Gianni Rodari, con i suoi libri, ha insegnato ad adulti e bambini l'importanza della fantasia e ancora oggi è un riferimento fondamentale per insegnanti e pedagogisti.
Grandi insegnanti Gianni Rodari nasce nel 1920 a Omegna, in Piemonte. Dopo aver conseguito il diploma magistrale, per alcuni anni fa l’insegnante ma, al termine della Seconda guerra mondiale, decide di intraprendere la carriera giornalistica. Scrive per Paese Sera, per L’Unità – dove cura la rubrica La domenica dei piccoli – e fonda Pioniere, un giornale per ragazzi.
A partire dagli anni Cinquanta inizia la sua attività di scrittore per l’infanzia: Il libro delle filastrocche è del ‘51, Il romanzo di Cipollino del ’52. Altre sue opere indimenticabili, che hanno rivoluzionato la letteratura per ragazzi, sono Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono e C’era due volte il barone Lamberto.
I suoi libri hanno fin da subito un enorme successo: vengono tradotti in diverse lingue straniere e – nel 1970 – Rodari vince il premio Hans Christian Andersen, uno dei riconoscimenti più importanti per la letteratura per l’infanzia.
L’unico volume di Rodari che ha un contenuto teorico è Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie. Il testo nasce dagli appunti raccolti dall’autore durante una serie di conferenze e incontri con insegnanti, bibliotecari, genitori e studenti nelle scuole italiane.
Rodari con la Grammatica della fantasia vuole ridare spazio all’immaginazione nella vita delle persone. Come spiega nella quarta di copertina della prima edizione, infatti:
«Quello che io sto facendo è di ricercare le "costanti" dei meccanismi fantastici, le leggi non ancora approfondite dell'invenzione, per renderne l'uso accessibile a tutti. Insisto nel dire che, sebbene il Romanticismo l'abbia circondato di mistero e gli abbia creato attorno una specie di culto, il processo creativo è insito nella natura umana ed è quindi, con tutto quel che ne consegue di felicità di esprimersi e di giocare con la fantasia, alla portata di tutti.»
Grammatica della fantasia diventa fin da subito un punto di riferimento e una miniera di spunti per insegnanti, pedagogisti e per chi si occupa di letteratura per l’infanzia. Il nono capitolo del libro, per esempio, è interamente dedicato all’errore creativo: secondo Rodari le potenzialità creative e pedagogico-didattiche degli errori sono infatti tantissime.
Nel 2020 si festeggerà il centenario della nascita di Gianni Rodari: Dire, fare, insegnare ne ha parlato qui.