Dire, fare, insegnare
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Il gioco della partita doppia

Mauro Distefano ha condiviso con noi una proposta di gioco didattico sulla partita doppia, pensato per semplificare lo studio dell'argomento per gli studenti.

Secondaria  Grandi insegnanti 
24 ottobre 2022 di: Mauro Distefano
copertina

In apertura del mio libro Partita doppia...un gioco da ragazzi (2022), ho introdotto così l’argomento trattato: “Ciò che mi ha spinto a scrivere questo manuale è per prima cosa la passione che, fin da ragazzo, ho avuto per la ragioneria e in particolare per la partita doppia, che ho sempre considerato come un gioco, una sorta di Monopoly in cui si succedono acquisti, vendite, pagamenti e incassi, con tanto di imprevisti e probabilità.”

Con la giusta ispirazione sono ora riuscito a creare e proporre un gioco vero e proprio su questo tema, alternativo e nello stesso tempo complementare alla didattica in uso nelle scuole. L’approccio ludico svolge un ruolo fondamentale per l’apprendimento di una materia che tendenzialmente può rivelarsi spinosa. Il gioco è infatti un ottimo amico per imparare a svolgere gli esercizi di ragioneria, sia da soli che in compagnia di altri studenti, e offre l’opportunità di confrontarsi e capire meglio le soluzioni presenti sul manuale.

Il “gioco della partita doppia” si presta benissimo all’utilizzo in classe, proprio perché permette una modalità di studio dei contenuti che risulta particolarmente coinvolgente e motivante per gli studenti. Dipende poi anche dall’approccio del docente: se si resta troppo ancorati ai libri di testo tradizionali, in particolare per quanto riguarda la classificazione dei conti secondo la natura e la conseguente analisi dei fatti amministrativi, si rischia di non cogliere le potenzialità offerte da un gioco che si pone di semplificare l’apprendimento della materia. Se invece ci si dimostra aperti all’innovazione didattica e metodologica, si può valutare la nuova proposta che fa leva, in particolare, su un criterio oggettivo come la destinazione dei conti nella situazione contabile finale.

Questo gioco, infine, rappresenta il frutto di cinquant’anni di esperienze, sia in veste di discente che in quella di docente, maturate in più ambiti, a cominciare da quello della scuola, per proseguire con quello della professione e in particolare nel campo della formazione.

Le regole del gioco

Prima di iniziare ad utilizzare il gioco come strumento per svolgere gli esercizi, risulta fondamentale una messa a fuoco su questi quattro pilastri della materia: Attività; Passività; Parti ideali di Patrimonio Netto (negative e positive); Componenti di Reddito (negativi e positivi).

Le fasi del gioco sono quindi costituite da:

  1. individuazione dei conti;
  2. localizzazione della loro destinazione;
  3. interpretazione del fatto di gestione;
  4. verifica dell’ipotesi formulata.

I componenti che servono per costruire un prototipo del gioco sono i seguenti:

  • n. 58 carte “Conti Patrimoniali”;
  • n. 51 carte “Conti Economici”;
  • n. 25 carte “Scritture di Esercizio”;
  • n. 31 carte “Scritture di Chiusura”;
  • n. 19 carte “Scritture di Riapertura”;
  • tabellone di supporto, dove nella parte superiore verranno posizionate le carte e verrà svolta la prima delle quattro fasi (individuazione dei conti interessati al fatto di gestione, tramite prelievo dalle carte “Conti”). La parte inferiore sarà utilizzata per annotare le scritture sul libro giornale e aggiornare il libro mastro (solamente dopo aver svolto le successive tre fasi sul tabellone operativo);
  • tabellone operativo, dove verranno svolte le fasi di: localizzazione della destinazione dei conti sulla Situazione Contabile Finale; interpretazione del fatto di gestione, tramite la compilazione di apposite caselle situate in corrispondenza delle carte prelevate; verifica dell’ipotesi formulata, tramite il controllo dei totali posti in fondo al tabellone;
  • pennarello cancellabile (per riutilizzare i tabelloni) e foglio delle istruzioni;
  • il manuale Partita doppia...un gioco da ragazzi.

Il “gioco della partita doppia” può quindi essere proposto a:

  • studenti di terza media, che possono farsi un’idea circa l’economia aziendale in vista della scelta della scuola superiore;
  • studenti del biennio degli ITE, che con questa preparazione potranno affrontare meglio il triennio (dove l’economia aziendale passa dalle due alle sei ore settimanali nel terzo anno, alle sette nel quarto e alle otto nel quinto);
  • studenti del LES, anche loro alle prese con lo studio di Diritto ed Economia;
  • studenti di tutti gli altri istituti superiori, compresi i licei, per effettuare una scelta più consapevole della facoltà universitaria;
  • studenti universitari iscritti al primo anno di Economia, magari provenienti dai licei e quindi completamente digiuni in materia.

Infine il gioco è indicato anche per studenti con problemi di apprendimento, e può del resto essere utile per tutti coloro che non conoscono la partita doppia e sono interessati a scoprirla, come adulti e studenti lavoratori in genere.