Un’attività creativa per introdurre le potenze nella scuola primaria
La matematica non è solo numeri e regole: può diventare un laboratorio di creatività e scoperta, soprattutto quando si introducono concetti affascinanti come le potenze. Nella scuola primaria, questo argomento può trasformarsi in un’esperienza attiva e coinvolgente, capace di stimolare curiosità, pensiero logico e immaginazione.
Integrando creatività, narrazione e tecnologie digitali, le potenze possono diventare un vero e proprio gioco visivo e interattivo.
Obiettivi didattici
L’attività proposta alle classi quinte ha perseguito i seguenti obiettivi:
- comprendere il concetto di moltiplicazione ripetuta.
- Introdurre in modo ludico e visivo la notazione delle potenze (base ed esponente).
- Rappresentare graficamente e simbolicamente una potenza.
- Favorire la collaborazione e la creatività nel gruppo classe.
- Sviluppare un pensiero logico-analogico, collegando numeri e immagini.
La storia del Mostro delle Potenze
Per introdurre l’attività, si è letta ai bambini una breve storia ambientata in un clima magico di Halloween, presentando un mostro davvero speciale: un mostro a tre teste, ognuna con tre occhi, in ogni occhio tre pupille, e dentro ogni pupilla tre cerchi magici.
Un bambino lo ha battezzato “Ottantun Cerchi”, dopo aver contato tutti i cerchi concentrici nelle pupille del mostro.
In quel momento ha compreso che non bastava moltiplicare una volta sola, ma bisognava eseguire una moltiplicazione ripetuta… cioè una potenza!
Così è nato Il Mostro delle Potenze.
La fase creativa
Ogni bambino (o gruppo) ha rappresentato la potenza attraverso il disegno del proprio mostro, seguendo questa logica:
- 1 mostro con 3 teste;
- ogni testa con 3 occhi;
- ogni occhio con 3 pupille;
- ogni pupilla con 3 cerchi concentrici.
Alla fine, i bambini hanno contato i cerchi totali e scoperto come il disegno diventi un ponte visivo per comprendere la struttura della potenza.

Il gioco al contrario
Nella seconda fase, abbiamo ribaltato i ruoli: l’insegnante, nei panni del “Mago dei Numeri”, propone una potenza, e sono gli alunni a inventare e disegnare un mostro che la rappresenti, decidendo liberamente che cosa sia la base e che cosa l’esponente.
Esempio:
Base = 4 → il mostro ha 4 teste Esponente = 2 → ogni testa ha 2 occhi
In questo modo nascono mostri diversi e fantasiosi, che possono essere esposti in una “Mostra delle Potenze Mostruose”.

L’estensione digitale
Per ampliare l’attività in chiave tecnologica e creativa, è possibile coinvolgere l’intelligenza artificiale.
Gli alunni descrivono oralmente o per iscritto il proprio mostro a un assistente digitale (ad esempio ChatGPT o Gemini, con funzione di generazione di immagini).
Il sistema genera così il disegno a partire dalle informazioni matematiche fornite.
Segue un momento di confronto tra le rappresentazioni “umane” e quelle digitali, riflettendo insieme sul rapporto tra creatività, matematica e tecnologia.
In questo modo, l’attività promuove anche una prima educazione all’uso consapevole dell’IA, valorizzando il pensiero logico e la fantasia.

La riflessione finale
In cerchio, la classe ha discusso collettivamente:
- che cosa rappresenta il numero in basso (la base)?
- Che cosa indica il numero in alto (l’esponente)?
- In che modo il disegno del mostro ci ha aiutato a capire le potenze?
La conclusione è arrivata spontaneamente: le potenze sono moltiplicazioni ripetute, proprio come le parti ripetute del mostro.
L’attività si è rivelata completa e avvincente, unendo:
- il pensiero logico-matematico;
- la creatività artistica;
- la narrazione fantastica;
- una riflessione sull’uso responsabile dell’intelligenza artificiale.
Perfetta per il periodo di Halloween, ma riutilizzabile in ogni momento dell’anno come introduzione alle potenze o alle strutture ripetitive in matematica.
Giuliana Disanto
Marco Brusa
Roberto Castaldo - DFI Books