La Fondazione Musei Senesi partecipa al progetto europeo Deaf Museums, per preservare e condividere il patrimonio di conoscenze delle persone sorde.
Un giorno al museo Le persone sorde non hanno solo il loro linguaggio dei segni da insegnarci: hanno una loro cultura vera e propria, che a causa della progressiva integrazione, soprattutto nei percorsi educativi dei bambini sordi, rischia però di scomparire. Per questo il progetto ERASMUS+ Deaf Museums intende promuovere questo patrimonio attraverso l’azione coordinata di alcuni musei europei, iniziata nell’ottobre 2021 e che si concluderà con le iniziative del prossimo autunno.
Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, coinvolge sette paesi e numerose istituzioni. In Italia, la Fondazione Musei Senesi, insieme alla Siena School for Liberal Arts, sta studiando con alcuni esperti museali una serie di mostre e di contenuti ispirati a buone pratiche di condivisione di questo patrimonio, che saranno consultabili anche online e fruibili liberamente.
L’obiettivo è quello di valorizzare la storia della comunità sorda perché non vada perduto, e insieme di documentare il presente delle persone non udenti in modo da comprenderle e supportarle al meglio. A lungo termine, il progetto Deaf Museums punta a promuovere, preservare e condividere il Deaf Heritage e in particolare applicare in nuovi campi il linguaggio dei segni, così da favorire la presenza di persone sorde a ogni livello sociale e professionale.
Per fare questo, la piattaforma Deaf Museums sta sviluppando insieme ai musei (tra cui alcuni centri europei dedicati nello specifico alla sordità) un percorso di riflessione sull’esperienza emozionale e percettiva del pubblico in relazione a oggetti e spazi, promuovendo parallelamente il confronto sulla giustizia sociale, l’inclusione e la salute e mettendo a disposizione delle Open Educational Resources per la collaborazione internazionale, per costruire relazioni sempre più forti e rispettose tra non udenti, persone udenti e operatori museali.