
Nell’immaginario dei più piccoli i robot sono entità quasi aliene delle serie animate, con poteri in grado di salvare il pianeta. In realtà alla base della nostra quotidianità ci sono moltissimi strumenti robotici e sempre più oggi c’è la volontà di avvicinare i bambini sin dalla tenera età e con un approccio educativo alla robotica e alla tecnologia. È questa l’idea alla base di “Perché i robot sono stupidi?”, un libro edito da Editoriale Scienza che attraverso delle semplici domande conduce i bambini alla scoperta del mondo della robotica.
Che cos’è l’intelligenza artificiale? I robot sono sempre esistiti? Si può insegnare qualcosa a un computer? I robot fanno bene al nostro pianeta? Queste, e molte altre, sono le domande che Federico Taddia pone a una "testa tosta" esperta di piante robotiche: Barbara Mazzolai, biologa e Associate director per l’area robotica all’Istituto Italiano di Tecnologia e Direttrice del laboratorio di robotica bioispirata dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
L’intervistatore rivolge domande a volte serie, a volte buffe e irriverenti, tutte utili a fare chiarezza sull’argomento. Così si scopre che i robot non sono più bravi di noi in assoluto ma sono più pazienti e non si innervosiscono quando devono compiere azioni ripetitive, sono molto veloci e raramente commettono errori. E possono anche essere creativi, scrivere una canzone o dipingere un quadro. Come il robot hArt, progettato da una società italiana, che realizza disegni traducendo in colori e linee la musica che sente e adattando il suo disegno all’ambiente che percepisce.
Le domande sono raggruppate per macro-argomenti (Robot e umani, Robot e tecnologia, Storia della robotica, Robot e natura, Intelligenza artificiale, Informatica e Coding) e permettono un percorso di lettura personalizzato: si può scegliere di saltellare tra le domande che più ci incuriosiscono o di approfondire gli argomenti linearmente.
Il libro è consigliato dai 9 anni e si propone come uno strumento semplice e curato, grazie alle illustrazioni di AntonGionata Ferrari, per avvicinare i bambini all’informatica e alla tecnologia, stimolando la loro curiosità anche sulle tecnologie usiamo tutti i giorni. E poi chissà, magari un giorno i lettori di questo librò diverranno i futuri programmatori e ricercatori nel campo della robotica!
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