Esercizi di scrittura creativa per narrare la stagione più bella dell’anno, un modo divertente per riscoprire il piacere di scrivere.
Metodologie  Primaria L’ultima campanella è suonata già da un po’. I corridoi si sono svuotati, i quaderni riposano negli zaini e i nostri ragazzi si godono finalmente la lentezza dell’estate.
Come ogni anno, ci ritroviamo a porci la solita domanda: ha davvero senso assegnare compiti per le vacanze estive? È utile, è giusto, è necessario tenere bambine e bambini impegnate e impegnati anche quando la scuola è finita?
Durante i lunghi mesi scolastici, lavoriamo con impegno per fornire alle nostre studentesse e ai nostri studenti strumenti per leggere il mondo, interpretarlo, raccontarlo. Non diamo solo nozioni, ma chiavi di lettura, sguardi critici, domande.
E allora perché non invitarli a usare proprio questi strumenti anche d’estate, ma in modo diverso, più libero, più autentico?
Basta un quaderno, un diario, uno spazio dove raccogliere pensieri, immagini e racconti. Dobbiamo offrire un invito a osservare ciò che li circonda, ad ascoltare, a raccontare un tramonto, un viaggio, una giornata qualsiasi.
Un piccolo esercizio di sguardo e di parola, per non smettere mai di essere curiose narratrici e curiosi narratori della realtà.
Cosa potremmo, allora, proporre alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi per aiutare loro a esercitare, anche d’estate, le capacità di osservazione e scrittura, senza togliere il gusto della libertà?
Vediamo alcuni esempi.
Ogni giorno succede qualcosa di speciale: un incontro curioso, un odore che ci ricorda casa, un cielo pieno di nuvole strane. Perché non provare a raccontarlo?
Basta seguire queste semplici regole, a seconda della classe frequentata:
Non è solo esercizio, è uno sguardo attento sul mondo, un modo per accorgersi delle meraviglie nascoste nelle cose di tutti i giorni, perché ogni giorno è un’avventura che merita di essere scritta.
Gli haiku sono componimenti poetici originari del Giappone, la loro struttura è molto semplice: tre versi senza rima, che seguono lo schema 5-7-5, che corrispondono al numero di sillabe per ogni riga.
Gli haiku sono componimenti dell’anima che evocano emozioni, spesso legate alle stagioni. Per questo scriverli è una vera palestra di immaginazione.
Chiedere a bambine e bambini di scrivere haiku durante l’estate significa offrire loro l’opportunità di creare un segnatempo intimo e personale della stagione più luminosa e bella dell’anno.
Il limerick è un breve componimento poetico dal tono buffo e surreale, appartenente al genere del nonsense.
Gianni Rodari si è divertito a scriverne molti, spiegando la loro costruzione in La grammatica della fantasia.
Lo schema è fisso:
Le rime seguono lo schema AABBA.
Con questo esercizio bambine e bambini potranno scrivere simpatici limerick ispirati, per esempio, ai luoghi visitati, inventando personaggi o prendendo spunto da incontri reali.
Tutti i componimenti (racconti, haiku, limerick) possono essere trasformati in calligrammi. Il calligramma è una poesia che prende forma visiva, scritta in modo da creare un disegno che rappresenta il soggetto stesso della poesia. I calligrammi realizzati durante le vacanze saranno vere e proprie cartoline personalizzate, intime e creative, che bambine e bambini potranno raccogliere in un album dei ricordi dell’estate.
L’estate rappresenta un’occasione unica per riscoprire il piacere della scrittura creativa, lontano dai ritmi frenetici dell’anno scolastico.
Un foglio bianco, una penna e un po’ di tempo: a volte basta questo per trasformare l’estate in una stagione di storie e componimenti indimenticabili.