Non era così facile vivere nell’età della pietra, soprattutto per un bambino: bisognava imparare ad andare a caccia per portare cibo al villaggio, o passare la giornata a raccogliere semi, mettersi in viaggio con la tribù quando arrivava la stagione fredda e ubbidire a genitori, senza perdere tempo a giocare, raccogliere fiori o costruire cose strane e divertenti.
Ma la preistoria che ci racconta Stefano Bordiglioni, accompagnato dalle illustrazioni di Fabiano Fiorin, è anche fatta di invenzioni straordinarie e della magia delle prime volte, quella del primo lupo che si fa amico degli uomini e diventa cane, o quella del primo pezzo di carne di cinghiale cotto a puntino nel grande fuoco del villaggio: è un tempo abitato da stregoni sognatori, mammut innamorati e ragazzi intraprendenti.
Sono infatti spesso i bambini i protagonisti delle più grandi scoperte raccontate in queste pagine, fatte a volte per caso e altre volte grazie loro curiosità e intelligenza: perché davanti alle difficoltà non si perdono d’animo, e anzi si ingegnano a trovare soluzioni che sfidano l’immaginazione degli adulti. Scoperte che a volte sembrano inutili, ma che si rivelano aggiunte fondamentali per la vita di tutti, come può essere una canoa ma anche la musica, e sempre nel rispetto dell’equilibrio della natura.
Il libro, consigliato dai 7 anni, propone in modo brillante e leggero uno sguardo sulla preistoria, facendo riflettere sulle condizioni di vita dei primi gruppi di uomini e sulle invenzioni che le hanno rivoluzionate. Un tempo lontanissimo, ma anche sorprendentemente vicino all’esperienza dei giovani lettori, grazie alle storie di bambini che invitano a essere coraggiosi, generosi e creativi.