Nella nuova puntata del podcast di Dire, fare, insegnare dedicato all’Educazione civica, il giornalista e divulgatore scientifico Gianluca Dotti spiega ai ragazzi come funziona la tutela della nostra privacy online.
Metodologie  Secondaria Nelle conversazioni che teniamo ogni giorno su dispositivi connessi alla rete, è importante essere consapevoli che non esiste la privacy assoluta, né la possibilità di eliminare definitivamente i contenuti che condividiamo, nonostante le funzioni e le opzioni offerte dalle applicazioni di messaggistica.
Per questo abbiamo chiesto a Gianluca Dotti, giornalista e divulgatore che si occupa di tecnologia e di educazione digitale, di approfondire il tema della privacy online e dei comportamenti corretti da tenere sui social media in questa seconda puntata di “Agorà”, la rubrica podcast in collaborazione con Fondazione Euducation che si rivolge agli studenti della secondaria di II grado.
Lo spunto per parlare di “Whatsapp e sexting” viene dalla notizia di un documento trapelato dagli archivi dell’FBI, che ha rivelato che le autorità statunitensi possono accedere alle informazioni scambiate su Whatsapp. La crittografia end-to-end che protegge le nostre conversazioni non sarebbe allora un sistema di tutela del tutto affidabile.
Questo vuol dire che il miglior modo per mantenere il controllo su quello che condividiamo come utenti è autofiltrare i contenuti che inviamo e fare attenzione a chi decidiamo di affidare le nostre informazioni personali. Non solo password, indirizzi e dati sensibili, ma anche immagini intime: il fenomeno di sexting e nudes è infatti sempre più diffuso tra i ragazzi, che rischiano così di esporsi a un uso non autorizzato e ricattatorio di questi messaggi, il cosiddetto revenge porn.
Come funziona Agorà
Puntata 2 - Whatsapp e sexting. Una lezione di educazione digitale per un uso corretto dei social media