Per capire quello che succede intorno a noi e per conoscere meglio le persone che incontriamo ogni giorno, a volte serve fare delle domande che hanno risposte un po’ difficili, soprattutto se a porle sono i più piccoli e non sappiamo bene che parole usare. Nel libro Cos’è un rifugiato? (HarperCollins) si affronta proprio la domanda del titolo con l’aiuto dei disegni, dei colori e di un testo efficace e a misura di bambino.
Una domanda a cui Elise Gravel, che ha scritto e illustrato il libro, risponde subito con la verità più semplice e importante: «Un rifugiato è una persona come me e te». I rifugiati possono avere alle spalle storie diverse, ed essere stati costretti a lasciare il loro paese per diverse ragioni. Ma sono prima di tutto bambini e persone come noi, come ricordano le pagine finali in cui i “piccoli rifugiati” raccontano in prima persona le loro passioni e i loro sogni.
Nell’introduzione Carlotta Sami, portavoce UNHCR Italia (a cui è devoluta una parte dei ricavati della vendita del libro), sottolinea che per parlare ai bambini di questioni complesse e di situazioni di paura e dolore possiamo sempre affidarci alla loro capacità intuitiva e alla loro sensibilità, e che avere il coraggio di affrontare con loro questi argomenti li rende più consapevoli e pronti a condividere le storie degli altri.
Il libro è consigliato dai 5 anni e si propone come uno strumento semplice e curato per portare all’attenzione dei bambini un problema attuale e che ci riguarda tutti da vicino, anche grazie allo stile grafico giocoso di Elise Gravel e agli elementi che completano il testo, come il breve elenco di rifugiati diventati famosi tra cui Albert Einstein, Bob Marley e Malala Yousafzai.