Milena Locati, docente di Lettere nella scuola secondaria di primo grado, ha condiviso con Dire, Fare, Insegnare alcune attività da portare in classe per favorire il benessere degli studenti e promuovere l’empatia e il rispetto del prossimo.
Gestione della classe  Grandi insegnanti Secondo Milena Locati, docente di Lettere nella scuola secondaria di primo grado, il percorso di crescita di ciascuno è un processo dinamico che si innesta sui rapporti interpersonali con adulti e coetanei. I ragazzi, pur desiderando di entrare in relazione con i compagni, possono incappare in piccole difficoltà, soprattutto adesso, dopo un lungo periodo di relazioni intrattenute a distanza. I piccoli litigi e gli immancabili conflitti non devono però intimorire, poiché possono rappresentare un'occasione per lo sviluppo dell'identità e della capacità di autoregolazione.
La classe è un microcosmo unico, dotato di dinamiche proprie che vanno sempre tenute in debito conto. Possiamo paragonare la classe a un vero e proprio ecosistema, il cui equilibrio debba essere salvaguardato mediante specifiche cure e alcune dovute attenzioni. Ogni docente, dunque, è chiamato a farsi promotore dell'equilibrio dell'ecosistema- classe, offrendo ai ragazzi uno spazio e un tempo adeguato per affrontare i piccoli conflitti e promuovere una riflessione collettiva al riguado.
“Abbi cura di noi: io, tu…noi” è un percorso pensato proprio per favorire il mantenimento di un clima di benessere all’interno della classe. Si compone di diverse attività e proposte volte a valorizzare l’occasione, che ogni conflitto porta con sé, di guardare la realtà da punti di vista differenti. L’“ io” e il “tu” non sono espressione di esigenze inconciliabili, ma nuove possibilità di incontro che si esprimono nel “noi”: dopo un litigio è possibile ricominciare solo insieme.
La prima attività da fare con gli studenti, intitolata "io, tu, noi", consiste in un brainstorming di classe su questi tre pronomi. È possibile che l'io e il tu trovino la loro dimensione più profonda nel noi? Come? La classe si caratterizza come un noi? Quale contributo posso dare io alla vita di classe? Quale parole, gesti, atteggiamenti dei compagni mi permettono di stare bene in classe? E quali invece no?
La seconda attività fa leva sul vissuto personale, perché invita ogni alunno a mettersi in relazione sincera con i compagni: ognuno provi a raccontare di quella volta in cui si è sentito accolto…e di quell'altra volta in cui invece si è sentito a disagio. Condividendo in un momento di circle time le esperienze, i ragazzi potranno scoprire il bisogno comune di essere voluti bene, compresi e incoraggiati, valorizzati e spronati.
A seguire, dunque si potrà dunque proporre alla classe l'attività "Abbi cura di lui". Ogni lunedì, in classe, si procederà a sorteggiare un bigliettino (da tenere segreto) con il nome del compagno a cui dedicarsi con particolare attenzione e gentilezza durante il corso della settimana, al termine della quale ognuno proverà ad indovinare il nome del compagno che si è preso cura di lui. Questa pratica vuole orientare l'attenzione reciproca fra compagni e mira ad incoraggiare gesti accoglienti.
Infine un’attività che invita ad assumere un atteggiamento incline alla bellezza e alla bontà. Come sviluppare questa attenzione a ciò che di bello e di buono accade attorno a noi, mentre troppo spesso si è pronti a rilevare ciò che non funziona o che non ci soddisfa? La proposta consiste in un giornale murale intitolato " Good news" su cui appuntare ciò che di bello accade nella nostra quotidianità a scuola. Ogni alunno potrà scrivere utilizzando dei post-it le esperienze di bellezza e di positività che vive durante la mattinata scolastica. Anche la capacità di rilevare il bello e di intercettare il bene può così essere educata per favorire lo star bene insieme in classe.