Il progetto TecnoDante ha coinvolto una classe 4° primaria del Convitto Nazionale Gaetano Filangieri di Vibo Valentia, diretto dal DS Alberto Filippo Capria. È stato portato avanti durante l’anno scolastico nelle ore di Tecnologiae in modalità interdisciplinare, coinvolgendo anche la docente di Italiano (prof.ssa Maria Giuseppina Carrabba) e con la collaborazione dell’insegnante di sostegno (prof.ssa Marianna Garrì).
Scopo del Progetto è stato quello di avvicinare bambini di 8-9 anni al mondo dantesco attraverso attività di costruzione, realizzando con l’arte del pop-up un libro che racchiudesse i principali personaggi, le scenografie raccontate dalle cantiche del poema e le parti salienti dell’Inferno. Un’attività che ci ha consentito tra l’altro di parlare di materia e materiali e di approfondire argomenti di Fisica come il magnetismo, sperimentando anche tipi di coding e gaming digitale che utilizzano diversi programmi e software.
Sfondo e guida del nostro percorso è stato il libro di Giuseppe D’Anna Crea la tua Divina Commedia. L’inferno, che ci ha accompagnato tra i vari gironi presentandoci di volta in volta personaggi e situazioni. Durante la fase della costruzione del libro si procedeva parallelamente alla narrazione delle cantiche per aiutare i bambini a immaginare e rappresentare con la loro creatività le varie ambientazioni.

Si è utilizzata come metodologia il processo ingegneristico Think-Make-Play-Improve, utile ad avviare un processo di progettazione e per aiutare gli studenti a definire un problema e immaginare una soluzione: gli studenti hanno potuto quindi sperimentare e applicare questo processo costruendo le loro versioni di un libro pop-up mediante la Paper Engineering.
I lavori prodotti rappresentano la creazione autonoma da parte degli studenti, pertanto la loro imperfezione riproduce la più alta forma di creatività, quella fatta di genuinità autentica e non artefatta dall’insegnante, espressione esatta, vera e cristallina delle loro capacità, delle competenze conquistate, dell’osservazione e del riconoscimento dell’errore tramite debugging. Il ruolo dell’insegnante è in questo caso quello di mediatore, che non si sostituisce all’allievo ma gli consente di superare criticità e lo sprona a migliorare e a impegnarsi al massimo.
In primo luogo, per focalizzare la discussione e il pensiero, è stato chiesto agli alunni di osservare e confrontare uno stesso soggetto rappresentato in una versione di libro pop-up e in una versione di libro tradizionale. Sono state quindi poste le seguenti domande:
- Cosa c’è di simile nelle costruzioni di carta nelle due versioni?
- Come pensate che siano state realizzate le due costruzioni? Quali materiali sono stati usati per creare le costruzioni?
- Osservate elementi aggiuntivi tra i due modelli?
Ed è qui che entra in gioco l’Ingegneria: chiedendo agli studenti di pianificare una costruzione simile consultandosi tra loro, fornendo loro carta, forbici, nastro adesivo e incoraggiandoli a creare rapidamente un modello. I primi tentativi spesso non funzionano come si vorrebbe e quindi lavorare nei tempi stabiliti e imparare dal tentativo è più importante del risultato effettivo. Si chiede quindi ai ragazzi come potrebbero migliorare il loro lavoro in un secondo tentativo, spingendoli a osservare e riflettere sul lavoro dei loro compagni di classe e a porre domande sui reciproci processi; infine, vanno incoraggiati a esplorare la loro creatività e a trovare soluzioni ai problemi nel rivedere il loro lavoro.

Inizialmente sono state anche fornite schede già pronte (come questa scheda dei gironi danteschi) e ci si è avvalsi di diagrammi di flusso per aiutare gli alunni nel processo di costruzione. Nel corso del progetto sono diventate protagoniste invece la progettazione e la creatività personale, seguendo questo percorso:
- Costruzione di un “GiraPoeti”.
- Realizziamo la “Selva Oscura” mediante costruzione di un Tunnel Book e l’utilizzo di un Diagramma di flusso.
- “Scacchiera della Selva” per approcciare i primi passi con il Coding e le istruzioni: avanti-destra-sinistra; studio del magnetismo per far muovere il nostro Dante nella scacchiera mediante due calamite.
- “La Porta dell’Inferno”: costruzione di un meccanismo Pop UP.
- I Gironi danteschi.
- Caronte: costruzione pop-up di Caronte e la sua barca.
- Primo Girone: Gli Spiriti Magni, realizzazione di un pop-ip con le sette porte e del Castello; incontro con Virgilio.
- Secondo Girone: Minosse, costruzione del Trono con il re Minosse e la sua leggendaria coda; i lussuriosi, Paolo e Francesca.
- Terzo Girone: I golosi, sbranati dal mastino Cerbero, guardiano del terzo cerchio.
- Quarto Girone: Gli avari; il guardiano del cerchio è Pluto, dio della ricchezza (che Dante confonde forse anche con Plutone, re dell’Averno e Signore dell’Ade).
- Quinto Girone: Gli iracondi; il custode è Flegias, allegoria dell’ira, traghettatore sullo Stige (detto “fiume dell’odio”).
- Sesto Girone: Gli eretici, racchiusi entro le alte mura della città di Dite e sorvegliati da una moltitudine di diavoli e dalle Furie: Megera, Aletto e Tisifone, dee della vendetta, che impersonavano il rimorso per un delitto compiuto che perseguitava il criminale.
- Settimo Girone: I violenti; il custode del cerchio è il Minotauro, che rappresenta la “matta bestialità”, ovvero la violenza che rende l’uomo simile abestie.
- Ottavo Girone: I fraudolenti; nell’ottava Bolgia incontriamo Ulisse, reo di aver escogitato il cavallo di Troia.
- Nono Girone: I traditori, al tempo stesso dannati e custodi dell’ultimo cerchio, che è in tal modo inquadrato dai Titani, figure di ribelli contro la divinità e considerati come le forze primordiali del cosmo, che imperversavano sul mondo prima dell’intervento regolatore e ordinatore degli dei olimpici.
Al seguente link è possibile visionare una riproduzione parziale del progetto e vedere le fasi della sua realizzazione in classe.
Anna Rita Bisogni
Matteo Villa
Silvia Piscione
Redazione
Roberto Castaldo