Nell’ultima edizione del premio, che promuove il dialogo e la comprensione a livello europeo e internazionale, ha vinto un’app linguistica creata da ragazzi e ragazze per rifugiati e richiedenti asilo.
News ed eventi Anche quest’anno i partecipanti dell’European Charlemagne Youth Prize, la gara per ragazzi e ragazze dell’UE gestita dalla Fondazione Carlo Magno di Aquisgrana e dal Parlamento Europeo, hanno presentato molti progetti originali che puntano a trasformare l’Europa e rafforzarne l’identità basata sui valori di democrazia, integrazione e spirito comunitario. Oltre a queste caratteristiche, il premio istituito nel 2008 indica un altro requisito per le iniziative concorrenti: devono riuscire a incoraggiare altri giovani a partecipare come cittadini attivi e consapevoli alla costruzione della società di oggi e domani.
In base a questi criteri i giovani tra i 16 e i 30 anni che hanno partecipato, individualmente o in gruppo, sono stati selezionati dalla propria giuria nazionale prima di poter accedere alla fase finale. Le tre migliori proposte sono state infine designate alla cerimonia finale, tenuta il 12 maggio: i vincitori hanno ricevuto un premio in denaro per sviluppare e sostenere la loro idea e sono stati invitati a visitare le sedi del Parlamento europeo a Bruxelles e Strasburgo.
È AILEM, un’app linguistica sviluppata in Belgio, ad essersi aggiudicata il primo posto: uno strumento pensato per aiutare i rifugiati e i richiedenti asilo a comunicare, ad andare oltre i divari culturali e la differenza di esperienza e status sociale, per rendere l’accoglienza più concreta ed efficace. AILEM nasce nel 2021 dall’incontro al college UWC Atlantic, in Galles, tra Abobakar Sediq Miakhel, arrivato dall’Afghanistan in Belgio, e di Xinyao Liu, studentessa di Hong Kong che insegnava Inglese ai rifugiati.
L’app mette a disposizione frasi utili, storie e giochi di apprendimento linguistico e, attraverso gli update programmati in questi anni, ha migliorato progressivamente il modo in cui si adatta alle esigenze di chi arriva in un Paese straniero.
Il secondo premio di questa edizione dell’European Charlemagne Youth Prize è stato invece diviso tra due progetti. Il Mobile Climate Museum, creato in Lituania, si compone di quattro container marini mobili in cui si sviluppa un percorso su cambiamenti climatici, sostenibilità e riduzione dei consumi. L’obiettivo è educare e sensibilizzare rispetto alle responsabilità collettive che abbiamo di fronte all’emergenza ambientale usando questo luogo “itinerante”.
“The European Correspondent", fondato nel 2022 nei Paesi Bassi, punta invece a creare una rete giornalistica europea: oltre 140 giovani collaboratori ogni giorno preparano una newsletter dedicata all’Unione Europee e ai diversi modi in cui i problemi si riflettono nelle sue diverse regioni, basandosi sull’idea che i nostri destini sono sempre più interconnessi e che il giornalismo è uno strumento fondamentale per lo sviluppo consapevole della società europea.