In questa terza parte della nostra intervista Adrian Fartade, divulgatore scientifico e ideatore del canale YouTube Link4Universe, ci ha spiegato che l’apprendimento può essere considerato un’attività ludica che riesce a farci stare bene con noi stessi e con gli altri, permettendoci al tempo stesso di sviluppare le nostre capacità fisiche e intellettive.
Per insegnare materie scientifiche (ma in generale qualsiasi tipo di argomento) bisognerebbe prima di tutto riconoscere la loro natura “giocosa”. Imparare teoremi matematici e complicate formule fisiche o conoscere i corpi celesti della nostra galassia non serve a fare i conti al supermercato, né per diventare fisici o astronauti, ma prima di tutto è utile per aprire la mente e per imparare ad affrontare “giocando” la complessità della vita.
Fartade ci ha quindi dato alcuni consigli utili per fare in modo che ragazze e ragazzi si divertano mentre imparano, sentendosi partecipi e “autori” essi stessi della lezione e godendo della sfida intellettuale a cui stanno partecipando. A questo scopo ci ha suggerito di usare film e serie TV per creare dibattiti in classe, ma per provare curiosi esperimenti, ad esempio provare a capire che caratteristiche avrebbe una luna fatta di formaggio e quale sarebbe la sua influenza sulle maree.
Non esistono nozioni troppo difficili da comprendere: bisogna solo riuscire a guardarle da diversi punti di vista e imparare a immergersi concretamente nel mondo che ci sta dietro. Come quando si insegna musica: secondo Fartade non possiamo “insegnare solfeggio senza mai fare ascoltare una canzone”.
Non perdetevi la prima e la seconda parte dell’intervista a Adraina Fartade e la sua mini lezione sulla corsa allo spazio da portare in classe.
Adrian Fartade
Nicole Marcellini
Silvia Giordano
Sabrina Rizzi
Roberto Castaldo