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Area Secondaria I grado

Il Blended learning, una possibilità per il futuro dell’apprendimento

Blended learning significa apprendimento misto ed è una metodologia che combina insegnamento in aula, insegnamento online e mobile learning; questa metodologia di insegnamento potrebbe fornire spunti per l’organizzazione della didattica a partire dal prossimo anno scolastico.

Tempo di lettura: 4 minuti

Giulia GuardavillaGiulia Guardavilla
Ragazzino con tablet

Scoprire le potenzialità del Blended learning

Il Blended learning, o apprendimento misto, permette di sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie digitali, senza abbandonare la didattica tradizionale ma combinando in modo efficace i punti di forza propri delle diverse metodologie; questa metodologia può essere utilizzata con gli studenti e le studentesse di tutte le età adattando gli strumenti. 

L’attività didattica è composta da tre elementi: le lezioni in aula, la partecipazione a una learning community online e l’apprendimento autonomo attraverso materiali digitali.

Negli Stati Uniti ci sono scuole che utilizzano già il Blended learning e hanno organizzato la loro attività didattica combinando le lezioni in presenza e gruppi di lavoro online con l’introduzione di diversi strumenti digitali.

Il Blended learning consente a studenti e studentesse di partecipare in modo attivo all’apprendimento e scegliere gli strumenti in accordo con i bisogni individuali; l’insegnante stabilisce quali sono gli obiettivi di apprendimento e lo studente o la studentessa sceglie il percorso migliore per raggiungerli. I membri della classe diventano piloti del loro stesso apprendimento e gli insegnanti sono facilitatori; in questo modo la scuola può seguire il cambiamento che è avvenuto nella società e utilizzare i nuovi linguaggi che sono alla base della vita quotidiana.

Creare una scuola blended

Il primo passo per creare una scuola con Blended learning è costruzione di una visione condivisa tra gli insegnanti e la comprensione di quali siano le motivazioni e i vantaggi che comporta adottare questo approccio. I genitori e i discenti devono essere coinvolti nel processo e condividerlo in modo che non ci siano dubbi sull’efficacia della metodologia. La comunicazione con i genitori può avvenire attraverso gli strumenti che alunni e alunne utilizzano per l’apprendimento, in modo che le famiglie possano comprendere in modo diretto come funzionano e non si sentano escluse dalla vita scolastica.

Adottare la metodologia del Blended learning richiede un’analisi attenta della preparazione degli insegnanti e di studenti e studentesse, delle strutture e tecnologie presenti all’interno della scuola, della possibilità reale di migliorarle e della disponibilità delle famiglie ad adottare questa metodologia. L’analisi deve essere accurata in modo da non investire in qualcosa che non può essere implementato in modo adeguato.

Gli insegnanti dovrebbero continuare sempre la loro formazione, ma in modo continuo e durante il loro lavoro; la formazione dovrebbe avvenire confrontandosi con colleghi con più esperienza e avendo la possibilità di essere sempre connessi con una rete di docenti. Il sostegno all’insegnamento nel modello del Blended learning è inserito all’interno dell’attività scolastica in modo gli i docenti possano essere in continua formazione.

Gli studenti dovrebbero diventare abili nell’uso delle tecnologie, non solo conoscere gli strumenti; uno studente che impara attraverso il Blended learning dovrebbe sapere scegliere lo strumento e il programma adatto a un’ attività didattica e dovrebbe essere flessibile nell’utilizzo dei diversi strumenti.

Gli insegnanti devono conoscere una varietà di strumenti in modo da proporli agli studenti e favorire la scelta degli strumenti più adatti a ciascun alunno; in questo modo la didattica può diventare davvero personale e le possibilità di apprendimento possono essere sfruttate al massimo.

L’importanza del feedback

Una parte importante del Blended learning è il feedback che gli insegnanti devono dare a studenti e studentesse sul loro lavoro; la programmazione della didattica deve prevedere anche una descrizione di come saranno dati i feedback sull’apprendimento che può essere seguito lungo tutto il suo percorso.

Il Blended learning permette anche di creare occasioni per il peer learning e il lavoro in piccoli gruppi; il docente deve organizzare l’attività e fornire indicazioni chiare agli studenti e, successivamente, dare loro feedback sul lavoro che stanno facendo.

Alcune criticità da considerare

Una problematica legata a questa metodologia è la necessità che gli studenti abbiano un device come tablet o computer e che lo possano utilizzare sia a casa che a scuola e una connessione efficiente; se la scuola non può provvedere a fornire a tutti gli individui un dispositivo si potrebbe allargare la disparità tra studenti e studentesse provenienti da famiglie con differenti possibilità economiche. Tuttavia con una programmazione attenta e un’analisi delle risorse a disposizione, si possono sostenere le famiglie in difficoltà.

Inoltre per implementare in modo adeguato questa modalità sia gli insegnanti sia studenti e studentesse devono essere formati sull’utilizzo degli strumenti digitali, sulle risorse a disposizione e su come utilizzarle.

Il Blended learning è una modalità di apprendimento che offre spunti interessanti, emersa soprattutto a fronte della situazione di chiusura forzata delle scuole nel 2020, ma ancora attuale, poiché offre spunti per ripensare la didattica,

6 Maggio 2020

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