
Come se la cava una futura illustratrice di fumetti nella Napoli degli anni Ottanta e Novanta, alle prese con le sfide e i piccoli problemi che deve affrontare una ragazza che sta diventando grande? La vita di Cristina a volte sembra proprio complicata: sopravvivere alla scuola e ai compagni non è sempre facile, alcune regole e idee che le insegnano in famiglia le stanno un po’ strette, e come se non bastasse intorno a lei succede di tutto, come terremoti e incidenti di centrali nucleari, o l’allungarsi dell’ombra della camorra sulla sua città.
Per fortuna però ci sono anche cose bellissime che la aiutano a trovare la sua strada e a diventare “quasi signorina”: prima di tutto il suo amore per il disegno e i fumetti, la complicità con suo fratello, e poi i punti di riferimento pop di un’adolescente di quel periodo, come la Barbie e Diego Maradona.
Cristina Portolano, autrice e illustratrice di questo libro autobiografico (pubblicato nella collana Gli anni in tasca di Topipittori), ripercorre la sua infanzia e la sua adolescenza con un piglio autoironico e tavole che illuminano la quotidianità dell’ambiente napoletano in cui è nata e cresciuta, invitando i lettori a osservare e riconoscersi nelle relazioni che legano la protagonista ai coetanei e agli adulti e raccontando il percorso che la porta a liberarsi di certe ipocrisie e stereotipi, legati in particolare alle ragazze.
Quasi signorina, consigliato dai 7 anni, attraverso il linguaggio del fumetto tocca argomenti che possono anche essere portati in classe e approfonditi in relazione a diverse materie: per esempio la Storia, per scoprire le vicende della lotta alla mafia negli anni Novanta o il significato del mito di Maradona, e le Scienze, per parlare di energia nucleare, della trasformazione del corpo degli adolescenti e del funzionamento dell’apparato riproduttivo.
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