Agnese mette in spalla lo zaino, allaccia le scarpe, apre la finestra e si lascia alle spalle il letto caldo e la casa dove sua madre, il nuovo compagno e il neonato fratellino dormono indisturbati in questa notte nera e silenziosa.
Agnese ha appena compiuto 12 anni ed è arrabbiata: sua madre si è dimenticata del suo compleanno, così presa da quella bambina urlante e dalla sua nuova vita, e lei è determinata a prendere un treno per «sparire e fargliela pagare a tutti». Ma a sparire sembra invece la strada, inghiottita da una nebbia che sale dal terreno trasformandosi presto in un mare bianco.
La città, sempre più simile a una scatola vuota, diventa una tavola nera in cui non si riescono più a individuare strade, palazzi, insegne… tranne una: “L’Emporio della paura”.
Nell’aria lattiginosa Agnese intraveda la scritta dorata di un negozio che le trasmette inquietudine, lo oltrepassa ma la città sembra diventata un labirinto che la riporta sempre lì. Vinta dal freddo, alla fine entra.
Inizia così L’emporio della paura, scritto da Chiara Cacco con le illustrazioni di Benedetta Baraldi, una storia di ribellione adolescenziale dai toni noir e a tratti gotici, in cui si intrecciano storie che ondeggiano sulla soglia dello spettrale.
Nell’Emporio Agnese incontra infatti il proprietario Guglielmo Fobos, in cui cognome in greco significa, appunto, “paura”, un personaggio strano ma gentile, che le propone di scegliere il regalo che preferisce tra le proposte del suo negozio. La ragazza si trova così ad ascoltare le bizzarre e spaventose storie di quegli strani oggetti che Fobos ha raccolto e collezionato personalmente: la gamba di legno del prozio Giacomo, il carillon di una bizzarra signora, un cellulare di cui non ci si può fidare.
Mentre Fobos racconta, arriva l’alba e anche il bisogno, per Agnese, di abbandonare quell’inquietante posto e tornare a casa: quella famiglia piena di difetti ora non sembrava così male. Si congeda in tutta fretta dall’Emporio che sembra sparire come la nebbia notturna e ritorna a casa, dove tutto sembra tornato al suo posto… o quasi.
Una lettura scorrevole e avvincente in cui la suspance della narrazione viene amplificata dalle tinte particolari delle illustrazioni; un interessante primo passo verso il genere horror per ragazze e ragazzi dagli 11 anni in su.