Dire, fare, insegnare
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Che cosa significa fare educazione STEAM a scuola?

La docente Eliana Lacorte in questo articolo approfondisce i significati, i metodi didattici e le prospettive educative connessi a STEM e STEAM, acronimi che sono più della somma delle loro parti.

Metodologie 
21 marzo 2023 di: Eliana Lacorte
copertina

STEM per Science, technology, engineering and mathematics: un acronimo nato durante una conferenza della statunitense National Science Foundation (NSF) nel 2001, e da allora diffusosi capillarmente in tutto il mondo come una delle parole più note nell’ambito educativo degli ultimi decenni.

In questi 22 anni, però, l’acronimo STEM si è arricchito di un bagaglio di significato molto più ampio dell’iniziale mero elenco di discipline tecnico-scientifiche: è un metodo di insegnamento, è un preoccuparsi delle disparità di ogni tipo, è un allenamento a una filosofia e a una prospettiva di vita per cittadine e cittadini di domani.

Come e dove è nato l’interesse per le STEM

La necessità di potenziare l’apprendimento delle cosiddette discipline STEM si è manifestata inizialmente negli Stati Uniti, tra la fine del secolo scorso e i primi anni 2000. Dall’analisi della relazione tra rendimento accademico degli studenti e competenze necessarie a navigare l’emergente nuovo mondo lavorativo, alcuni studi avevano evidenziato che gli studenti statunitensi mostravano performance inferiori rispetto ai coetanei di altre nazioni.

Un rapporto della U.S. National Academies of Science, Engineering, and Medicine,Rising Above the Gathering Storm, del 2007, individuava un impoverimento delle competenze tecnico-scientifiche del sistema educativo che avrebbe portato inevitabilmente a una perdita di concorrenzialità da parte degli Stati Uniti sulla scena economica mondiale. Visto in altri termini, il rapporto identificava come indispensabile per la prosperità di una nazione l’alta qualità della formazione tecnico-scientifica dei suoi studenti. Il rapporto suggeriva anche delle azioni concrete da intraprendere per muovere la nazione nella direzione di una migliore capacità di sostenere un adeguato mercato del lavoro e di rispondere alle necessità emergenti, prima fra tutte un’efficace transizione energetica ed ecologica.

L’intera riflessione sulla necessità di potenziare le STEM si è diffusa progressivamente nel resto del mondo, seguendo di fatto la diffusione della rivoluzione digitale che è ciò che ha rimesso in discussione il sistema formativo previgente. Il nodo cruciale è infatti il bisogno di avere persone istruite nel migliore dei modi per poter operare con sicurezza, consapevolezza e flessibilità nella società dell’informazione e del digitale, caratterizzata da grandi moli di dati ed estrema velocità d’evoluzione.

Oltre le sole discipline: il metodo

L’acronimo STEM nasce dunque solo per indicare l'insieme delle discipline tecnico-scientifiche, ma è velocemente passato a descrivere qualcosa che va oltre: un metodo didattico. Non che esista ancora una definizione univoca di STEM…

Nel rapporto del 2012 Science,Technology, Engineering, and Mathematics (STEM) Education: A Primer, l'educazione STEM è stata definita come “insegnamento e apprendimento nei campi della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica. In genere include attività educative a tutti i livelli scolastici, dalla scuola dell’infanzia al post-dottorato, sia in contesti formali (ad esempio, aule) che non formali (ad esempio, programmi di doposcuola).” D’altra parte alcuni autori sottolineano che “l'educazione STEM include approcci che esplorano l'insegnamento e l'apprendimento tra due o più aree disciplinari STEM e/o tra una materia STEM e una o più altre materie scolastiche” (Sanders, 2009).

Tenendo conto di entrambe le definizioni, gli autori di The current state of the art in STEM research. A systematic review study (Bozkurt et al., 2019) suggeriscono che “STEM può essere definito come un metodo di insegnamento e apprendimento che combina teoria e pratica in relazione alle quattro discipline [dell’acronimo] e alle esperienze pratiche del mondo reale.” Continuano poi: “oggi, all'interno della nuova economia basata sulla conoscenza, l'educazione STEM è diventata una questione cruciale in tutto il mondo, il che rende importante comprendere il fenomeno STEM." Oltre le 4 discipline, dunque.

STEM significa far interagire le 4 disciplinedell’acronimo, tra di esse e con altre, diverse, in contesti di apprendimento attivo che riescano a calare gli studenti in problemi reali o, quantomeno, realistici. L’educazione STEM fa proprie tecniche didattiche quali l’apprendimento per progetti, per problemi, i compiti autentici e il service learning.

Da cosa nasce cosa. STEM per l’inclusione

Sin dalle prime discussioni e dai primi studi su come strutturare al meglio l’apprendimento nel XXI secolo, che precedono persino la nascita dell'acronimo STEM di almeno 20 anni, è risultato subito evidente che il contesto socio-culturale agisce inevitabilmente prima sull’efficacia dell'istruzione e poi sull’accesso alle carriere STEM. Differenze di genere (come mostra questo report Unicef), etnia ed estrazione sociale condizionano l’accesso e il rendimento nelle discipline STEM e si riflettono in percentuali più basse di occupabilità lavorativa in questi campi.

Una nuova e più precisa definizione di educazione STEM oggi comprende dunque non solo uno stile di insegnamento e apprendimento che combina pratica e teoria, mette al centro il discente, fonde discipline diverse, lavora su scenari veri o verosimili, ma pone l’accento anche sull’inclusività di tutti i partecipanti al processo di apprendimento, scardinando le differenze socio-culturali di cui potrebbero fare esperienza. Negli anni sono nate iniziative rivolte a minoranze specifiche, per esempio corsi e progetti STEM rivolti esclusivamente a bambine e ragazze, con l’obiettivo di creare un ambiente che possa accoglierle senza alcun tipo di frizione o pressione da condizionamento socio-culturale.

Da STEM a STEAM: la “A” sta per...?

Parlando di inclusività e di evoluzione del paradigma verso una nuova definizione, non si può fare a meno di citare l’evoluzione dell’educazione STEM verso le STEAM. La “A” non sta solo per arte: anche nelle interpretazioni più moderate dell’acronimo STEAM, la lettera in più indica per lo meno l’arte e le discipline umanistiche.

Se si analizza la conversazione sulle competenze fondamentali per navigare il XXI secolo, prendendo come riferimento, ad esempio, il lavoro della Partnership for 21st Century Learning (P21), si nota come per una formazione efficace e completa non bastano le 4 discipline STEM, da sole. L’inclusione di arte e discipline umanistiche allarga il potenziale di ciò che si può apprendere e realizzare con approccio STEAM rispetto allo STEM. Si possono infatti sfruttare delle competenze che, sebbene essenziali in realtà in ogni singola disciplina, – pensiamo ad esempio a creatività, collaborazione, comunicazione – vengono più facilmente ed estesamente apprese e potenziate in discipline umanistiche e artistiche.

La nascita del filone STEAM, cronologicamente successivo all’interesse per le STEM, potrebbe facilmente indurre in errore, portare a far intendere l’aggiunta di quell’ “A” come ad un “addolcimento delle materie dure” che possa coinvolgere anche studenti e studentesse che si ritengono più inclini ad altre discipline. Vederla solo da questo punto di vista è però estremamente riduttivo, e persino svilente sia delle STEM sia dell’arte e delle discipline umanistiche. Il vero valore dell’approccio STEAM sta infatti nella sapiente combinazione delle competenze ampie e variegate necessarie a navigare la società di oggi, a recepire un bisogno, anche inespresso, e riuscire a generare una soluzione con spirito critico e proattività.

Il regalo dell’approccio STEAM è quel tanto agognato superamento della barriera tra le “Due Culture”, prendendo ciò di cui abbiamo bisogno, momento per momento, da entrambe. Lo sforzo che la società di oggi e, ancor di più, del futuro, ci chiede è proprio questo: essere tecnici e comunicatori, flessibili e in continuo apprendimento, veloci, creativi, umani. Sembra una sfida complicata, ma in verità siamo sempre stati in grado di risponderle nel migliore dei modi.

Bibliografia

  • National Academy of Sciences, National Academy of Engineering, and Institute of Medicine. 2007. Rising Above the Gathering Storm: Energizing and Employing America for a Brighter Economic Future. Washington, DC: The National Academies Press.
  • Sanders, M. (2009). STEM, STEM Education, STEMmania. The Technology Teacher, 68(4), 20–26.
  • Bozkurt, A., Ucar, H., Durak, G. & Idin, S. (2019). The current state of the art in STEM research. A systematic review study. Cypriot Journal of Educational Science. 14(3), pp. 374–383.