Le visite dal dottore possono mettere un po’ di paura… ma non tutte le visite sono uguali, e tutti diversi sono anche i dottori! Con parole semplici e disegni insieme ironici e pieni di dettagli, gli autori dell’albo Dottori, trichechi e rotelle (Nomos) si mettono nei panni di un bambino che viene portato a fare una visita.
L’apprensione si trasforma presto in un gioco tra nomi di specialisti che, osservati da vicino, diventano buffi personaggi che animano l’ospedale, ognuno con la sua particolare abilità. Ci sono oculisti e radiologhi, ortopedici e dottori dai nomi lunghi e quasi impronunciabili, come l’otorinolaringoiatra.
Tra pediatri e podologhi, chi si occupa di piedi e chi di bambini? Ed è vero che i trichechi vanno a farsi curare gli occhi pur di non andare dal dentista? In ogni pagina si passa con curiosità da una porta all’altra dell’ospedale, dietro cui scoprire il lavoro e la personalità di dottori e dottoresse.
Il racconto, impostato su un divertente scambio di battute con l’adulto che guida con fantasia e leggerezza il bambino, diventa così la chiave per vedere insieme sotto una nuova luce le visite mediche: andare dal pediatra diventa il pretesto per conoscere un mondo interessante, fatto di medicinali ma anche di caramelle, di cose che ti fanno stare bene e strani oggetti che solo i dottori sanno usare.
Alla fine del libro una doppia pagina presenta tutti gli specialisti che possiamo incontrare, come un vocabolario illustrato che invita a proseguire con la scoperta del lavoro dei medici. Perché è vero che in ospedale ci sono i malati, ma “ma il bello è che ci sono tutti i dottori che vuoi”.