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L’équipe formativa territoriale della Toscana. Una dinamica e poliedrica realtà operativa oltre la DAD

I cinque docenti membri dell’équipe formativa della regione Toscana hanno condiviso con noi il loro contributo su questa esperienza didattica e formativa, raccontando l’impatto del Covid e della DAD sulla scuola e le potenzialità del digitale.

Esperienze di insegnamento  Grandi insegnanti 
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L’emergenza digitale che dallo scorso anno ha travolto la scuola italiana ha potuto contare anche sul prezioso contributo di nuove figure professionali, introdotte solo da pochi mesi nel panorama scolastico italiano: i membri delle Équipe Formative Territoriali (EFT). Nel periodo successivo alla chiusura forzata e all’introduzione improvvisa, quindi non progettata, di nuovi strumenti e soprattutto di un nuovo paradigma formativo, le EFT hanno supportato i docenti nell’organizzazione della didattica a distanza (DAD) aiutandoli in prima battuta a superare l’ansia tecnologica. Ma le équipe sono nate per offrire molto di più alla scuola italiana…

Le EFT sono realtà operative introdotte dalla legge n. 145 del 30 dicembre 2018, per garantire la diffusione di azioni legate al Piano Nazionale Scuola Digitale, promuovendo iniziative di formazione del personale docente e di potenziamento delle competenze degli studenti, grazie alla graduale innovazione delle strategie didattiche, all’adozione di strumenti digitali e alla progettazione di ambienti di apprendimento innovativi.

Attualmente sono 120 i docenti esperti, selezionati dal MIUR a livello nazionale, che costituiscono le 20 EFT regionali, ciascuna coordinata dal rispettivo Ufficio Scolastico Regionale (USR). I membri delle EFT provengono da scuole di ogni ordine e grado e sono docenti di varie discipline, ma tutti hanno in comune esperienze di grande qualità nell’innovazione didattica e digitale. Il coordinamento tra USR, EFT e Future Labs (poli formativi per nuove metodologie e tecnologie digitali) ha prodotto azioni diversificate da regione a regione.

La EFT Toscana, inizialmente costituita da 7 docenti che, al termine dello scorso anno scolastico si sono ridotti a 5, è attualmente costituita da Daniela Marzano, docente di scuola primaria, Isabella Marini, docente di scuola secondaria di 2° grado, Emanuela Gabrielli, Riccardo Barderi e Maurizio Tuliani, docenti di scuola secondaria di 1° grado. Tutti i membri, nel corso della loro lunga esperienza nel campo delle tecnologie educative, hanno acquisito singole specificità che hanno reso il gruppo, oltre che affiatato e sinergico, anche molto dinamico.

Inserire una figura nuova in un contesto preesistente ha richiesto un notevole sforzo progettuale e organizzativo, e la fase di avvio è stata piuttosto difficoltosa, soprattutto per quanto riguarda la pubblicizzazione dell’EFT e del supporto esperto che avrebbe potuto offrire alle singole realtà scolastiche e il contatto privilegiato con gli Animatori Digitali. L’USR Toscana ha predisposto una piattaforma ad hoc attraverso la quale i dirigenti delle scuole inviavano ticket di richiesta di assistenza che l’USR smistava ai singoli membri dell’équipe; all’inizio la frequenza di utilizzo della piattaforma è stata piuttosto bassa; poi è arrivata l’emergenza sanitaria e i membri dell’EFT Toscana hanno dovuto velocemente riprogettare e riconfigurare le proprie azioni per poter supportare le scuole e anche i singoli docenti prevalentemente sull’uso funzionale alla DAD degli strumenti tecnologici aiutandoli, per quanto possibile, a superare le criticità.

In questo anno scolastico l’EFT Toscana ha iniziato la progettazione delle proprie iniziative con la consapevolezza di un quadro complessivo completamente mutato rispetto alla situazione di partenza; c’era l’esigenza di far dialogare e interagire i due paradigmi della formazione in presenza e di quella a distanza, di consolidare l’uso degli strumenti tecnologici, ma soprattutto di sollecitare nei docenti una profonda riflessione sulle proprie strategie didattiche introducendo e potenziando quelle in cui gli studenti sono protagonisti. Insomma si trattava di raccogliere la sfida sfruttando la particolarità di una situazione che ha catalizzato e velocizzato in modo straordinario le opportunità di innovazione. E in questo contesto in piena trasformazione, forse mai prima d'ora il docente formato è una figura chiave per il cambiamento e l’innovazione e, come affermato in apertura del documento Sviluppo professionale e qualità della formazione in servizio (1) ricordiamo che nessun sistema scolastico può essere migliore della qualità dei suoi docenti. E chi meglio di un gruppo di docenti esperti di innovazione e di digitale può supportare i propri colleghi nel cambio di visione nei confronti di strumenti poco conosciuti e inizialmente subiti (accettati obtorto collo) e farne apprezzare non solo le potenzialità didattiche, ma anche la loro importanza come passaporto per il futuro? E chi meglio di un gruppo di docenti esperti di innovazione e di digitale può affiancare i propri colleghi in questa situazione delicata e complessa in cui la rivoluzione digitale che sta trasformando il lavoro, l’accesso alle informazioni, le modalità di comunicazione e perfino il modo in cui bambini e giovani giocano, è arrivata a influenzare prepotentemente i processi di insegnamento e apprendimento?

In questo anno scolastico le attività dell’EFT Toscana si sono sviluppate in diversi ambiti con iniziative a livello locale, regionale e nazionale, tutte sono state supportate e potenziate da un’intensa attività di ricerca didattica che ha ulteriormente consolidato la sinergia del gruppo.

A livello locale l’EFT ha ripreso i contatti e il lavoro di supporto alle scuole, sempre attraverso la piattaforma dell’USR e ha curato molte iniziative, tra cui il Premio Scuola Digitale.

A livello regionale, in collaborazione con l’USR ha progettato, organizzato e realizzato tre cicli trimestrali di webinar a cui hanno partecipato migliaia di docenti toscani. I webinar, condotti dai singoli membri dell’équipe hanno toccato molte tematiche tra cui il digital storytelling, i podcast, l’editoria digitale, le strategie didattiche attive, l’educazione scientifica con strumenti digitali, la gamification, la realtà virtuale e aumentata, i linguaggi multimediali.

A livello nazionale l’EFT Toscana ha attivamente partecipato ai frequenti e proficui momenti di confronto reciproco fra le varie EFT che, col coordinamento dell’EFT Lazio, hanno portato alla progettazione e realizzazione di EquiP2P (Equipe PeerToPeer) un’iniziativa di autoformazione e scambio di buone pratiche tra i 120 membri delle EFT. Col coordinamento dell’EFT Lazio e sotto l’egida del MIUR, l’EFT Toscana ha collaborato alla progettazione e realizzazione delle iniziative nazionali legate al Safer Internet Day, #PoesieSocial e #STEMSocial, che hanno visto i ragazzi delle scuole italiane impegnati per un mese a produrre e inviare alle rispettive EFT, tramite due canali social, poesie composte seguendo i modelli dell'anafora, della metafora, del limerick o dell'haiku oppure progetti STEM ispirati allo Spazio, alla robotica, al coding o agli enigmi matematici. Gli alunni sono stati protagonisti anche nel #DanteSocial, durante la settimana dedicata a Dante, postando sugli stessi canali social della loro EFT citazioni, lavori originali, rivisitazioni, podcast, immagini in AR/VR o video autoprodotti ispirati alla Divina Commedia. I membri delle EFT hanno poi creato gruppi misti interregionali che hanno progettato e realizzato i laboratori didattici equipeLAB sull’innovazione didattica e digitale per la Fiera Didacta 2021; sono stati realizzati percorsi di digital storytelling per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia e di creative challenge based learning per la scuola secondaria di secondo grado. Al momento i membri dell’EFT Toscana stanno collaborando con le altre EFT alla redazione di una pubblicazione sulle risorse prodotte nelle varie iniziative nazionali.

L’EFT Toscana ha poi ideato, progettato e realizzato due percorsi esemplari STEAM come modelli di didattica innovativa e digitale, secondo le finalità del PNSD e le linee guida europee, tra cui quelle del DigCompEdu (2), del DigComp 2.1 (3) e del Digital Education Action Plan (4). I due percorsi sono stati presentati ai docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado in due minicicli di 4 webinar interattivi; in entrambi sono state discusse le caratteristiche metodologiche, i dispositivi inter e transdisciplinari, l’uso integrato del digitale, il collegamento comune a tematiche autentiche e la versatilità e trasferibilità delle strategie adottate. Il primo percorso, intitolato “La grande “sete” del Capitano Cook- Viaggi ed esplorazioni alla ricerca del Sapere” si è sviluppato a partire da un frammento del diario di bordo di James Cook del 1773 nel viaggio di esplorazione verso l’Antartide. Immaginando l’équipe come un equipaggio abbiamo svolto dei laboratori interattivi ricoprendo il ruolo di scienziati, radiocronisti, letterati, giocolieri di parole, geografi e storici utilizzando strumenti digitali in un lavoro interdisciplinare, collaborativo e condiviso con metodologie attive; sono stati utilizzati vari webtool per interagire con i partecipanti oltre a molte applicazioni di editoria digitale, simulazione scientifica, storymap, georeferenziazione, immagini interattive, podcast, gamification, word cloud estorytelling. Per lasciare traccia e punti di riferimento della buona pratica, abbiamo raccolto tutto il materiale in un “diario di bordo”, un ebook collaborativo.

Il secondo percorso “Sfida SOStenibile. Sopravvivere in un mondo di plasticaè stato progettato su due dei tre pilastri dell’educazione civica: lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza digitale. Il tema è stato trattato a partire dall’Agenda ONU 2030 in modo da fornire strumenti e dati scientifici per estendersi a riflessioni analitiche sugli ambienti e la vita reale, le abitudini e i consumi, la distribuzione geografica dei problemi e le possibili soluzioni in modo che i nostri studenti, futuri cittadini, siano pronti ad affrontare qualsiasi problema nella società, in modo collaborativo, critico ed efficiente. I laboratori interattivi sono stati anche in questo caso l’occasione per mettere in campo applicazioni di simulazione scientifica, storymap, georeferenziazione, immagini interattive, fumetti, gamification, storytelling, grafica digitale, learning objects, repository.

Attualmente sono in corso i webinar dell’ultimo ciclo trimestrale in cui i membri dell’EFT tratteranno i temi della valutazione, dell’inclusione e dell’educazione degli adulti e dei piccolissimi, nuovi linguaggi multimediali e strategie innovative come le escape room.

L’EFT Toscana ha anche iniziato la progettazione di una scuola estiva intensiva destinata ai docenti di scuola dell’infanzia e primaria che si terrà nell’ultima settimana di giugno e della documentazione di tutte le azioni realizzate e delle risorse prodotte in questi due anni di intenso lavoro, in attesa delle decisioni ministeriali sul suo futuro. Sarebbe un peccato disperdere questa ricca e preziosa esperienza e dover ripartire da zero; tutti i membri sono concordi sulla positività e la particolarità di questa esperienza, e sono consapevoli di aver dato un contributo importante nell’agevolare e supportare i docenti per affrontare le sfide di un periodo che certamente non dimenticheremo. Ci aspetta un periodo cruciale in cui il lavoro da fare nella formazione professionale sarà tantissimo e dovrà partire distillando quali dei cambiamenti adottati in emergenza possano diventare permanenti, facendo tesoro degli approcci innovativi sperimentati in questo periodo; il ruolo delle EFT potrebbe essere cruciale, soprattutto se dotate di maggior autonomia per essere più incisive e conosciute sul territorio.

“I feedback e gli apprezzamenti ricevuti dai corsisti dei webinar e dalle scuole supportate- affermano i membri EFT Toscana- hanno dimostrato non solo quanto siano numerosi e diversificati i bisogni dei docenti in campo digitale, ma anche come sia forte l’esigenza di impadronirsi di strategie didattiche innovative ed efficaci per potenziare l'apprendimento degli studenti. Il mondo della scuola, soprattutto il settore della formazione, deve tenere assolutamente conto di questo”.

Bibliografia e sitografia