Dire, fare, insegnare
Dire, fare, insegnare
Dire, fare, insegnare

Feste culturali e radici: nelle scuole internazionali africane

In Africa, nelle scuole internazionali Enko Education, bambini e bambine sono incoraggiati a valorizzare le proprie radici e il proprio senso di identità.

Scuole nel mondo 
10 luglio di: Redazione
copertina

Nelle scuole africane si incontrano bambini e bambine di lingue, tradizioni ed etnie diverse, che rispecchiano la ricchezza del continente in fatto di popoli e culture. Questo è ancora più evidente nelle scuole internazionali “panafricane” come quelle della rete Enko Education, che si trovano dal Mali a Sudafrica, dal Senegal allo Zambia, e che puntano a un’educazione di qualità per permettere di cogliere le migliori opportunità formative e professionali. In queste realtà la vocazione internazionale si allaccia a un senso di identità forte, incoraggiato negli studenti con eventi e programmi dedicati alle proprie “African roots”.

Per questo motivo, nelle scuole Enko si sottolinea il valore di iniziative come feste culturali organizzate con le classi: sono occasioni per incontrare davvero culture diverse, con i loro suoni, sapori ed espressioni artistiche, facendone esperienza in prima persona. Studenti, docenti e staff scolastico, ma anche le famiglie che vengono coinvolte, diventano così una comunità in cui si impara a rispettarsi, ad apprezzare la diversità e a essere aperti a un mondo interconnesso e interculturale.

Queste feste non sono solo divertenti e curiose, ma aiutano a sviluppare il pensiero critico, la creatività e competenze sociali e di intelligenza emotiva, come l’empatia. Tutti aspetti fondamentali per un’educazione che faccia la differenza tra i cittadini e le cittadine di domani, e su cui le scuole internazionali possono puntare proprio sfruttando la varietà culturale di chi le frequenta.

In questa direzione, una lezione di inclusione e accoglienza è passata, per esempio, grazie alle iniziative per l’Africa Day. Ragazzi e ragazze delle scuole che hanno partecipato alle diverse edizioni del concorsoMon Afrique à moi” hanno inviato una foto o un video per presentare un’opera legata simbolicamente al proprio continente, realizzata scegliendo tra cinque categorie: cucina, fotografia, pittura/disegno, musica (canto o danza) e poesia. Così Ayana, dal Mozambico, ha proposto delle ricette con il cocco, decorando i piatti con della sabbia che ricorda i paesaggi africani, mentre Maathai, dal Camerun, ha lanciato il suo messaggio con la fotografia: basta guerra e rifugiati, l’Africa è fatta anche di questo lato buio ma si può cambiare e continuare ad amarla.

Fonte: Why are cultural celebrations essential in international schools?, enkoeducation.com



Immagine: Freepik