Dire, fare, insegnare
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Immaginare di essere in guerra, in prima persona

«Se oggi in Italia ci fosse la guerra… tu dove andresti?» Questa domanda, incipit del libro "Immagina di essere in guerra" di Janne Teller, è un’ottima occasione per avviare in classe un dibattito su temi di grande attualità.

23 novembre 2019 di: Redazione
Recensione

Immagina di essere in guerra è un breve saggio che si presenta al lettore con l’aspetto di un libro-passaporto.

Janne Teller, autrice danese proveniente da una famiglia di rifugiati austriaco-tedeschi, ha da sempre la sensazione che la sua esistenza possa essere completamente rovesciata da eventi esterni, senza preavviso. Attraverso le poche pagine di questo libro, quindi, cerca di trasmettere questa idea anche a coloro per cui il pensiero di poter diventare dei rifugiati è lontanissimo. 

Il saggio è uscito nel 2001 in Danimarca e nel 2014 Feltrinelli Editore ne ha pubblicato la traduzione, adattandolo alla storia e alla geopolitica italiana

Già dalla domanda dell’incipit, «Se oggi in Italia ci fosse la guerra… tu dove andresti?», è chiaro l’intento dell’autrice: invitare a immedesimarsi e a entrare nella vita degli altri, a immaginare come sarebbe la nostra vita se fossimo costretti a essere dei rifugiati

Questa particolare prospettiva rappresenta un buon punto di partenza per avviare una riflessione in classe su alcuni temi di grande attualità, come l’integrazione, la diversità, le migrazioni. Oltre a temi attuali, permette di iniziare dei percorsi conoscitivi di approfondimento su concetti più specifici, come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Unione Europea, l’ONU e l’istituzione delle organizzazioni umanitarie.

Voto:

3