il mondo circostante, l’osservazione attenta degli elementi e dei fenomeni naturali, le abilità motorie e il livello di autonomia. Esso permette alla scuola di “uscire” dalle pareti e di aprirsi verso l’esterno.
Ma quali sono i fattori che giocano un ruolo fondamentale nella progettazione e nell’attuazione di una scuola in outdoor education?
L’organizzazione degli spazi esterni e interni è fondamentale. Questi vanno concepiti in modo che favoriscano il fluire tra “dentro” e “fuori” e che promuovano atteggiamenti in linea con le tematiche legate alla sostenibilità ambientale poiché l’outdoor education prevede implicitamente che si presti massima attenzione alla cura dell’ambiente. Lo spazio esterno deve garantire ai bambini e alle bambine molteplici possibilità di apprendere dalla natura in modo spontaneo, quindi è necessario organizzarlo in modo tale che possa essere fruibile in autonomia. Si possono quindi prevedere diverse zone, tutte a misura di bambini e bambine, come, per esempio: l’angolo dell’orto, una zona alberata con delle casette per gli uccelli, un’area per scavare, dei percorsi motori sicuri realizzati combinando materiali naturali e di recupero, dei nascondigli come casette di legno o tende di canne di bambù o di stoffa.
Inoltre, la possibilità di uscire nello spazio esterno deve essere libera, per questo motivo è importante che in una zona interna ci sia tutto il necessario per le attività che si svolgono all’esterno: stivali, impermeabili, cassette e scaffali per raccogliere materiali naturali, secchielli, palette, lenti d’ingrandimento, barattoli ecc. È inoltre preferibile che le aule abbiano colori e materiali naturali, e che ci siano piante adeguate. L’outdoor education non è quindi solo un “momento” della giornata scolastica che si trascorre in giardino, ma è un modo di vivere la scuola, nel quale cura della natura e libertà diventano le parole chiave.
Oltre agli spazi, anche la scelta dei materiali con i quali lavorare è davvero molto importante. L’approccio outdoor predilige materiali naturali, ovvero quegli stessi materiali che i bambini e le bambine possono trovare nelle loro scoperte all’aperto: rametti, sassi, gusci di chiocciole, foglie secche, terra ecc. Questi hanno un grande valore nel processo di apprendimento per molteplici motivi, infatti consentono di:
Oltre ai materiali naturali tout court, è possibile prevedere l’utilizzo di materiali non naturali purché di recupero, lavorando anche in una dimensione ecologica. Questi oggetti, considerati oramai da gettare, possono essere proposti per essere usati in modo diverso dal loro impiego originale: una ruota di gomma può diventare una fioriera o l’ostacolo di un percorso, una casetta della frutta può essere trasformata in un portaoggetti o in un trenino.
In quest’ottica, un altro fattore essenziale su cui riflettere è quale ruolo l’insegnante dovrebbe assumere in un approccio in outdoor. Come emerso, è necessario che l’insegnante presti molta attenzione nel creare le condizioni necessarie affinché ci siano spazi ben progettati e che i materiali utilizzati siano coerenti al percorso proposto. Il suo ruolo è quello di un “regista”, di un “osservatore” attento alle dinamiche relazionali che vanno via via instaurandosi tra bambini, e tra essi e il mondo esterno. L’insegnante non è al centro della scena, lo sono i bambini, le bambine e le loro intuizioni. Questo è un criterio che si basa sulla scelta di favorire una linea pedagogica debole, dove la ricchezza dell’apprendimento non nasce da una programmazione forte e da una direzione rigida dell’insegnante, ma dall’autonomia garantita ai bambini e alle bambine e dalla libertà che viene offerta loro di scoprire e di scoprirsi.
In questo articolo abbiamo toccato brevemente solo alcuni punti salienti di questo interessante approccio didattico. La Guida didattica per l’insegnante Tutto è possibile! pubblicata da Il Capitello, è uno strumento utile per approfondire le linee pedagogiche e le indicazioni operative, e per scoprire attività ed esperienze concrete attuate nella Scuola dell’Infanzia.