Dire, fare, insegnare
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Si impara ad insegnare insegnando

Luigi Novi, insegnante e fondatore della piattaforma virtuale Profontheroad, ci racconta perché, secondo lui, si può imparare ad insegnare solo insegnando.

Esperienze di insegnamento 
24 marzo 2020 di: Luigi Novi
copertina

La cosa più bella di cui mi sono reso conto in questi anni di insegnamento è che si impara ad insegnare insegnando. Insegnare [dal latino: docere, monstrare, indicare] vuol dire trasferire idee o abilità da una persona all’altra, come recita un vecchio proverbio di Confucio: 

«Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.»



Nella radice della parola “insegnare” si trova insignàre, che in latino vuol dire “imprimere, fissare, segnare”. Quando noi docenti insegniamo qualcosa ai nostri studenti, infatti, gli “imprimiamo” una nuova conoscenza, che potranno decidere se usare o meno nella loro vita quotidiana. 

E proprio mentre noi trasferiamo idee o abilità ai nostri ragazzi accade qualcosa di straordinario perché, come direbbe Lucio Anneo Seneca 

«c’è un duplice vantaggio nell'insegnare perché, mentre si insegna, si impara.» 

Tutto vero. Perché insegnando non solo chiariamo e approfondiamo per noi stessi quello che affermiamo, ma spesso procediamo ulteriormente, con i nostri allievi, nella conoscenza. Questo implica che nessuno di noi debba tenere un atteggiamento distaccato e passivo; al contrario, dobbiamo partecipare con gioia alle scoperte dei nostri alunni e accogliere con entusiasmo nuove idee, che potrebbero essere interessanti e innovativi spunti didattici.  

Diceva Roland Barthes

«Vi è un’età in cui si insegna ciò che si sa; ma poi ne viene un’altra in cui si insegna ciò che non si sa, e questo si chiama cercare». 

Il vero senso dell’insegnamento è tutto racchiuso in questo pensiero: spingere i ragazzi a cercare il significato delle cose, i loro talenti e le loro genialità. Così diventiamo strumento consapevoli per alunni che crescono nella consapevolezza. 

Ma dobbiamo essere motivati e sempre pronti a percorrere i sentieri della formazione, lasciando che la nostra mente, insieme al nostro cuore, non arrugginisca mai sotto pile di fogli ingialliti. Insegnare è un lavoro che si impara sul campo ed è qualcosa di costante, di continuo, dove ogni giorno ci si fa le ossa, presuppone un profilo complesso che non si improvvisa, né si costruisce in astratto: è il risultato di un faticoso cammino che inizia all'università, ma viene perfezionato in itinere, nella relazione quotidiana con in nostri alunni, in un confronto continuo con i nostri colleghi. 

Non esiste alcun corso per essere buoni insegnanti perché è proprio insegnando che si impara ad essere buoni insegnanti.