Dire, fare, insegnare
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Per una didattica dell’etimologia

Marco Balzano, insegnante e scrittore, pubblica un’appassionata difesa dell’etimologia: perché una materia così ricca di fascino e interesse – anche per gli studenti – non ottiene il riconoscimento che merita?

13 settembre 2019 di: Redazione
Recensione

«Al liceo, durante l’ora di latino, mentre contavamo i minuti che mancavano al suono della campanella, il prof Falchetti puntualizzò che homo ha la stessa radice di humus. Questo succede, ci spiegò, perché l’uomo sta sulla terra, mentre i morti stanno sotto e gli dèi sopra. Questione di piani. A quelle parole iniziammo a darci di gomito e a recuperare attenzione.»

Parte da una classe il viaggio di Marco Balzano, scrittore e insegnante, nell’etimologia. Il breve saggio Le parole sono importanti. Dove nascono e cosa raccontano, pubblicato da Einaudi, inizia infatti con un’introduzione in cui l’autore si chiede come mai nelle aule italiane una materia importante e affascinante come l’etimologia venga trascurata.  

Secondo l’autore - finalista al premio Strega con il suo romanzo Resto qui - scoprire l’etimologia di una parola stimola una sensazione di meraviglia, provocata dal fatto che riconosciamo qualcosa che non sapevamo di sapere. Ed è proprio questo senso di meraviglia che è capace di attirare l’attenzione anche dello studente più svogliato. 

Balzano sceglie quindi dieci parole, «di uso comune, che tutti pronunciamo molte volte al giorno», come per esempio scuola, parola, social, divertimento, resistenza. Alcune delle parole scelte sono continuamente banalizzate sui media, altre sono semplicemente complesse: l’autore ne presenta tutte le sfumature, ricostruendo la loro storia e il loro futuro. 

Marco Balzano Le parole son importanti. Dove nascono e cosa raccontano Einaudi, Torino 2019 Prezzo: 12,00 €

Voto:

5