Un laboratorio di Natale per imparare il concetto di leva
Nel vivace clima che accompagna le settimane precedenti al Natale, proporre attività che uniscono rigore didattico, creatività e collaborazione può diventare un’occasione preziosa per l’apprendimento.
L’esperienza “Fare leva sul Natale”, rivolta a classi quarte e quinte della Scuola primaria, nasce proprio con questa intenzione: esplorare il concetto di leva meccanica attraverso un percorso che intreccia matematica, scienze, tecnologia e arti.
È indispensabile partire dalle basi scientifiche e dal reale per costruire significato. L’attività prende avvio, dunque, con una lezione introduttiva sul funzionamento delle leve, nella quale i bambini e le bambine scoprono termini chiave come fulcro, braccio della potenza e braccio della resistenza. La scelta di partire da una spiegazione semplice e concreta si inserisce nella logica della didattica per scoperta guidata, che favorisce l’osservazione e l’attivazione delle idee pregresse degli alunni, facilitando la costruzione di nuove conoscenze.
Prima della fase laboratoriale, il docente consegna un diagramma di flusso che illustra tutti i passaggi del progetto. Oltre a fornire una struttura chiara, questo strumento sostiene lo sviluppo di abilità metacognitive:
- pianificazione delle azioni;
- controllo delle fasi del lavoro;
- monitoraggio dei progressi.
Si tratta di competenze preziose sia nella tecnologia sia nella più ampia educazione alla progettualità.
Le fasi di lavorazione
Le diverse fasi sono:
- scegliere un personaggio natalizio (un personaggio dei cartoni animati, un animale, un pupazzo di neve);
- progettare la forma del personaggio;
- decidere quale parte sarà mobile;
- disegnare il personaggio;
- preparare la parte mobile;
- creare il punto di leva con il fermacampione come fulcro;
- aggiungere la leva esterna.

Un apprendimento condiviso
L’attività è stata svolta in piccoli gruppi, permettendo ad alunni e alunne di sperimentare dinamiche di Cooperative Learning. Attraverso il confronto e la divisione dei compiti si sviluppano abilità sociali e comunicative, responsabilità individuale e interdipendenza positiva.
Durante la progettazione del personaggio natalizio e della sua parte mobile, ciascun bambino o bambina ha potuto contribuire secondo le proprie inclinazioni: chi più abile nel disegno, chi nella precisione tecnica, chi nell’ideazione creativa. Questo ha favorito un apprendimento inclusivo e partecipativo, valorizzando i diversi talenti presenti nel gruppo.
La fase costruttiva, ideare un personaggio natalizio, disegnare la sagoma, definire una parte mobile e fissarla tramite un fermacampione, costituisce un vero esempio di tinkering, ovvero il “pensare con le mani”.
Questa metodologia, ispirata al costruttivismo di Papert, mette al centro il learning by doing: gli alunni e le alunne apprendono mentre esplorano, provano, prendono decisioni, sbagliano, correggono e sperimentano soluzioni nuove.
Costruire una piccola leva all’interno del personaggio permette ai bambini e alle bambine di osservare in modo diretto la relazione tra fulcro e movimento, andando oltre la teoria e trasformandola in esperienza concreta. La materialità del cartoncino, l’uso di strumenti semplici e il carattere ludico dell’attività creano un contesto in cui curiosità e motivazione diventano motori dell’apprendimento.
Il laboratorio incoraggia inoltre il design thinking in forma semplificata:
- ideazione del personaggio;
- prototipazione della parte mobile;
- test del movimento;
- revisione e decorazione finale.
Si tratta di un percorso che avvicina i bambini all’idea che ogni oggetto, anche un pupazzo di neve di cartoncino, sia il risultato di una progettazione ragionata. L’integrazione tra arte e tecnologia rispecchia pienamente le indicazioni delle discipline STEAM, favorendo uno sguardo interdisciplinare.
I personaggi natalizi articolati, una volta completati, diventano non solo allegre decorazioni per la classe, ma anche strumenti per ripercorrere insieme i concetti scientifici affrontati.
Ogni movimento permette di ricordare il ruolo del fulcro, l’effetto del braccio più lungo o più corto, la natura della leva.
“Fare leva sul Natale” si rivela così un’attività ricca e completa, capace di intrecciare contenuti disciplinari, creatività, collaborazione e pedagogia attiva.
Un modo semplice, ma profondamente significativo, per trasformare l’atmosfera natalizia in un’occasione autentica di apprendimento.

Giuliana Disanto
Marco Brusa
Kosmè De Maria
Roberto Castaldo