Dire, fare, insegnare
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Maria Montessori e la pedagogia scientifica

Maria Montessori, educatrice, pedagogista e neuropsichiatra infantile, è famosa in tutto il mondo per il metodo educativo che prende il suo nome.

Grandi insegnanti 
19 dicembre 2019 di: Redazione
copertina

Maria Montessori nasce nel 1870 a Chiaravalle, nella provincia di Ancona, in una famiglia borghese, ma si trasferisce prima a Firenze e successivamente a Roma dove inizia a frequentare la scuola, interessandosi maggiormente alle materie umanistiche.

Il successivo interesse per le materie scientifiche la porta a iscriversi a medicina e diventare la terza donna in Italia a laurearsi in questa materia e specializzarsi in neuropsichiatria infantile. I suoi studi vertono su metodi educativi e di riabilitazione da utilizzare con bambini problematici, con lo scopo di costruire percorsi educativi che permettano loro di integrarsi nella società.

Maria Montessori apre la prima Casa dei bambini a Roma nel 1907 e lavora in Italia fino a che il suo metodo di insegnamento viene giudicato troppo innovativo per il regime fascista e le scuole montessoriane in Italia sono chiuse progressivamente, anche se il metodo è ormai conosciuto a livello internazionale.

Il presupposto su cui si basa il metodo montessoriano è la libertà del bambino, a cui deve essere permesso sperimentare all’interno di un ambiente appositamente organizzato. Gli studi della Montessori si fondano sul metodo sperimentale e sull’osservazione dei bambini lasciati liberi di utilizzare materiali e impegnarsi in attività differenti. I bambini hanno infatti a disposizione molti materiali diversi, che permettono loro di sperimentare, sviluppare le capacità logiche e la creatività in modo autonomo.

Il principale elemento di innovazione, ma anche di critica, del suo metodo è il fatto che si basa sulla costruzione di un percorso di autoeducazione in cui il bambino è guidato dalla presenza di uno spazio organizzato in modo adatto.

L’ambiente in cui avviene l’apprendimento deve essere tranquillo e trasmettere sicurezza ai bambini in modo da invogliare l’esplorazione e la collaborazione con gli altri bambini. Dal momento che l’ambiente ha un ruolo centrale, l’insegnante ha il compito di preparare lo spazio e di osservare e sostenere lo sviluppo del bambino, intervenendo il meno possibile in modo diretto e lasciando che i bambini sperimentino. I materiali montessoriani sono auto correttivi in modo che il bambino possa capire autonomamente se ha commesso un errore e imparare senza l’intervento dell’adulto.

I giochi e i materiali sono divisi per fasce d’età e progettati per sviluppare, attraverso l’esperienza, i cinque sensi.



Dal 10 novembre all'8 marzo 2020 ad Ancona, nella Mole Vanvitelliana, si svolge la mostra Toccare la bellezza - Maria Montessori Bruno Munari, di cui Dire, fare, insegnare ha parlato in questo articolo.