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Taboo il gioco delle parole vietate. Giocare con le parole per la didattica del lessico

Taboo a scuola, un gioco da tavolo per la didattica del lessico.

03 dicembre 2020 di: Redazione
Recensione

Nato nel 1989 e aggiornato di recente Taboo è il gioco da tavolo perfetto per chi ama le parole e l’arte dell’arrangiarsi.

Il funzionamento del gioco è semplice: i giocatori sono divisi in due squadre e ognuno di loro durante il proprio turno pesca una carta sulla quale sono scritte una parola principale e alcune “parole taboo”. L’obiettivo del giocatore è fare indovinare alla propria squadra la parola scritta sulla carta soltanto parlando, ma senza usare le “parole taboo”, tipicamente le più utili a spiegare il concetto.

Oltre a essere un gioco di società dinamico e divertente, Taboo è uno strumento vivace e informale per stimolare la riflessione linguistica e realizzare inconsapevolmente, a casa ma anche in classe, attività di didattica del lessico. Il meccanismo di base del gioco, infatti, costringe i partecipanti a cercare e usare sinonimi, a sfruttare gli usi figurati, le perifrasi e tutti gli strumenti comunicativi a disposizione per raggiungere l’obiettivo.

Inoltre il gioco prevede di per sé diversi livelli di difficoltà, che possono essere scelti tramite il colore delle carte, perciò è adattabile a diverse età e livelli scolastici. Quella che risulterà un’attività di potenziamento per gli studenti degli ultimi anni della scuola secondaria di secondo grado, può diventare, con l’aiuto di un semplice dizionario cartaceo o online, un’attività di ampliamento e creazione del lessico per quelli della secondaria di primo grado.

In generale il gioco è consigliato per i ragazzi dai 12 anni in poi, ma è perfetto anche per gli adulti di tutte le età… professori compresi!

Voto:

4